Belle si guardò intorno : Rumple non era nel letto con lei, dove l’aveva visto l’ultima volta. Scese dal letto, ancora con la bocca impastata dal sonno, e lo chiamò. Niente. Allora scese per le scale, chiamandolo ancora, ma ancora nessun segnale. Allora, preoccupata, lo chiamò al cellulare, e un attimo prima che Belle si rassegnasse e andasse in giro per tutta Storybrook chiedendo ai passanti dove fosse finito, rispose :
- Buongiorno, dearie – disse lui con tono dolce
- Buongiorno dearie? Buongiorno DEARIE??? Ma ti rendi conto dello spavento che mi hai fatto prendere quando non ti ho visto a letto? – rispose lei tirando un sospiro di sollievo, ma allo stesso tempo con i nervi a fior di pelle.
- Mi dispiace sweetheart, non era mia intenzione spaventarti. Prometto che mi farò perdonare.
Che caro. Era così dolce. Quasi riusciva a vederlo mentre faceva gli occhi da cucciolo. Quei suoi bellissimi, profondi occhi marroni...
- Si, ne sono sicura. Vengo subito da te - vediamo cosa si inventerà questa volta…
Si vestì in fretta e furia, ma allo stesso tempo in modo accurato ed elegante. Imboccò la stradina per il negozio dei pegni, ma camminando si accorse di una rosa rossa per terra. L’avrà persa per strada mio padre, pensò. La raccolse ed entrò nel negozio : non aveva mai visto tante rose rosse prima d’ora.
- Buon San Valentino, dearie – le sussurrò all’orecchio, mettendole le mani sui fianchi.
San Valentino! Dannazione, come ho fatto a dimenticarmene?
Lei si girò, le sue mani attorno al collo di lui. I loro visi erano così vicini che i loro nasi si sfioravano.
- Ma io non ti ho fatto nessun regalo, e poi…- lui la zittì con un bacio.
- Non ho bisogno di regali – disse lui dolcemente, appena si staccarono – Ho bisogno di te. |