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25
aprile
Il sole ha
pensato di risplendere con tutta la sua luce, quel giorno. Ha preso una
saggia decisione.
È
il primo giorno di vacanza ed il modo migliore per trascorrerlo,
è passeggiare senza una meta, mangiando gelati. Anche se per
la verità dovrebbe stare attenta alla linea.
Per lo meno
potrà godersi una lunga passeggiata da sola, per riflettere.
Gira
l’angolo, sovrappensiero.
“Ciao,
Eva”, saluta un ragazzo moro.
“Ciao,
Marco!”, saluta lei, arrossendo.
Non se lo
aspettava.
“Che
fai?”
“Vago
alla ricerca della saggezza.”
“E
dimmi, sei riuscita a trovarla?”, chiede divertito.
Lei scuote
il capo.
“Ti
va di fare una passeggiata con me?”
“Molto
volentieri”
Si chiese
se, il suo compagno, avesse la più pallida idea di come si
sentisse ora.
“Allora,
che mi dici?”
“Solite
cose, e tu?”
“Anch’io.”
“Ancora
impegnato a difendere ragazze indifese?”
Lui sorrise.
“Qualcosa
del genere.”
“Ti
vedo triste”, disse studiando lo sguardo della ragazza.
“Problemi
di cuore?”
“Touche”
“Ti
va di parlarne?”
“Non
c’è niente da dire”
“Fammi
indovinare, ti stai chiedendo se Alex ti ricambia!”
Lei si volta
spaventata e lo guarda negli occhi.
Non
può sapere tutto.
No, non
è possibile.
Cerca di
assumere un contegno.
“Alex?”
“Il
ragazzo che menzioni sempre con Carlotta!”
Tira un
sospiro di sollievo.
Non sa chi
è.
“E
tu che fai, ascolti le nostre conversazioni?”
“Diciamo
che mi è capitato di captare qualche parola.”
“Già,
capita.”
“La
volete smettere tu e Carlotta di dire capita?”
“Sei
nervoso?”, gli chiede con un tono divertito.
Se sapesse
il perché di quelle citazioni.
La guarda
stranita.
Lei ride, di
gusto.
“È
una citazione di un film”
“Che
film?”
“Lascia
stare”
“Ok”
“Comunque,
Alex non esiste.”
“Come
sarebbe non esiste?”, chiede.
“Alex
è un nome in codice, puramente inventato. Non ha niente a
che vedere con il ragazzo che mi piace.”
“Allora
ti piace un ragazzo?”
Lei
annuisce, affranta.
“E
chi è?”
Lei alza le
sopracciglia con aria misteriosa.
“Non
ti aspetterai che te lo dica?”
Lui non
insiste, nonostante la curiosità roda il suo animo.
“Anche
tu a quanto vedo…”
“Io
cosa?”, le chiede, stranito.
“Anche
tu hai problemi di cuore…”
“Indovinato”,
dice lui, amaro.
“Sentiamo”
“E
chi ti dice che ho voglia di parlarne?”
“I
tuoi occhi”
Lui la
guarda e sorride.
“Mi
piace una ragazza e non so come dirglielo.”
“Ah,
si?”
Nel cuore di
lei c’è una nuova speranza, insopprimibile.
“Chi
è?”
“Non
ti aspetterai che te lo dica!”
Lei lo
guarda.
Siete quasi
giunti al capolinea.
“Se
mi dici il nome della tua, ti parlerò del ragazzo che piace
a me.”
“Come
faccio a fidarmi di te?”
“Te
lo prometto”
Lui la
guarda per un attimo, indeciso, poi vuota il sacco.
“
Si chiama Rachele”
Anche
l’ultima speranza si è infranta nel suo cuore.
“Rachele,
la nostra professoressa?”
Lui annuisce.
Non vuole
darle spiegazioni.
“Allora,
chi è il ragazzo che ti piace?”
Lei attende
un attimo.
Vorrebbe
tacere.
Ma una
promessa è una promessa.
“Il
ragazzo che mi piace, Marco, mi ha appena spezzato il cuore!”
Lui la
guarda stupito.
Lei sorride
e si volta.
In
quell’attimo Marco si accorge che i suoi occhi sono spenti.
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