Like how you are

di pandamito
(/viewuser.php?uid=96719)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Angela non sapeva cosa doveva fare, se doveva fidarsi ancora di lui o no; perché aveva appena scoperto che quella lettera l'aveva scritta Brian Krakow, eppure lei era nella macchina di Jordan Catalano.
Erano andati a fare un giro ed a sua madre andava bene! Proprio nel momento meno opportuno aveva deciso di fare lo stereotipo di madre che Angela aveva sempre desiderato?
Il motore si spense, ma la rossa non alzò neanche il capo per controllare dove fossero. Una mano le scostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio e poi delle labbra presero a baciarla lungo il collo. Erano morbide e calde e lei le conosceva bene.
La ragazza sbuffò, scrollandosi l'altro di dosso.
« Ti avevo detto che non ero pronta. E non lo sono ancora. Ok? Vorrei solo che tu... »
« Lo so » la interruppe.
Scioccata, ci mise un po' a rispondere: « Cosa? »
« Volevo solo dirti che lo ammetto. » Angela strabuzzò gli occhi, perplessa, come se si fosse persa qualcosa e non riusciva a capire il significato di quelle parole. « Ti ricordi quella volta vicino le caldaie? Quando mi hai confessato che non saresti voluta venire e mi hai fatto tutto quel discorso? Alla fine mi hai detto che dovevo ammetterlo: di avere sentimenti, che ciò che è successo... è successo. Così lo ammetto. » Prese una pausa, torturandosi il lembo della giacca. « Sai, un giorno stavamo facendo inglese e c'era questo poeta che descriveva la sua donna. Quando il professore ha chiesto se l'autore era innamorato di lei, io ho risposto: sì. Per la prima volta, capisci? Tutti si sono girati verso di me e mi sono sentito... intelligente. Sapevo che quella era la risposta giusta... per me. Poi però ha chiesto perché e... come si chiama quel... Brain? »
« Brian » lo corresse Angela, pendendo dalle sue labbra, come ogni volta.
« Ha detto: perché non era una dea, non era bellissima, ma era semplice, terrena, era... reale. Sì, ha usato questa parola... credo. »
La rossa alzò un sopracciglio, risvegliandosi dal torpore in cui si incantava ogni volta che ascoltava Jordan Catalano. « Mi stai dicendo che sono brutta? » chiese, offesa.
« No! » si affrettò a precisare il moro. « Volevo solo dire che l'ho ammesso. Mi piaci, proprio perché tu sei così, quelle cose ti compongono. Ecco perché sei così come sei. »
Ma a quelle parole Angela si gettò sulle sue labbra e non le importava di cosa sarebbe successo, non aveva più paura. Quella era una di quelle volte in cui Jordan Catalano diceva una piccola ed insignificante cosa che si depositava automaticamente nel cuore della quindicenne. E lei ne rimaneva così completamente affascinata, che Jordan Catalano avrebbe potuto fare qualsiasi cosa di lei.




 
pandabitch.
Ma perché nessuno conosce My So-Called Life?
Siete tutti delle shit!
Ho messo spoiler perché è evidente, visto che la flashfic è ambietata dopo la fine della 1x19.
Per chi non lo sapesse, Angela Chase è interpretata da Claire Danes.
Mentre Jordan Catalano sarebbe Jared Leto.
E' una serie televisima degli anni 94-95, mai trasmessa in Italia ed è un vero peccato, perché la amo.
Ricordate di seguirmi su twitter come @pandamito.
E mettete mi piace alla pagina facebook Come una bestemmia, diffidando dalle imitazioni.
Baci e panda, Mito.

#piesse che non fosse a nessuno: Ivz, ti mizzo, dove zei? 




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2277906