GaaraxMiki

di FedeAle1525
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CAPITOLO 1: “Gaara, il ninja solitario”


“Vattene!!! Stai lontano!!! Non ti avvicinare!! Sei un mostro!!! Tesoro non avvicinarti a lui, è un bambino cattivo!!!”
Questo è quello che sopporto tutti i giorni da quando sono nato. La gente del mio villaggio mi considera un mostro per quello che nascondo dentro di me.
Mi chiamo Gaara ho 12 anni e sono il Jinchuuriki del Villaggio della Sabbia.
Da quando sono nato intorno a me vedo solo sguardi pieni di odio e terrore, persino mio padre, la persona che dovrebbe difendermi e amarmi, a tentato di uccidermi più volte.
Non ho nessuno al mondo, posso contare solo su me stesso. Non so cosa vuol dire “Amare”, nessuno me lo ha mai insegnato. Provo solo odio nei confronti della gente e dolore verso me stesso.
Ho trovato un posto appena fuori dal villaggio, una piccola oasi , dove riesco a restare solo ed evitare gli sguardi della gente. Quasi ogni giorno ormai, dopo le lezioni in accademia, mi reco lí e spesso mentre sento i rumori della natura mi ritrovo a pensare: ”Perché? Perché tutto questo odio nei miei confronti? Non è colpa mia se quando sono nato hanno rinchiuso un mostro dentro di me! Nessuno ha mai chiesto il mio parere! Io non ho mai voluto tutto questo! Odio tutti per quello che mi hanno fatto ed un giorno mi vendicherò!”




Miki POV

Miki: “Papà, chi è quel bambino laggiù?”
Papà: “Nessuno tesoro, andiamo a casa.”
Cercò di prendermi per mano e trascinarmi via, ma io schivai la sua presa.
Miki: “E perché se ne sta sempre tutto solo?”
Papà: “Tesoro, lui è un bambino cattivo, se ti avvicini potrebbe farti del male. Ecco perché se ne sta sempre da solo. Ora andiamo a casa.” Mi girai a fissare quel bambino, ma la sensazione che mi trasmise in quel momento non era paura, come aveva appena detto mio padre, bensì tristezza. Provai una profonda tristezza nel vedere come quel bambino osservava i genitori assieme ai loro figli. Poi per un momento incrociai il suo sguardo, stava piangendo, ma lui dopo essersi accorto di me voltò le spalle e corse via.
Sentii la voce di mio padre chiamarmi, mi voltai e lo vidi che si allontanava, lo seguii.
Durante tutto il viaggio di ritorno a casa pensai alle parole di mio padre e al volto in lacrime di quel bambino e pensai: “Bambino cattivo!? Non possono esserci dei bambini cattivi! E poi i bambini cattivi non piangono!”. Fu in questo momento, mentre ero immersa nei miei pensieri, che mi venne in mente un’idea: “Domani dopo le lezioni cercherò di avvicinarmi a quel bambino e parlare con lui.
Arrivammo a casa corsi a farmi un bel bagno caldo, mangiai così di fretta che per poco non soffocavo.
Papà: “Tesoro come mai tutta questa fretta?”
Miki: “Niente Papà! Ho solo molta fame!”
Neanche io sapevo spiegare tutta quella fretta. Sapevo solo che non vedevo l’ora di mettermi sotto le coperte per far passare questa giornata.
Non appena mi sdraiai sul letto pensai a cosa dire a quel bambino il giorno seguente, ma più ci pensavo più le mie idee si confondevano.
Miki: “Chissà cosa accadrà domani?”
Non appena pronunciai quelle parole chiusi gli occhi e mi lasciai cullare dal sonno.



ANGOLO DELL'AUTRICE :)

Ciao a tutti ragazze! ;)
Questa è la mia prima af e spero che vi piaccia! ;)
Come prima capitolo è un po’ corto però spero vi abbia incuriosito a tal punto da farvi aspettare per leggere il seguito! :) Cercherò di non farvi aspettare molto! XD
Se tutto va bene dovrei aggiornare ogni settimana!!! ;)
Gli altri capitoli saranno molto più lunghi! XD Questo era solo per ingranare! XD
Bhe come mio primo angolo direi di finire anche perché essendo il primo capitolo non ho ringraziamenti da fare! :)

Un bacio e alla prossima! <3<3




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