A ognuno il suo momento

di Saratrix
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[Giada/Mattia]

Erano passati vent’anni dalla sconfitta di Nidhoggr e la vita sulla Terra era monotona. I soliti dibattiti politici, i soliti omicidi, le solite rapine. Tutto normale.

L’inverno era alle porte e la gente si indaffarava per vedere se i vecchi vestiti dell’anno precedente vanno ancora bene.

Quel pomeriggio Mattia si era diretto nel centro di Roma per fare acquisti anche lui. Arrivato alla cassa consegnò alla commessa i capi d’abbigliamento, per poi alzare lo sguardo su di lei.

E rimase stupito nel riconoscerla.

“Giada?” chiese titubante.

“Sì, ci conosciamo?” gli chiese lei di rimando alzando un sopracciglio. Erano passati molti anni, ma lei non era cambiata per niente. I lunghi capelli mori che le arrivavano fino a metà schiena e gli occhi smeraldini, le labbra che formavano quel sorriso smagliante che alle medie non gli aveva riservato nemmeno una volta ora erano arricciate a sinistra in un'espressione pensierosa.

C'era d'aspettarselo che non si ricordasse di me. "Sono io: Mattia. Ti ricordi? Andavamo insieme alle medie. Ero quel ragazzino grassottello."

"Quel Mattia?" disse strabuzzando gli occhi "Sei molto cambiato!"

Effettivamente Giada aveva ragione: ora Mattia era un uomo alto dal fisico slanciato ed atletico. I capelli erano tirati su con il gel e la tuta blu e gialla dell'Errea stava benissimo con i suoi capelli e la sua carnagione un po' abbronzata.

"Già, con lo sviluppo il mio metabolismo è cambiato e sono dimagrito. Poi grazie ai miei ottimi voti ho vinto una borsa di studio e sono riuscito a laurearmi in chimica. Adesso sono un docente universitario e oggi è il mio giorno libero."

"Bé, sono felice d'averti rivisto."

"Anch'io. Che ne dici se ti porto fuori a cena questa sera? Tanto per ricordare i vecchi tempi, un'scita tra amici di vecchia data. Ci vediamo alle venti davanti alla nostra vecchia scuola media?"

"Ok."

"Bene, allora a dopo."

E Giada rimase ferma a guardare quel suo vecchio compagno di classe mentre usciva dal negozio con le borse in mano.

E, forse, sarebbe anche riuscita ad ammettere che quel nuovo Mattia l’attraeva come nessuno fosse mai riuscito a fare.




[Parole 348]
***Commenti dell'Autrice***
Allora scusatemi per il colossale ritardo, ma non trovavo una bella descrizione di Mattia e allora ci ho messo un secolo.
Io ho sempre visto per questi due un futuro insieme e non sono proprio riuscita nell'intento di scriverne una maliconica sull'amore non corrisposto di Mattia per Giada.
Spero che vi sia piaciuta e recensite numerosi!
Un bacio
Sara :)




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