Ecco
un'altra one shot, questa volta su Rozen Maiden, un tributo alle due
bambole gemelle. Avviso: spoiler, spoiler e ancora spoiler,
poichè tratta anche di alcuni fatti accaduti solo nelle
ultime scans inglesi del manga. Detto questo, buona lettura^^
Un
tempo, esistevano due bambole gemelle: erano sempre
assieme, dovunque andavano; si conoscevano così bene che
bastava un gesto o un
occhiata per capirsi. La loro regola era non avere mai un master che
non
accettasse entrambe, l'una girava la chiave per svegliare l'altra.
Ma
quella volta fu diverso. La pietra di lapislazzuli decise
di seguire il suo master, ripudiando la sorella. Quando le fu sottratta
la Rosa
Mystica, capì che era stato soltanto uno sbaglio: non poteva
scappare da se
stessa. La sua Rosa Mystica volò in alto, per poi essere
presa dalla loro
sorella maggiore, la lampada di mercurio, mentre la sua coscienza
finì nel mare
dell'inconscio.
Si
risvegliò in un cristallo, la pietra di giada immobile
vicino a lei. Le loro Rosa Mystica erano identiche, spezzate da un
unico
frammento, uno divenuto due. Sentire
l'essenza della sorella per lei era inconcepibile. Lei era fuori dal
gioco di
Alice, eppure l'avevano costretta a rientrare. Prese tra le braccia la
sorella,
esplorando quel posto, e trovando due delle sue sorelle: la lampada di
mercurio
e rosso cremisi la guardarono sorpresa. Dopo che il suo master le
liberò,
riuscì a stringere un patto con la prima bambola.
Quando
la pietra di giada si risvegliò, abbracciò la
gemelle, ignara delle bugie che lei le stava dicendo.
Era
giunto il momento. Il loro patto era finito, doveva
restituire la sua Rosa Mystica. Si specchiò negli occhi
rossi, pensando che,
per una volta, la bambola dai capelli candidi non era mossa da egoismo
o da
sete di potere. Così, mentre le dava la sua Rosa Mystica,
sperava che la sua
gemella potesse perdonarla.
La
pietra di giada era stanca: aveva usato tutte le sue
forze per permettere alle sue due sorelle di scappare. A terra c'erano
le due bambole gemelle, Judica e
Madulin, giacevano separate l'una dall'altra, una gigantesca e l'altra
minuscola, entrambe sconfitte.
"Quel
paio che non può più ritornare uno... non sono
più un paio, ma sono due individui separati." Mentre lo
diceva, lontano
dagli occhi delle sorelle, una lacrima uscì dai suoi occhi.
'Quella
volta, in quella nebbia lattea, abbracciando quella
che non eri tu... ho pensato che andasse bene una fine così.
In quel mondo
immaginario... chiudere gli occhi e dormire in quel modo. La falsa te.
L'altra
me, abbracciandoci l'un l'altra in un sonno profondo. Ma... nostro
padre non
approvava. Ma ora... padre... non è abbastanza?'
"Sou?
Grazie al cielo, dove eri stata? Ti ho cercata
ovunque... Andiamo assieme, desu. Dobbiamo trovare Shinku e... le
altre..."
Vicino
ad una parete
di cristallo, c'è una bambola con gli occhi chiusi, abiti
blu e senza cappello
che dormiva tranquilla.
Vicino
ad un albero, c'è una bambola con gli occhi chiusi,
abiti verdi e un cappello in grembo, che dormiva tranquilla.
"Don't
worry, Souseiseki. I'm here. Now, we are
together."
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