003-Neutralità violata
Super Robot Taisen R Preface
Una fanfiction crossover di Super Robot Taisen scritta da: Justice
Gundam
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Capitolo 4 - Neutralità violata?
CRONOLOGIA LUNARE
Anno 96 Space Century - Come parte del grande programma di espansione della
razza umana nello spazio, allo scopo di risolvere i problemi legati alla
sovrappopolazione, vengono creati i primi insediamenti permanenti sulla
superficie lunare.
Anno 102 - Il professor Lang Plato mette a punto il primo Metal Worker, un
gigantesco robot antropomorfo da lavoro, ideato per lo sfruttamento del suolo
lunare, ricco di oro e di altre materie prime preziose per l'industria e la
tecnologia. Con la produzione in serie dei Metal Worker, comincia la
strabiliante crescita economica della Luna.
Anno 128 - Le colonie lunari hanno ormai raggiunto un grado di benessere
pari, se non addirittura superiore, a quello della Terra, e la loro tecnologia è
ormai all'avanguardia in tutti i campi. In contemporanea con il sorgere delle
tensioni tra la Terra e il Principato di Zeon, la politica lunare si consolida
attorno alla figura del maresciallo Iskandar Guiltorre, che rivendica maggiore
autonomia della Luna nei confronti della Terra.
Anno 130 - Guiltorre diventa governatore delle colonie lunari. Le generazioni
nate sulla Luna non sentono ormai più alcun legame con la Terra, vista anzi con
ostilità per i suoi metodi oppressivi, e le continue intromissioni nella
politica e nell'economia lunare.
Anno 131 - Per evitare le operazioni di allunaggio dei carghi che portano le
materie prime dalla Luna sulla Terra e sulle colonie, viene dato il via alla
costruzione del Mass Driver, un gigantesco veicolatore di massa che permette di
'sparare' i preziosi frutti del suolo lunare direttamente nello spazio. Alcuni
politici terrestri ritengono che il Mass Driver potrebbe diventare una
pericolosa arma puntata contro la Terra, e inoltrano formale protesta,
puntualmente ignorata, al maresciallo Guiltorre.
Anno 132 - Guiltorre impone il visto di ingresso e limita la permanenza sulla
Luna ai cittadini terrestri, mentre misure molto meno restrittive vengono
applicate agli abitanti delle colonie spaziali. Alleanza tra le colonie lunari e
i rifugiati di Neo Zeon riparati sull'asteroide minerario Axis, sotto la
leadership del generale Maharaja Kahn. Crisi diplomatica tra la Luna e la Terra.
Anno 133 - Completato il Mass Driver. Guiltorre, forte del sostegno delle
comunità selenite, dichiara l'indipendenza della Luna con il nome di Impero
Unificato di Giganos. Nei suoi discorsi, Guiltorre espone la propria visione
politico-razziale, secondo cui l'Impero di Giganos è destinato a compiere un
nuovo passo nell'evoluzione umana. In segreto, l'impero di Giganos converte la
sua avanzata tecnologia robotica per creare un esercito di macchine da guerra
denominate Metal Armor. Morte di Maharaja Kahn, a cui succede la appena
diciottenne figlia Hamaan, che rende ancora più stretti i rapporti di
collaborazione tra Neo Zeon e Giganos.
Anno 135 - Tragedie del Bloody Valentine e di Bunch 30. L'alleanza coloniale
denominata ZAFT unisce la propria forza militare a quella di Neo Zeon e
dell'Impero di Giganos. Dopo la distruzione dei Titans e della Fondazione
Romefeller, questo triumvirato diventa la principale potenza spaziale.
Anno 136 - Il Mass Driver viene puntato contro la Terra.
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Colonie lunari, anno 136 della Space Century.
Una grande stanza nel complesso governativo dell'Impero Unificato di Giganos,
con una finestra sul retro dalla quale si godeva della miglior vista del pianeta
Terra, che si stagliava azzurro e maestoso sullo sfondo del grigio terreno
lunare e del nero infinito dello spazio, il panorama disturbato di tanto in
tanto soltanto da qualche pod fluttuante o da qualche shuttle che partiva dai
dock del quartier generale.
Il Maresciallo Guiltorre, governatore della giovane nazione coloniale, un
uomo alto e carismatico sulla sessantina d'anni, con corti capelli grigi, un
volto severo che sembrava scolpito nel ferro, e vestito in maniera abbastanza
simile ad un militare di alto rango dell'Ottocento, con tanto di mantello e
stivali neri, e gradi militari appuntati sulla sua elegante uniforme, amava
questo panorama. La Terra era il pianeta che aveva visto la sua nascita, e che a
tutt'oggi, dopo miliardi di anni, continuava a nutrire, ospitare e dare rifugio
ad innumerevoli forme di vita, unico in tutto lo spazio conosciuto ad essere in
grado di farlo da sola. Oh, certo, l'umanità si era pure spinta su altri mondi,
come la Luna, o Marte... ma solo la Terra continuava ad essere abitabile senza
bisogno che gli uomini eseguissero operazioni di terraformazione, o costruissero
degli ambienti artificiali come le colonie. Un autentico miracolo, degno di
tutta la sua ammirazione.
Il governatore di Giganos tirò un cupo sospiro, ripensando alla situazione
che gli era capitata per le mani. In effetti, la Terra era davvero un pianeta
stupendo... ma la sua spettacolare vista non riusciva, come faceva di solito, a
far rilassare Guiltorre, e a distoglierlo dai problemi che gli correvano per la
testa. Il suo esercito di Metal Armor, forte anche dell'appoggio delle forze di
Mobile Suit di Neo Zeon e della ZAFT, suoi alleati fin da quando la guerra
contro l'Unione Terrestre era iniziata, era riuscito a tenere testa in maniera
egregia alle inferiori forze terrestri, almeno fino a quel momento. Nonostante
l'inferiorità numerica, Giganos era sempre riuscito a vincere le sue battaglie
grazie alla superiorità tecnologica e di addestramento dei suoi soldati, e tutto
lasciava credere che le cose sarebbero andate avanti così fino alla
capitolazione dell'Unione...
Sfortunatamente, l'imprevisto aveva deciso di scombinare i suoi piani.
Non era stato che due giorni prima, infatti, che un rapporto della Guardia
Imperiale di Giganos, la divisione d'elite del suo esercito, aveva annunciato
che uno squadrone di Mobile Suit dell'Unione Terrestre era riuscito a cogliere
di sorpresa alcuni cargo imperiali; e dopo una breve battaglia, che la
confusione sorta all'interno della divisione imperiale aveva fatto volgere, una
volta tanto, a favore dei terrestri... l'Unione era riuscita a catturare tre
nuovi modelli di Metal Armor, i potentissimi Moduli D, anche conosciuti
nell'ambiente con il nome in codice Dragonar... i quali erano, in quel momento,
imbarcati su una corazzata dell'Unione, e in probabile rotta verso la Terra!
Questo imprevisto avrebbe potuto avere... anzi, senza dubbio avrebbe avuto...
conseguenze molto pericolose per l'impero che lui aveva per tutto questo tempo
guidato con mano ferma. Una volta che i tre Dragonar fossero caduti in mano
al'Unione, essa sarebbe entrata in possesso del know-how necessario per
costruire i Metal Armor, rimpinguando ulteriormente la sua già ingente fornitura
di Mobile Suit e unità da combattimento, e avrebbero potuto costituire una seria
minaccia. A quel punto, nemmeno il temuto Mass Driver sarebbe più bastato come
deterrente. Già Guiltorre era esitante ad usarlo, e lo aveva fatto solo nella
fasi iniziali della guerra...
Come la Blue Cosmos, l'organizzazione ecoterrorista di estrema destra che
manovrava la politica terrestre, aveva l'abitudine di dire... la quantità fa
anch'essa parte della qualità. In effetti, durante la One Year War, la vecchia
Federazione Terrestre aveva contrastato la maggiore potenza e versatilità dei
Mobile Suit del Principato di Zeon con una quantità enorme di GM e veicoli di
supporto. Certo, c'era pur sempre il famoso RX-78 Gundam, ma era un Mobile Suit
solo. Per quanto potente, non avrebbe mai potuto plasmare da solo il corso
dell'intera guerra...
Guiltorre scosse la testa, e si sedette alla sua scrivania, esaminando i file
che gli erano arrivati dai vertici delle sue forze armate alla fioca luce di una
lampada da tavolo. Ancora una volta, non erano buone notizie. Le forze armate di
Giganos, in collaborazione con agenti del reparto intelligence, erano riuscite a
scovare i Dragonar, e la nave da cargo che li stava trasportando... ma il
problema sorgeva proprio a questo punto. Data la natura del rifugio che le forze
terrestri avevano scelto, non potevano permettersi di agire impulsivamente, per
non compromettere le loro alleanze.
Il suono dello schermo ultrapiatto appoggiato alla sua destra distolse il
maresciallo dalle sue riflessioni, e Guiltorre alzò la testa dalle sue carte per
rispondere alla chiamata che gli stava arrivando. L'ufficiale che era apparso
sullo schermo proprio in quel momento fece un appropriato saluto militare, e
attese che il suo governatore gli desse il permesso prima di iniziare a
parlare.
"Maresciallo Guiltorre, eccellenza..." esordì il militare. "Perdoni se la
disturbo in questo momento, ma è arrivata una chiamata molto urgente da parte
dei nostri alleati, riguardo il problema Dragonar. La signora Hamaan, reggente
di Neo Zeon, e il presidente Zala hanno ricevuto dalla loro intelligence delle
notizie molto importanti, e desidererebbero comunicarle direttamente a lei."
Guiltorre corrugò leggermente la fronte. Di qualunque cosa si trattasse, se
era vero quello che i suoi rapporti gli avevano comunicato, non sarebbe comunque
cambiato molto... In ogni caso, non era da lui respingere la chiamata dei suoi
alleati più preziosi, quindi fece un cenno con la testa per dire che poteva far
passare la chiamata. "D'accordo. Inviate la comunicazione direttaente al mio
ufficio. Aggiornerò Lady Hamaan e il presidente Zala sugli attuali
sviluppi."
"Ricevuto, sua eccellenza! Provvediamo subito!" rispose il soldato, ripetendo
il saluto di prima per poi scomparire dallo schermo, che ancora una volta emise
qualche lieve rumore di sintonizzazione mentre l'immagine su di esso dapprima
sfocava... e poi si riformava, sotto forma di due finestre contenenti ciascuna
l'immagine oscurata delle due persone di cui l'ufficiale aveva parlato soltanto
pochi istanti prima...
Sulla sinistra dello schermo, spiccava la figura a mezzo busto di una giovane
donna che non poteva avere molto più di vent'anni, i cui capelli rosso magenta a
caschetto fluivano elegantemente sulle spalle, messi in risalto dalle eleganti
vesti nere che indossava e da un peculiare copricapo dorato che le cingeva
parzialmente il volto, dandole un aspetto ancora più regale di quanto già non
fosse. Un paio di occhi, verdissimi e penetranti, che parevano intagliati nella
giada, e incastonati in un viso dall'espressione freddamente calcolatrice,
scrutavano con calma il governatore dell'Impero di Giganos, e davano quasi
l'impressione di poter leggere nella mente di Guiltorre tutto quello che lei
voleva sapere. Ma nonostante questi particolari inquietanti, appena
percettibili, la donna si portava con grande carisma, e nonostante qualcuno
avrebbe potuto percepire in lei un certo pericolo, il suo magnetismo era
comunque terribilmente forte. Non c'era dubbio che si trattasse di Hamaan Kahn,
reggente del movimento di Neo Zeon, una figura rispettata e temuta, che
nonostante la giovane età aveva già una enorme capacità di muoversi nel
labirinto di giochi di potere e alleanze che era lo scenario bellico attuale.
Guiltorre sapeva per certo che era riuscita, alternativamente, a procacciarsi
l'alleanza sia dei Titans che della AEUG...
L'uomo sulla destra era invece un individuo che si stava avvicinando ai
cinquant'anni... ma l'espressione truce del suo volto, segnato già da alcune
rughe, e i suoi capelli grigi, davano l'impressione che avesse qualche anno in
più. Indossava un'uniforme violetta con spalliere nere, del tipo riservato agli
ufficiali di alto rango della ZAFT, l'alleanza tra stati coloniali che si era
formata per difendere le colonie dall'oppressione terrestre... e in effetti, la
sua scelta di abbigliamento non doveva stupire, considerando che quell'uomo
altri non era che Patrick Zala, presidente della Comitato della Difesa e membro
del Consiglio Supremo della ZAFT! Il suo portamento era quello di un uomo
maturo, certo, ma c'era qualcosa, nei suoi occhi grigi, che faceva impressione.
Come se in essi stessero brillando fuoco e ghiaccio assieme, guardandoli si
poteva percepire una feroce determinazione. In effetti, Guiltorre riflettè, Zala
era semprestato piuttosto intransigente nella sua politica verso la Terra, e la
cosa non aveva fatto altro che peggiorare in occasione della tragedia del Bloody
Valentine, più di un anno prima: tra i più di 200 mila Coordinators morti a
causa dei missili nucleari dell'Unione Terrestre, c'era anche Lenore, l'amata
moglie di Patrick...
"Presidente Zala. Lady Hamaan. Per me è un onore." salutò educatamente
Guiltorre, appoggiando le mani davanti a sè sulla scrivania. "Attendevo la
vostra chiamata, e confido che non siano sorti ulteriori problemi, nel breve
tempo trascorso dal nostro ultimo incontro."
Il primo a rispondere fu Patrick, con un cenno della testa appena visibile.
"I miei omaggi anche a lei. Nessun problema, sua eccellenza Guiltorre. La
situazione nel Consiglio Supremo della ZAFT è, almeno attualmente, stabile, e il
morale delle truppe è alto." spiegò.
"Altrettanto si può dire di Neo Zeon." proseguì Hamaan, la cui voce risuonava
quasi insidiosamente calma nella sala del maresciallo. "Al momento, il grosso
delle nostre truppe è impegnato sulla Terra o nelle colonie più limitrofe, dove
speriamo di allargare la nostra sfera di alleanze. Inoltre, stiamo attivamente
combattendo contro le sacche di resistenza della AEUG, che ancora si stanno
opponendo a noi." La donna pronunciò l'ultima parte con una punta appena
percettibile di delusione - dopotutto, sia Neo Zeon che la AEUG avevano
combattuto contro la Federazione Terrestre, e Hamaan pensava che fosse un
peccato che ora i loro fini divergessero...
Guiltorre annuì, soddisfatto. "Lieto di sentire queste buone notizie. In tal
caso, se non ci sono problemi più urgenti, veniamo alla questione attuale."
disse, ricevendo i cenni di assensi dei suoi due alleati. "Bene. Immagino che mi
abbiate chiamato a proposito del recupero dei moduli D... il nostro progetto,
meglio conosciuto con il nome in codice Dragonar."
"Infatti." confermò Zala. "Riteniamo di avere delle informazioni vitali al
loro recupero. Ci sono pervenuti rapporti affidabili che indicherebbero, oltre
ogni ragionevole dubbio, il luogo dove si è rifugiato il cargo dell'Unione
Terrestre che trasporta i vostri nuovi moduli."
"Ringrazio per l'interessamento, presidente Zala, ma... mi rincresce
comunicarle che poco tempo fa, anch'io ho ricevuto la stessa informazione dai
miei reparti di intelligence. La Idaho e i moduli D sono attualmente di stanza
ad Heliopolis." affermò, anticipando quanto i suoi due ospiti gli stavano per
comunicare. "Come già sapete, signori, Heliopolis è una colonia civile e di
comprovata neutralità, e uno dei pochi luoghi oltre al Principato di Orb in cui
i Coordinators e i Naturals convivono. Il che, mi pare ovvio, costituisce per
noi un problema. Condurre un'azione militare nello spazio di Heliopolis sarebbe
controproducente, in quanto comprometterebbe tutte le nostre alleanze tra i
cittadini delle colonie."
"Questo è vero." replicò Hamaan, rivolgendo i suoi occhi verdi di qualche
grado verso il terreno, come se stesse pensando. "Un attacco non provocato ad
una colonia neutrale ci inimicherebbe tutta l'opinione pubblica, e il nostro
obiettivo non ci consente simili errori. Tuttavia, maresciallo Guiltorre, i
nostri rapporti hanno evidenziato un particolare ulteriore, che cambierebbe un
pò la nostra posizione."
Le parole della reggente di Axis colsero un pò di sorpresa il governatore di
Giganos, che aggrottò le sopracciglia accennando un'espressione confusa. "Un...
particolare ulteriore, Lady Hamaan? E... di cosa si tratterebbe, per
l'esattezza?" chiese, fondendo autocontrollo ed interesse in maniera degna di un
nobile.
Fu Patrick Zala a rispondere a questa domanda. "Come lei ben sa, eccellenza
Guiltorre, ad Heliopolis si trova una delle principali sedi delle industrie di
Morgenroete, tra i principali sviluppatori di armi e tecnologia spaziale dei
nostri tempi, assieme alla Anaheim e alla Nergal." spiegò, e il suo
interlocutore annuì, per fargli cenno di andare avanti. "Quello che lei non sa,
però, è che di recente, tale sede ha sviluppato, sotto incarico della stessa
Unione Terrestre, cinque nuovi modelli di Mobile Suit, dei Gundam per
l'esattezza, dotati di una nuova tecnologia di pilotaggio e di armamenti
rivoluzionari, il tutto in spregio alla neutralità professata da Heliopolis.
Questo può a tutti gli effetti essere considerato un atto di guerra, e rende
Heliopolis un bersaglio legittimamente colpibile."
Guiltorre annuì lentamente. "Hm. Ovviamente. Ora che sappiamo che la colonia
di Heliopolis è in possesso di equipaggamento nemico, non c'è più nulla ad
impedirci di sferrare un attacco." affermò. "Molto bene. Darò subito
disposizione alle truppe imperiali dislocate in zona Heliopolis di tenersi
pronte. Tra non molto daremo inizio alle operazioni di recupero sia dei moduli D
che dei cinque nuovi modelli di Gundam."
"Ottimo." assentì Zala. "Il Consiglio Supremo della ZAFT è già stato
informato dell'attuale situazione, e le nostre truppe si sono già dette
disponibili ad appoggiare l'azione dell'Impero Unificato di Giganos. Il team di
piloti agli ordini del comandante Rau Le Crueset è già in rotta per Heliopolis
mentre parliamo. E' formato da cinque dei migliori piloti che abbiamo mai avuto,
e sono sicuro che sapranno sfruttare al meglio i nuovi Gundam una volta che
saranno nelle nostre mani."
Hamaan annuì a sua volta, nascondendo un sorriso poco rassicurante. Non era
diventata leader di Axis tre anni prima, a soli diciotto anni, per pura fortuna
o per il suo bell'aspetto, e sapeva benissimo come andavano le cose, in
questioni simili. Improbabile, anzi impossibile, che i cinque Gundam di cui
parlava Zala fossero stati costruiti con il consenso informato della popolazione
della colonia... sicuramente, si trattava di un'azione indipendente, finanziata
da qualche fazione della corrotta Unione Terrestre, o anche del Principato di
Orb... e anzi, lei aveva già idea di chi avrebbe potuto essere... Ma ad ogni
modo, la cosa non importava. La presenza di quelle potenti armi ad Heliopolis
era una ragione più che sufficiente per condurre un'operazione militare che
avrebbe messo degli assi formidabili in mano all'alleanza di Spacenoids...
Tre Metal Armor e cinque Gundam, tutti di tipo rivoluzionario, avrebbero
fatto gola a chiunque, dopo tutto...
"Le forze armate di Axis sono al momento molto impegnate in azioni militari
in altre zone..." spiegò la donna dai capelli cremisi. "Ma daremo comunque tutto
l'appoggio possibile. Non escludo che potremo contribuire alle vostre operazioni
con qualche Mobile Suit e con le nostre basi logistiche dislocate in zona
Heliopolis."
"Apprezzo molto la vostra collaborazione, signori. E' necessaria, in un
momento delicato come quello che stiamo vivendo adesso." rispose infine
Guiltorre. "Dunque, tra qualche giorno, una volta definiti tutti i dettagli, le
nostre forze armate sferreranno l'attacco decisivo ad Heliopolis; recupereremo i
Dragonar e ci impadroniremo dei cinque Gundam di cui parlavate. Se potremo
contare sulla partecipazione del comandante Le Crueset e della sua squadra, il
successo è quasi assicurato."
Non era un'esagerazione, e Guiltorre e i suoi 'ospiti' lo sapevano bene. Il
comandante Rau Le Crueset, dell'elite della ZAFT, era considerato il più capace
tra gli ufficiali dell'alleanza coloniale, abile sia come stratega che come
pilota, e nella sua squadra erano ammessi soltanto i piloti migliori in
assoluto. Tra le forze militari della ZAFT, la sua fama, e il rispetto che si
era procacciato con i suoi successi erano senza pari, anche se molti lo
consideravano un tipo piuttosto misterioso...
"La nostra strategia è definita, quindi." concluse Hamaan. "Molto bene. Al
termine delle operazioni, verificheremo i risultati. Per adesso, auspico una
risoluzione positiva dell'attuale problema, e vi pongo distinte ossequie."
Zala emise un suono nasale che doveva suonare come un'approvazione.
"Altrettanto da parte nostra, Lady Hamaan. Una volta che quelle nuove armi
saranno nelle nostre mani, il nostro obiettivo di unificare le colonie contro la
corrotta Unione Terrestre conoscerà un progresso sostanziale."
"Conto di darvi buone notizie entro breve. Nel frattempo, signori, vi faccio
anch'io i miei migliori saluti." terminò Guiltorre. "La nostra riunione è
aggiornata. Arrivederci."
"Arrivederci." conclusero gli altri due, prima di interrompere la
comunicazione e scomprire dallo schermo video.
Con un sospiro sollevato, Guiltorre si appoggiò allo schienale, permettendo
ad un sorriso apena accennato di graziare il suo volto severo. Ora che il
problema era stato quasi risolto, si sentiva molto più sollevato. Con i Dragonar
di nuovo nelle loro mani, e il Mass Driver operativo (anche se da usare soltanto
come ultima risorsa) cosa avrebbero avuto da temere dalle forze regolari
dell'Unione?
Non immaginava certo quanto gli eventi gli avrebbero dato torto...
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Colonia di Heliopolis, qualche giorno dopo.
Un giovane residente della colonia si stiracchiò pigramente e soffocò uno
sbadiglio mentre passeggiava tranquillamente lungo le strade affollate della
città spaziale, indifferente al traffico di veicoli e persone che gli sfrecciava
attorno. Dopo essersi sfregato gli occhi, alzò il braccio sinistro e diede
un'occhiata al suo orologio da polso, per controllare l'ora. Le dieci del
mattino. Aveva ancora un quarto d'ora di tempo per arrivare sul luogo dove i
suoi amici avevano fissato l'appuntamento, per discutere di qualcosa a loro dire
molto importante...
Beh, che si trattasse di qualcosa di importante andava molto bene al giovane
Ken Wakaba, sedici anni, Natural proveniente dalla Terra e già da diverso tempo
trasferitosi in quella colonia che era rimasta fino adesso immune agli effetti
distruttivi della guerra. Capelli castani tinti di nero con riflessi blu e
tenuti pettinati al'indietro con un bel pò di gel, occhi castani, vestito di una
maglietta rossa, una giacca a maniche corte blu e bianca, blue-jeans un pò
sfilacciati e scarpe rosse con la suola bianca, Ken dava un pò l'impressione di
un ragazzo di strada d'altri tempi, e questa impressione non era del tutto
sbagliata, considerando il suo carattere ribelle ed impulsivo, poco incline a
farsi imporre delle regole, e ancora meno a farsi coinvolgere in qualcosa che
non lo riguardasse personalmente. In effetti, era quello il motivo per cui lui e
sua madre si erano trasferiti lì, su quella colonia... dopo che suo padre aveva
deciso, nonostante tutto, di continuare a prestare servizio nell'esercito
del'Unione... non volevano avere nulla a che fare con quella sporca guerra,
portata avanti per gli interessi di qualche pezzo grosso altolocato...
No, non gli dava fastidio il fatto che i suoi amici lo avessero convocato
così, all'improvviso. Quello che lo irritava un pò era il fatto che avrebbero
potuto scegliere un momento migliore! Dopotutto, la mattina del week-end era
fatta per dormire! Giusto? E se c'era qualcosa che a Ken dava più fastidio del
doversi alzare presto quando poteva starsene ancora sotto le coperte...
"Yaaaawn!" grugnì il ragazzo, non resistendo ad un secondo sbadiglio.
"Cavolo, certo che Tapp e Light non potevano scegliere momento peggiore! Ero là,
a casa mia, che me la dormivo della grossa, facendomi gli affaracci miei... ed
ecco che i signori mi chiamano per una riunione urgente! Bah... spero almeno che
sia un motivo valido, per farmi alzare a quest'ora tremenda..."
"Ooooh, ma guarda... chi si aspettava di incontrare il signorino Ken Wakaba
fuori a quest'ora, la mattina del week-end?"
Ken alzò gli occhi al cielo e soffocò un'imprecazione. Ecco qualcosa in grado
di dargli ancora più fastidio di una levataccia... una certa vocina femminile
dal tono inconfondibilmente snob, appartenente a quella ragazza di un anno meno
di lui, vestita di camicia rosa, minigonna, collant e scarpe di marca, con
lunghi capelli rossi legati in una ccoda che le scendeva dietro la nuca, che era
apparsa improvvisamente dietro di lui dalla folla di gente indifferente che si
affaccendava per le vie di Heliopolis. Appesa ad un braccio, portava una
borsetta firmata, e i suoi occhi grigi lo fissavano con espressione di
superiorità... un'espressione che a Ken e ai suoi compagni non era certo
nuova!
"Sgrunt..." grugnì Ken, sfregandosi la fronte come se avesse avuto mal di
testa. "Lei è proprio la persona che mi ci voleva per cominciare bene la
giornata, signorina Frey Allster... Comunque, quello che faccio io non
dovrebbero essere affari suoi!" Nonostante la formalità apparente, chiunque
avesse anche soltanto mezzo cervello avrebbe sentito che il ragazzo parlava con
un bel pò di sarcasmo. Del resto, quella ragazzina che si dava tante arie
soltanto perchè era figlia di qualche pezzo grosso dell'Unione Terrestre non gli
era mai andata giù... e neanche ai suoi due migliori amici, se era per
questo...
La ragazza dai capelli rossi di nome Frey storse leggermente il naso. "Sì, in
effetti ho cose migliori da fare nel mio tempo libero che starmene qui a
discutere con uno come te..." affermò spocchiosamente. "Immagino che anche oggi
ti vedrai con gli altri due del Trio degli Stupidi, non è così?"
"Gli 'altri due', per tua informazione, si chiamano Tapp Oceano e Light
Newman..." affermò Ken. "E se anche così fosse, ti darebbe fastidio?"
Frey incrociò le braccia sul petto e alzò le spalle. "Tsk, certo che no!
Divertiti pure con loro... io ho un appuntamento per conto mio con le MIE
amiche, e ci terrei a non arrivare in ritardo. Tanti saluti."
Senza attendere ulteriormente, Frey voltò le spalle a Ken e se ne andò con
quella che Ken amava definire la sua 'andatura da reginetta'. Il ragazzo dai
capelli impomatati la guardò scuotendo la testa, e proseguì per la sua strada,
continuando a mormorare tra sè cose poco lusinghiere circa certe teste rosse
viziate.
"Quella Allster è davvero una rompiballe!" bofonchiò. "Mi chiedo cosa ci veda
Kira-kun in una come quella... ci sono chissà quante altre ragazze più carine e
più trattabili di quella vipera! Bah, al diavolo, ora ci sono Tapp e Light che
mi aspettano... vediamo un pò, il luogo dell'appuntamento dovrebbe essere... a
occhio e croce... proprio... lì!"
Guardandosi attorno, Ken vide due familiari figure in attesa davanti ad un
vicolo: due ragazzi più o meno della sua età che stavano chiacchierando tra loro
come due amici di vecchia data - cosa che in effetti erano: uno di loro aveva i
capelli biondo scuro pettinati un pò in avanti, indossava una camicia azzurra
sopra una leggera maglietta gialla, con pantaloni neri e scarpe bianche senza
lacci a completare il suo semplicistico, ma ordinato e pulito, abbigliamento; e
in quel momento, stava discutendo con espressione piuttosto preoccupata con il
suo compagno, un ragazzone di colore, dall'aria mite nonostante la notevole
corporatura, con cortissimi capelli neri nel tipico stile afroamericano, vestito
anche lui in maniera informale, con una maglietta a maniche corte arancione,
blue-jeans, e scarpe da ginnastica molto simili a quelle di Ken. Teneva in una
mano una cuffia dell'I-Pod che stava ascoltando, in modo da prestare un orecchio
alla musica e un altro alle parole del suo compagno biondo.
Sentendosi già di umore migliore, Ken sorrise tra sè e si avvicinò ai due
ragazzi, agitando una mano mentre quelli si voltavano verso di lui. "Ehilà, voi
due! Tapp! Light! Cos'è questa storia dello svegliare un onesto studente a
questo orario disumano mentre si sta godendo un meritato weekend di riposo, eh?"
esclamò ridendo tra sè. "Il nostro genio Light Newman ha scoperto qualche nuova
formula matematica?"
Light Newman, il ragazzo biondo in camicia azzurra, alzò gli occhi al cielo,
e sghignazzò tra sè. Tipico di Ken, salutare in questo modo informale... "Sì,
sì... fai meno lo spiritoso, tu, Ken Wakaba, che i tuoi crediti lo scorso
trimestre erano appena sufficienti..." lo prese in giro. "Comunque, come stavo
spiegando al qui presente Tapp Oceano..." si interruppe per un istante,
accennando con la testa al ragazzo di colore con le cuffie che gli stava a
fianco...
"Ehilà, Ken! Come butta?" salutò Tapp, mettendo da parte per un istante la
musica che stava ascoltando.
Ken ricambiò il gesto. "A parte il fatto che voi due canaglie mi avete
buttato giù dal letto, e un incontro ravvicinato del peggior tipo con la
signorina Allster, non c'è male... ma ora, sarei curioso di sapere come mai
questa chiamata, così presto il sabato mattina... e poi, come mai Kira-kun non è
con voi? Credevo che avreste chiamato anche lui..."
"Kira doveva fare una commissione per il professor Kato..." spiegò Light. "So
che con lui ci sono anche Sai, Miriallia e Tolle... ma in ogni caso, lo
aggiornerò non appena sarà reperibile. Tornando a noi, Ken, vi ho chiamati qui
perchè ho scoperto qualcosa che mi lascia abbastanza perplesso... riguardo certi
'materiali' che sono stati portati, o costruiti, di recente nella nostra
colonia!"
Qui Ken non potè impedirsi di assumere un'espessione allarmata. Materiali?
Qualcosa di sospetto? Che cosa voleva dire tutto questo? Quando Light prendeva
le cose così alla lontana, di solito non era un buon segno... "Come? A-aspetta
un momento, Light Newman, non dirmi che hai sbirciato di nuovo nei file della
sicurezza di Heliopolis! Mia madre ci ha già detto una o due volte che è una
cosa illegale, e io non ci tengo a mettermi nei guai!" precisò.
"Il fatto è, Ken, che qui si tratta di qualcosa di davvero grosso!" proseguì
Tapp. "Ma qui non penso sia il posto migliore per parlarne... forse è meglio che
andiamo al nostro... rifugio, e ne parliamo là con più calma, che ne dici,
Light?"
"Sì, forse è meglio..." concluse il ragazzo biondo. "Seguitemi, ragazzi... vi
faccio vedere cosa ho scoperto!"
Mentre lui e Tapp seguivano il loro amico esperto di informatica lungo il
vicoletto, lontano dalla torma di persone che affollava le strade, Ken non potè
fare a meno di pensare che la giornata sarebbe finita molto male per loro... si
sarebbero messi nei guai con la sicurezza, e avrebbero ricevuto una bella
strigliata, cosa di cui lui avrebbe fatto volentieri a meno...
Prima alzarsi così presto, poi Frey, e adesso questo...
No, decisamente non era giornata...
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Gli abitanti di Heliopolis non immaginavano certo quanto la giornata sarebbe
peggiorata entro poche ore... All'esterno della colonia, a distanza di sicurezza
dai radar, fluttuavano infatti due incrociatori di classe Copernico dell'Impero
di Giganos, riconoscibili dalla loro caratteristica forma cilindrica che
ricordava parecchio un fiore di metallo, e una corazzata di classe Nazca della
ZAFT, che si apprestavano a far uscire i loro Mobile Suit e Metal Armor per
iniziare le operazioni di recupero. E, considerata la situazione, era sicuro che
non sarebbe stato nulla di incruento...
Affacciato ad una delle finestre della Nazca, gli occhi fissi sul vuoto
decorato di stelle che si perdeva nell'infinito, il comandante della ZAFT Rau Le
Creuset attendeva, le mani congiunte dietro la schiena in una posa che esprimeva
autorità e sicurezza. Nonostante la giovane età, in apparenza non superiore ai
ventotto anni, Creuset era molto conosciuto e rinomato al'interno della ZAFT, e
grazie alle sue abilità strategiche era riuscito a farsi assegnare il comando
della più prestigiosa unità di piloti dell'alleanza coloniale... oltre a
ricevere il più ambito riconoscimento militare della ZAFT, lo Order of The
Nebula, riservato unicamente a soldati davvero eccezionali. Non c'era persona
più adatta di lui, a cui affidare questa delicata missione... e nessun pilota
meglio dei membri della sua squadra avrebbe potuto tirare fuori le vere
potenzialità dei nuovi modelli di Gundam prodotti ad Heliopolis.
Con un gesto tranquillo del braccio, il giovane comandante si aggiustò la
maschera argentata che nascondeva i suoi occhi, la sua fronte e la parte
superiore del suo volto, in modo da farlo vagamente assomigliare a Char Aznable,
il famoso asso di Zeon della One Year War. In effetti, non era quello il solo
elemento che rendeva i due simili: Creuset era alto e dal fisico invidiabile,
pur non troppo muscoloso, e lunghi capelli biondi, leggermente arricciati,
incorniciavano il suo volto tranquillo, dandogli un'aria ancora più autoriataria
e carismatica. In quel momento, indossava l'uniforme bianca dalle spalliere nere
riservata unicamente ai migliori ufficiali della ZAFT, completa di pantaloni e
stivali neri, e a guardare con maggiore attenzione, si sarebbero potuti vedere
due brevi lampi di soddisfazione dardeggiare nei vetri smeraldini che
nascondevano i suoi occhi, coprendo le orbite della sua maschera...
Recuperare cinque Mobile Suit e tre Metal Armor. Non era certo una missione
di routine, ma Creuset era convinto che non ci sarebbero stati problemi, sempre
che non fosse intervenuto qualche elemento imprevisto. E Creuset aveva già
un'idea di cosa avrebbe potuto intervenire a complicare la missione...
Beh, che venisse pure. Sarebbe stata un'occasione come un'altra di regolare i
loro conti una volta per tutte. Una parte di Creuset si augurava, anzi, che gli
fsse offerta questa possibilità... ma per il momento, era il caso di
concentrarsi sulla missione. Le sue questioni personali potevano attendere.
La porta automatica della grande sala in cui il comandante si trovava si
spalancò con un sibilo, e Creuset si girò lentamente verso le cinque figure che
si erano affacciate alla soglia. Quando una di loro chiese il permesso di
entrare, Creuset rispose con un cenno affermativo e un "Avanti.", detto con voce
calda e quasi melodica... e i cinque individui si introdussero nella sala e
fecero il saluto militare, disponendosi in una perfetta linea davanti al loro
superiore. Si trattava di cinque teenagers, quattro ragazzi e una ragazza, tutti
vestiti con le uniformi rosse dei piloti d'elite della ZAFT, segno sicuro che,
nonostante la giovane età, quei cinque sarebbero stati avversari temibili per
chiunque.
"Piloti Athrun Zala, Nicol Amalfi, Yzak Joule, Dearka Elsmann e Shiho
Hahnnenfuss a rapporto, comandante Le Creuset." esordì quello che sembrava
essere il leader del gruppo, un ragazzo di circa sedici anni con i capelli blu
cobalto un pò lunghi, e occhi verdi giada. "Ci ha fatti chiamare."
Creuset osservò per qualche secondo i ragazzi allineati di fronte a lui, e
annuì compiaciuto. "Esattamente, Athrun. La colonia di Heliopolis è ormai quasi
in contatto visivo, quindi vi volevo raccomandare di tenervi pronti all'inizio
delle operazioni, e volevo inoltre ricordarvi le direttive. Quando i nostri
alleati dei Copernico ci darano il segnale, voi uscire con i vostri Ginn, e
raggiungerete il porto spaziale di Heliopolis. Da lì, non dovreste avere
problemi a raggiungere i bunker sotterranei dove la Archangel e la Idaho sono
stazionate. Vi introdurrete sulla Archangel, e vi impadronirete dei cinque
Gundam come previsto, poi userete i bunker busters per costringere le due navi
ad uscire allo scoperto. I nostri alleati di Giganos dovrebbero fare il resto:
abbatterano la Idaho e recupereranno i Moduli D, e l'operazione potrà dirsi
conclusa con successo. Ricordatevi, comunque, di non fermarvi a combattere
troppo a lungo, nel caso ci fossero problemi. Il sistema operativo dei cinque
Gundam è ancora sconosciuto, e anche con le vostre abilità di Coordinators,
sarebbe pericoloso cercare di combattere con un Mobile Suit sconosciuto. Athrun,
come ho già detto, il comando delle operazioni è affidato a te. So che farai un
buon lavoro, come al solito."
Il ragazzo dai capelli blu annuì. "Certamente, signore. Abbiamo capito. Non
si preoccupi, porteremo a termine questa missione al meglio delle nostre
possibilità."
Un altro ragazzo, un tipetto minuto dai capelli verdini un pò mossi, e dai
grandi occhi ambrati, che dal'aspetto si sarebbe detto il più giovane del
quintetto, guardò verso il pavimento della nave, sentendosi a disagio. "Usare i
bunker busters per far uscire la Archangel e la Idaho... spero che i civili non
ci vadano di mezzo. Dopotutto, questa è pure una colonia neutrale..." disse tra
sè...
...ma comunque a voce abbastanza alta da farsi sentire dal compagno che gli
stava a fianco... un ragazzo dalla carnagione molto chiara, capelli
bianco-azzurrini a caschetto, e un'espressione terribilmente sicura di sè, quasi
arrogante, sul viso... che fece un verso di disprezzo, e sollevò le labbra in un
ghigno sprezzante. "Tsk... ti preoccupi troppo per queste cose, Nicol! Questa
che stiamo combattendo è una guerra, nel caso tu non te ne sia accorto... e poi,
questa gente ha un bel dire di essere neutrale! Stavano costruendo armi per
l'Unione Terrestre, e pretendono di restarsene fuori? Hah!"
"Hai centrato il punto, Yzak." confermò Le Creuset. "Con la costruzione di
questi nuovi modelli di Mobile Suit, la colonia di Heliopolis si è resa, a tutti
gli effetti, un bersaglio colpibile. Quindi, non c'è bisogno di farsi tanti
scrupoli. Ad ogni modo, sapete qual è il vostro obiettivo. La squadra di Mobile
Suit di Miguel, e i nostri alleati di Giganos vi offriranno supporto durante
l'operazione, nel caso ci sia bisogno. Piloti Elsmann e Hahnnenfuss, è tutto
chiaro anche per voi?"
"Sì, comandante Le Creuset." rispose Dearka Elsmann, un ragazzo alto e ben
piantato, biondo e di carnagione scura, con un modo di fare abbastanza
tranquillo, che dava l'impressione di essere il più grande del gruppo. Era
conosciuto per essere un tipo che amava scherzare, un pò altezzoso... e
soprattutto, per essere il miglior amico di Yzak, e una delle poche persone che
il ragazzo dai capelli bianchi ascoltava. "Stia tranquillo, non ci saranno
incidenti."
"Completeremo la missione, e cattureremo i cinque Gundam." affermò l'unica
ragazza del gruppetto, Shiho Hahnnenfuss, una ragazza sui sedici-diciassette
anni con lunghi capelli castani quasi neri che le fluivano lungo la schiena,
raccolti in un codino verso la fine. Affabile e socievole nella vita di tutti i
giorni, Shiho era nondimeno una capace professionista sul campo di battaglia, e
aveva l'onore di essere la più giovane pilota femminile ad avere mai ricevuto
l'uniforme rossa della ZAFT.
"Ottimo." concluse Le Crueset, dando un'ultima occhiata alla sua squadra.
"Quand'è così, potete prendere posizione. L'operazione comincerà tra poco, e mi
aspetto da voi il massimo dell'impegno, come al solito. Ricordate che il
successo di questa missione potrebbe influenzare in maniera significativa
l'andamento della guerra contro l'Unione. E' tutto."
"Sissignore!" risposero quasi ad una sola voce i cinque ragazzi, facendo il
saluto militare prima di uscire lentamente e in ordine dalla stanza. Rau li
osservò andare via, prima di rivolgere di nuovo lo sguardo al vuoto dello spazio
che si estendeva davanti a lui. Il lieve sorriso che danzava sulle sue labbra
esili era più che sufficiente a far capire che provava un vivo interesse per
quell'operazione, e per come si sarebbe conclusa.
"Cinque nuovi Gundam, tre nuovi Metal Armor, e nuove tecnologie di pilotaggio
e di armamento." riflettè ad alta voce. "Molto interessante. Non vedo l'ora di
rendermi conto con i miei occhi delle loro potenzialità."
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Nella colonia di Heliopolis, la giornata era iniziata in maniera abbastanza
tranquilla anche per il sedicenne Kira Yamato: certo, oggi era una giornata un
pò particolare, dal momento che, anzichè passare il weekend a casa a lavorare al
computer come era sua abitudine nei giorni liberi, si trovava invece alla sede
di Morgenroete, a controllare dei programmi assieme ai suoi amici Sai Argyle,
Tolle Koenig, Miriallia Haw (la fidanzata di Tolle) e Kuzzey Buzzkirk. Il tutto
faceva parte di un compito che il loro professore aveva loro assegnato, e che si
trovavano ora a dover fare.
Kira, capelli castani un pò scompigliati, e occhi violetti, un volto pulito e
inoffensivo, vestito dell'uniforme scolastica che portavano anche i suoi
compagni... insomma, il classico ragazzo della porta accanto che sarebbe potuto
passare a mezzo metro davanti al viso di chiunque senza essere notato... cliccò
un paio di volte su un'icona apparsa sullo schermo del suo laptop, ed esaminò
con attenzione i disegni che apparvero sullo schermo, e che dovevano essere i
progetti di qualcosa di molto complesso. Per sua fortuna, Kira sembrava avere il
pallino per queste cose...
"Ecco, Kira-kun, questi sono i dati che il prof. Kato ci ha detto di
analizzare per iniziare il lavoro." illustrò Sai Argyle, corti capelli biondo
scuro e occhiali da vista. "Che te ne pare? Non sembra una di quelle cose che
vediamo tutti i giorni..."
Kira Yamato si sfregò il mento con una mano, mentre i suoi occhi cercavano di
cogliere ogni particolare dei progetti che lo guardavano quasi minacciosi dallo
schermo del portatile. "In effetti no, Sai-kun... sembra un'analisi di qualche
tipo, ma non ho idea di cosa potrebbe trattarsi. Neanch'io ho mai visto nulla di
simile, e mi sa che dovremo passarci su un pò di tempo per capirci
qualcosa..."
Il più grande del gruppetto di Kira, Tolle Hiroshi Koenig, anche lui come
Kira un tipo non molto notevole, dall'espressione gioviale e dai corti capelli
castani scuri un pò mossi, sospirò con aria melodrammatica. "Sigh... ma perchè
uno non si può godere un meritato weekend, invece di starsene qui a spremersi il
cervello su questi enigmi?" chiese retoricamente tra sè. "Giuro, a volte credo
che Kato-sensei lo faccia per sadismo personale!"
"Tolle, insomma!" lo rimproverò bonariamente la sua fidanzata Miriallia Haw,
una ragazza dai capelli castani chiari che scendevano sul volto in un paio di
graziose frangette, e si incurvavano leggermente verso l'alto dietro la nuca.
"Anche a me piacerebbe fare qualcosa di diverso, il sabato mattina, ma...
insomma, non ti lamentare! E' una cosa che dobbiamo pur fare, dopotutto! A volte
mi chiedo se non passi troppo tempo con Ken-kun e gli altri..."
Kira e i suoi amici sghignazzarono un pò della battuta della loro amica.
"Hehehee... sì, in effetti questo è proprio quello che Ken, Tapp e Light
direbbero in un caso del genere..." affermò Kira, distraendosi per un attimo
dallo schermo del suo computer per dare un'occhiata all'aula...
...e in quel momento, notò qualcuno che non prima non c'era... una figura
vestita in maniera piuttosto informale che attendeva appoggiata al muro vicino
ad una porta, ciuffi di capelli biondi che spuntavano da sotto un ampio
berretto. Teneva lo sguardo fisso verso il pavimento, e già così, guardandolo,
si poteva capire che il misterioso individuo era molto teso per qualcosa...
anche se il ragazzino non poteva sapere che cosa.
Con un cenno della testa verso la figura con il berretto (che alzò la testa
appena un pò per guardarlo con una certa antipatia), Kira si rivolse all'ultimo
membro del suo gruppo di amici, Kuzzey Buzzkirk, un tipetto basso di statura e
dai capelli cortissimi e neri. "Kuzzey... quel tipo, non mi sembra di averlo mai
visto..."
"Ah, quello..." rispose il suo amico, dando un'occhiata nella sua stessa
direzione. "E' un ospite di Kato-sensei, ma non so esattamente per cosa sia
qui... credo qualcosa che ha a che fare con Morgenroete..."
I minuti successivi furono abbastanza tranquilli, con Tolle e Kuzzey che
osservavano alcuni progetti (che ricordavano in maniera sospettosa la cockpit di
un Mobile Suit), e Kira, Sai e Miriallia che cercavano senza eccessivo successo
di far funzionare alcuni programmi, mentre il misterioso individuo biondo
continuava ad aspettare, muovendo ogni tanto i piedi per esprimere la propria
impazienza, e lanciando qualche occhiata al gruppetto di studenti al lavoro.
Sembrava che, per qualche motivo, Kira non riuscisse a fare a meno di guardarlo,
di tanto in tanto...
Il ragazzo dagli occhi violetti scosse la testa quando l'ennesimo tentativo
di far girare il programma a cui lavorava non ebbe successo. "Accidenti, se solo
riuscissimo a superare il problema delle connessioni, il lavoro sarebbe già
completato per metà... Tolle? Kuzzey? Avete qualche idea?"
Il più grande del gruppetto scosse la testa. "No... non ancora, temo. Io e
Kuzzey stiamo ancora cercando di capire cosa..."
E tutto accadde in quel momento. Qualcosa impattò dall'esterno contro la
colonia, scuotendola pericolosamente per un breve istante, e facendo ballare
tutte le sue strutture come un terremoto! Kira e i suoi compagni lanciarono
qualche grido di spavento, e il misterioso straniero appoggiato al muro mormorò
un'imprecazione e cercò di tenersi in equilibrio, riuscendoci a malapena. Kira
alzò lo sguardo dal suo programma e si guardò attorno spaventato, come se avesse
sperato di capire cosa aveva provocato quell'improvviso tremore...
Quando un altro colpo, più forte, fece ballare ancora di più la colonia!
"Ah!" esclamò Sai, reggendosi gli occhiali con una mano. "Che... che sta
succedendo? Cos'è, una meteora?"
Miriallia si avvicinò spaventata a Tolle, che le mise le mani sulle spalle
per tranquillizzarla. Il tizio con il berretto alzò appena lo sguardo, con
rabbia quasi palpabile. Kuzzey rimase per un attimo congelato sul posto... e
Kira scattò in piedi abbandonando il suo portatile sul banco. "N-no... non
credo... se fosse stato un colpo solo, allora... ma qui ce ne sono stati due di
seguito!" commentò Kira...
...e, come a dargli ragione, seguì un terzo colpo! E poi un quarto, e un
altro ancora!
"Kyaaaah!" urlò Miriallia, afferrandosi saldamente alla scrivania più vicina
per evitare di essere buttata per terra. "Che... che significa? Non... non ci
staranno mica attaccando? Noi... noi siamo una colonia di Orb! Siamo
neutrali!"
Sfortunatamente, l'annuncio che venne dagli altoparlanti della scuola
distrusse le sue convinzioni.
"Attenzione. Attenzione. A tutti gli studenti presenti nell'edificio.
Dirigetevi con calma verso i bunker di salvataggio, e attendete istruzioni lì.
Siamo stati attaccati dalle forze armate della ZAFT e dai loro alleati
dell'Impero di Giganos per motivi a noi ignoti. Ripeto, raggiungete i bunker e
attendete ulteriori istruzioni..."
"Un... un attacco...?" balbettò incredulo Kira. "La ZAFT... e l'Impero di
Giganos? Ma... ma cosa potrebbero volere da noi?"
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Nello stesso momento, in un garage scarsamente illuminato, ma ben
equipaggiato di computer, casse di risonanza e altri oggetti di questo tipo, tre
giovani Natural stavano trovando la risposta che il loro amico si era appena
posto... al lavoro sul suo PC, Light Newman stava facendo vedere a Ken e a Tapp
(quest'ultimo con ancora le cuffie del suo I-Pod infilate nelle orecchie...)
qualcosa di molto compromettente... qualcosa che metteva a rischio la sicurezza
che la colonia si era procurata grazie al suo status e alla sua politica di non
intervento!
"Cosa, cosa, cosa? Stai... cercando di dirmi che le industrie di Morgenroete
stanno costruendo... dei Mobile Suit... dei Gundam, per giunta... per l'Unione
Terrestre?" esclamò Ken, avvicinando il viso al computer di Light per vedere
meglio quello che spiccava sullo schermo. In effetti, erano proprio le
schematiche di alcuni Mobile suit di modello Gundam, un modello che ormai era
ben conosciuto a tutti coloro che avevano almeno sentito parlare delle gesta
eroiche di Amuro Rei, pilota del primo Gundam, nel corso della One Year War di
sette anni prima... o di quelle di Camille Vidan, pilota dello Zeta Gundam,
nella guerra contro i Titans! O ancora, dei cinque Gundam coloniali inviati
sulla Terra un anno prima per distruggere OZ... Non c'era modo di sbagliarsi: la
forma del volto, che sembrava indossare una maschera boccale e aveva stretti
occhi gialli a fessura, era proprio quella di un Gundam!
Light annuì, stringendo i denti in quello che a Ken sembrò un gesto di
rammarico. "Già... proprio così, Ken, Mobile Suit per l'Unione, al momento
identificati come Strike Gundam, Aegis Gundam, Blitz Gundam, Buster Gundam e
Duel Gundam." spiegò con tono calmo ma chiaramente preoccupato. "Non so ancora i
particolari... ma sembra che il governo di Orb abbia commissionato la
costruzione di questi nuovi modelli alle industrie di Morgenroete di questa
colonia."
"Cosa? Il governo di Orb?" esclamò Tapp, giocherellando nervosamente con il
suo I-Pod. "Ma sono scemi o cosa? Così si mettono nei guai da soli! E poi,
scusa, Orb non dovrebbe essere neutrale? Perchè all'improvviso si mettono a
costruire Mobile Suit per l'Unione? A Lord Uzumi non è mai andata giù..."
"E' qui il problema, Tapp..." spiegò Light, appoggiandosi allo schienale.
"Vedi, la situazione è un attimo più complicata di quanto non sembri. Il fatto è
che..."
Non fece in tempo a finire, prima che una raffica di esplosioni scuotesse la
colonia, e con essa anche il garage in cui si trovavano lui e i suoi compagni!
Ken soffocò un'imprecazione e si afferrò alla scrivania, mentre Tapp e Light
cercavano di mantenere l'equilibrio, e subito dopo, dalle casse del PC del
biondo genio dell'informatica si sentì una voce che era molto familiare a tutti
e tre...
"Qui colonia di Heliopolis. Parlo alle truppe di Giganos e della ZAFT che
hanno lanciato un attacco non provocato alla nostra colonia. State violando la
nostra neutralità con questo attacco sconsiderato. Vi chiediamo quindi di
cessare le ostilità e ritirarvi immediatamente..."
La risposta delle due potenze alleate fu quanto mai eloquente, e i tre
ragazzi sentirono di nuovi il terreno ballare sotto i loro piedi quando alcuni
missili lanciati dalle unità di Giganos e della ZAFT impattarono contro le
pareti della colonia! Ken, tuttavia, quasi non se ne accorse, agghiacciato
com'era dalla voce che aveva sentito, e dalle implicazioni che questo
comportava...
"Oh, no... mamma!" esclamò il ragazzo. "Mia... mia mamma fa parte del
personale addetto alle comunicazioni tra questa colonia e i cargo in arrivo! In
questo momento... la sua postazione è quella più a rischio!"
"Accidenti..." esclamò Tapp. "Presto, ragazzi, dobbiamo raggiungere il porto!
Non c'è un secondo da perdere!"
Prima ancora che i tre amici se ne fossero resi conto, lo spazio attorno alla
loro colonia si era trasformato in un inferno...
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E infatti, all'esterno della colonia, interi squadroni di goffi Drau e
Gebaye, Metal Armor dell'Impero di Giganos caratterizzati da una massiccia testa
dotata di complessi sensori ottici e collegata al resto del tozzo corpo da un
collo quasi inesistente, si stavano schierando per l'attacco, con le loro
mitragliatrici da 50 millimetri tra le mani... e al loro fianco, si trovavano
degli agili Ginn, i Mobile Suit più comuni dell'esercito della ZAFT,
caratterizzati da una colorazione grigio-verdina, da un solo occhio-telecamera
simile a quello dei celeberrimi Zaku, e da un largo pennacchio a forma di cresta
sopra il capo, armati di spade laser e lanciamissili. Tutte le unità erano
armate e pronte a far fuoco, e anzi, alcune lo avevano già fatto.
I civili di Heliopolis erano stati immersi nella crudele realtà della guerra
senza nemmeno capirne il perchè...
CONTINUA...
Note dell'autore: Allora, com'è andato il primo tuffo nel mondo dei Real
Robots? Mi sono chiaramente preso un pò di licenze poetiche con Gundam...
dopotutto, è la serie che subisce più adattamenti, di solito, nei videogiochi di
Super Robot Taisen! In ogni caso, spero che ai fan di Gundam non dispiaccia...
lo dico perchè so che alcuni di essi sono molto puritani, al punto che non
sopportano le serie Alternate Universe come Wing o SEED...
L'Impero di Giganos e la ZAFT hanno sferrato la loro prima offensiva, e i
nostri tre baldi giovani, Ken, Tapp e Light, gli eroi di Dragonar, ci si sono
ritrovati dentro fino al collo! E oltre a loro, anche il nostro nuovo aspirante
eroe, Kira Yamato... cosa riserva il futuro ai nostri? Una cosa è certa, questo
per loro è l'inizio di un viaggio senza precedenti, che li porterà a scoprire
molte più cose di quante mai avrebbero voluto sapere... e credetemi, le forze
che sono all'opera dietro le quinte vanno enormemente oltre i loro peggiori
incubi! O_O
Allora, in questo capitolo ho introdotto sia Dragonar che Gundam SEED, oltre
ad aver fatto vedere uno scorcio di Universal Century. Piuttosto ironico se ci
pensate... Metal Armor Dragonar è una serie fondamentalmente allegra e
divertente, un pò come Gundam ZZ, mentre SEED è cupo e opprimente. Ho pensato
che far andare un pò 'a braccetto', per così dire, queste due serie avrebbe
stemperato un pò il tono crudele di SEED, e avrebbe reso per così dire più...
eccitante... Dragonar. Non che non lo sia, per carità, Dragonar è un anime
stupendo... ma forse un pizzico di dramma in più non guastava!
In ogni caso, aspettatevi molte meno morti che nella serie canonica di SEED,
che è un vero massacro...
Beh, con questo capitolo ho finito! Ora, a voi i database!
DATABASE PERSONAGGI
Ken Wakaba - Età: 16 - Grado (attuale): civile -
Affiliazione: neutrale - Provenienza: Metal Armor Dragonar
Giovane residente di Heliopolis e allievo dell'accademia aeronautica,
coinvolto suo malgrado nella guerra scatenata dall'Impero di Giganos. Dal
carattere allegro, ribelle ed impulsivo, non prova gran simpatia nè per Giganos,
nè per l'Unione Terrestre, nonostante suo padre sia un pilota dell'esercito
federale. Sua madre, con cui vive dopo il divorzio dei genitori, è addetta alla
sicurezza della colonia...
Tapp Oceano - Età: 16 (quasi 17) - Grado (attuale): civile -
Affiliazione: neutrale - Provenienza: Metal Armor Dragonar
Uno dei migliori amici di Ken, Tapp è un newyorkese afro-americano,
trasferito all'accademia aeronautica di Heliopolis. Grande amante della musica,
ha un carattere pacifico e rilassato, anche in situazioni in cui Ken e Light
sono stressati. Tuttavia, sa essere serio quando è il caso...
Light Newman - Età: 17 - Grado (attuale): civile -
Affiliazione: neutrale - Provenienza: Metal Armor Dragonar
L'altro membro del terzetto degli amici di Ken, Light è nativo dell'attuale
Regno Unito, e la sua famiglia è impegnata in politica, in particolare a
contrastare le macchinazioni del gruppo di ecoterroristi di estrema destra
chiamato Blue Cosmos. Tuttavia, Light non ama le posizioni di leadership,
preferendo concentrarsi sul reperimento di informazioni e sull'informatica in
generale. E' il cervello del trio, e cerca sempre di tenere sotto controllo i
suoi più impulsivi compagni.
Kira Yamato - Età: 16 - Grado (attuale): civile -
Affiliazione: neutrale - Provenienza: Gundam SEED
Giovane Coordinator residente ad Heliopolis, e cittadino del Principato di
Orb, una delle poche nazioni neutrali rimaste sulla Terra. Un ragazzo timido e
gentile, costretto anche lui ad entrare in guerra e a combattere, dimostrerà
presto di avere un'attitudine naturale al pilotaggio dei Mobile Suit...
Frey Allster - Età: 15 - Grado (attuale): civile -
Affiliazione: Unione Terrestre - Provenienza: Gundam SEED
Figlia di George Allster, Vice Ministro degli Esteri dell'Unione Terrestre, è
una studentessa di un liceo tecnico di Heliopolis, e la promessa sposa di Sai.
Ha un carattere piuttosto superficiale e viziato, e come suo padre, non ama i
Coordinators, simpatizzando invece con la Blue Cosmos...
Tolle Hiroshi Koenig - Età: 17 - Grado (attuale): civile -
Affiliazione: neutrale - Provenienza: Gundam SEED
Uno degli amici di Kira che vivono ad Heliopolis, e il fidanzato di
Miriallia. E' un ragazzo impulsivo ma generoso, e cerca sempre di rendersi utile
in qualche modo.
Miriallia Haw - Età: 16 - Grado (attuale): civile -
Affiliazione: neutrale - Provenienza: Gundam SEED
La fidanzata di Tolle, dal carattere allegro e dolce. Tende a preoccuparsi
molto per gli altri, soprattutto in una situazione così difficile.
Sai Argyle - Età: 17 - Grado (attuale): civile -
Affiliazione: neutrale - Provenienza: Gundam SEED
Residente di Heliopolis, amico di Kira e promesso sposo di Frey. Prova un pò
di invidia per Kira a causa delle capacità di quest'ultimo.
Iskandar Guiltorre - Età stimata: 65 - Grado: maresciallo -
Affiliazione: Impero Unificato di Giganos - Provenienza: Metal
Armor Dragonar
Leader dell'Impero di Giganos e teorizzatore della supremazia della
generazione cresciuta nello spazio, Guiltorre ha dato il via ad un processo di
lenta separazione prima, e di guerra totale poi contro il goerno dell'Unione
Terrestre, da lui accusato di decadenza e corruzione. Crede nel fatto che
Giganos segnerà un passo avanti nell'evoluzione umana, e che la guerra da lui
condotta sia per il bene dell'umanità intera.
Patrick Zala - Età: 48 - Grado: membro del Consiglio Supremo
della ZAFT - Affiliazione: ZAFT - Provenienza: Gundam SEED
Presidente del Comitato Nazionale di Difesa della ZAFT, e membro del
Consiglio Supremo, è un sostenitore della guerra contro l'Unione, oltre che un
radicale convinto e spinto dall'odio verso i Natural... un odio acuito dalla
morte di sua moglie Lenore nella tragedia del Bloody Valentine. Suo figlio
Athrun è un membro della squadra di Le Creuset.
Hamaan Kahn - Età: 21 - Grado: reggente - Affiliazione:
Neo Zeon (Axis) - Provenienza: Zeta Gundam, Gundam ZZ
Tutrice della giovane Minerva Zabi (ultima superstite della dinastia degli
Zabi) e de facto leader di Neo Zeon, il suo obiettivo è ripristinare il
predominio del vecchio principato. Una comandante carismatica, abile nelle sue
mosse politiche, Hamaan è inoltre una potente Newtype e una formidabile pilota
di Mobile Suit. In passato, ha avuto una relazione con Char Aznable...
Nel prossimo capitolo, vi presenterò il comandante Rau Le Creuset e i cinque
membri del suo plotone! Per adesso, passiamo ai mecha introdotti...
DATABASE MECHA
RMA-07A Drau
Primo Metal Armor creato dall'Impero di Giganos, è in effetti poco più che un
Metal Worker modificato, penalizzato da una scarsa mobilità e da un armamento
subottimale. Era considerato obsoleto già prima che la guerra iniziasse, ma è
comunque diffuso ampiamente nelle squadre d'assalto di Giganos.
AMA-03B Gebaye
Questi Metal Armor gialli costituiscono la spina dorsale delle forze armate
di Giganos, e sono spesso organizzati in formazioni di 2-4 unità comandate da un
Dyne (vedi più avanti). Meglio armati dei Drau, mantengono però il problema
della scarsa mobilità.
ZGMF-1017 Ginn
Il primo Mobile Suit umanoide creato dalla ZAFT. Ampiamente superiore come
prestazioni a molti MS dell'esercito dell'Unione, può essere armato con una
grande varietà di armi per battaglie specifiche, anche se i suoi armamenti
standard sono una semplice spada laser e una mitragliatrice a 76 mm. Piloti
particolarmente abili, come Miguel Aiman o Rau Le Creuset, usano versioni
personalizzate del modello tradizionale.
E con questo, ci siamo! Purtroppo, per un pò devo mettere in pausa questa
fanfic... spero comunque di poterla aggiornare il prima possibile, magari a fine
mese! Grazie ancora della vostra attenzione... e spero che il capitolo vi sia
piaciuto! Alla prossima!
Justice Gundam
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