Guardami
“Che fai qui
fuori?”
Sussulti, rimani
con gli
occhi persi nel cielo.
“Penso.”
La musica che arriva
dall’interno si attutisce quando lui
chiude la porta dietro di sé.
“In giardino?”
Lo senti, senti le sue scarpe
rovinate che ti arrivano
vicino e senti il suo sguardo su di te, senti il rumore dei suoi jeans
che
toccano l’erba.
“È
vietato?”
Lo immagini mentre si passa una mano
tra i capelli, mentre
ti guarda, ma tu non stacchi gli occhi dal cielo. È meglio
il buio nero che la
luce azzurra.
“No, solo
–”
Si interrompe, non sa cosa dire, non
sa cosa dirti. Vuole
davvero dirti qualcosa? Perché è lì da
te? Perché
Louis Tomlinson ha lasciato una festa per te?
“Tu che ci fai
qui?”
Ti mordi la lingua, gli occhi che
bruciano per la voglia di
guardarlo.
“Ti cercavo.”
Il cuore manca un battito, sei
così sorpreso che ti giri e
lui ti sta guardando –
lo sapevi, lo
conosci così bene. È il tuo migliore amico, in
fondo.
“Mi hai trovato.”
Si passa la lingua sul labbro
inferiore – lo vedi
distintamente nonostante siate nell’oscurità
– e potresti svenire; si prende la
testa tra le mani, la scuote.
“Ti ho trovato?”
Aggrotti la fronte, non capisci, cosa
intende?
“Sembrava una
domanda.”
Sorride, il tuo cuore manca un altro battito.
“Era una domanda.”
Allunga una mano timidamente verso la
tua, posata sul terreno.
Tu sei indeciso se stringerla o meno, così lasci che lui ti
accarezzi le dita.
“Che vuoi dire?”
Sospira di nuova, le urla delle
persone nella casa
sovrastano ogni rumore per qualche secondo.
“Ti ho trovato, Harry? Ne
sei sicuro? Sono giorni che mi
eviti, che non mi parli, che torni indietro quando stai per incrociarmi
nei
corridoi. Io – davvero – non capisco cosa ho fatto
di sbagliato. Questa sera
sei arrivato trascinato da Niall e sei subito uscito qui fuori, non
sopporti
l’idea di starmi vicino?”
Deglutisci, i tuoi occhi tornano
rivolti al cielo e alle
stelle sopra di voi.
“Guardami quando ti parlo,
cazzo!”
Sta gridando e la presa sulla tua
mano si fa più forte, come
se volesse fondere la sua nella tua.
“Lo sai a cosa stavo
pensando?”
Lo guardi e lui è
incredulo per il cambio d’argomento. Anche
se, in realtà, l’argomento non l’hai
cambiato.
“Stavo pensando a te,
Louis. Stavo pensando che mi piaci e
stavo pensando che sei il mio migliore amico, stavo pensando che se te
lo
dicessi rovinerei tutto tra noi, stavo pensando che sto rovinato tutto
ugualmente, stavo pensando che sei bellissimo e che non ce la faccio
più ad
evitarti, a non parlarti, a tornare indietro quando sto per incrociarti
nei
corridoi.”
Adesso è ancora
più incredulo di prima e tu guardi il cielo,
perché non puoi sostenere quello sguardo.
“Guardami quando sto per
baciarti, cazzo.”
È un sussurro, ma tu
lo senti e lo guardi e le vostre mani intrecciate sono incandescenti
come le
sue labbra sulle tue.
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