Senz'anima

di payneyes
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SENZA'ANIMA

 
Ci sarebbe stato tutto il necessario: alcool, musica, atmosfera, tanta gente, serata perfetta per una festa estiva all'aperto. Sarebbe stata una serata indimenticabile, ne ero certa.
La campagna era isolata, la città era a 5 minuti di macchina, una ventina a piedi; appena arrivammo io, Ella e Alexis, dopo aver fatto un giro, decidemmo di dividerci. 
Passarono le ore e, trovata Ella, iniziammo a cercare Alexis con cui saremmo dovute tornare a casa. Ella si girò verso di me ed esclamò:"Guarda! E' lì!", subito raggiungemmo la nostra amica che ci disse che il padre sarebbe arrivato a breve, così decisi di andare a prendere un ultimo drink, non avevo bevuto quasi per niente, come Ella e Alexis. Dopo pochi minuti Ella mi raggiunse dicendomi:" Val muoviti il padre di Alexis è fuori e, sai com'è, non gli piace aspettare." Non la feci neanche finire di parlare che ci catapultammo da Alexis e poi  fuori dalla festa, raggiungemmo la macchina del padre di Alexis e lei fu la prima a salire ma inaspettatamente anche l'ultima. Ci lasciarono lì, all'una di notte, in una strada buia, consapevoli che nessuno sarebbe venuto a prenderci. Guardai Ella, era impaurita, spaesata e dai suoi bellissimi occhi color nocciola con sfumature verdi si vedeva che era spiazzata e furiosa ma ancora più di ciò era agitata, inoltre stava per piangere. Non riuscivo a vederla così, avevo sempre fatto del mio meglio per proteggerla, l'avrei fatto anche questa volta. La guardai con determinazione negli occhi le presi la mano ed iniziammo a correre, sapevo che se avessimo continuato a correre dritte lungo quella strada saremo arrivate in città, per la precisione in villa. 
Dopo tanto tempo, credo un'ora, raggiungemmo il nostro obbiettivo e consapevoli di non poter fare altrimenti iniziammo a camminare verso le nostre case, lei abitava prima di me pertanto decisi di accompagnarla, passarono quindici minuti e arrivammo a nei pressi di casa sua, avrebbe dovuto solo girare l'angolo. Ci fermammo e ci salutammo, lei girò e io mi feci forza perché avevo ancora tanta strada da fare per arrivare a casa.
Iniziai tranquillamente a camminare quando con la coda dell'occhio scorsi delle figure dietro di me, una più avanti delle altre e cinque dietro di questa, vestite di nero e con un cappuccio dello stesso colore, continuai il mio percorso facendo finta di non averli visti. Ad un tratto la prima figura mi bloccò e con una forza sovrumana mi girò verso di lei. Allora lo vidi, un mostro che oltre ad essere completamente vestito di nero e incappucciato aveva sul viso una specie di maschera fatta con la parte davanti di un teschio, mi guardò, si tolse la maschera e rimasi esterrefatta da ciò che vidi: non aveva gli occhi, non so come avesse fatto a vedermi, non aveva un naso, il suo viso era solo composto da pelle e un labbro, quello inferiore. 
Strinse la presa sulle mie braccia e infilò i suoi denti nella carne della mia testa, poco prima dell'attaccatura dei capelli. Con forza e velocità tirò. Mi strappò tutto il viso, la mia testa sul retro era normale, ma davanti no, si vedeva solo il cranio e la mandibola, era riuscito a strapparmi anche gli occhi nonostante fosse anatomicamente impossibile. 
Fu allora che lo sentì parlare per la prima e ultima volta, mi disse :"Sei fortunata. Sono riuscito a strapparti anche la bocca". Quindi senza che potessi controbattere si avvicino a ciò che restava del mio viso e aspirando mi prosciugò l'anima poi giratosi verso i suoi seguaci schioccò le dita e insieme andarono via. 
Rimasi lì ferma, senza poter provare sentimenti senza poter pensare, ero diventata un'automa.
La cosa peggiore è stata che mentre accadeva tutto ciò non sentivo niente e l'unica cosa che pensavo era: non avrò più i miei occhi verdi. 
*Angolo-autrice*

E' la prima volta che scrivo,tutto ciò è accaduto in un sogno che ho fatto, è alquanto macabro e inquietante, spero vi piaccia e spero di non essere così tanto pessima a scrivere :D. Detto questo mi piacerebbe che lasciaste una recensione :D. 




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