Starbucks's girl

di ritaevaleria
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E' così. Per delle cazzate che ho fatto ne ho pagato le conseguenze. 
Era un sabato sera, mi trovavo da sola per strada, vagando senza meta proprio come un barbone. Ero appena stata cacciata da casa mia, dai miei stessi genitori.
Per meritarmi questa 'punizione' avevo fatto alcune cose di cui non me ne pento affatto. Certo, i miei genitori hanno un pò esagerato, ma sinceramente sono felice così.
Ero così persa nei miei pensieri che non avevo ancora pensato dove poter andare per passare la notte. O anche per viverci.
Dalla frustazione presi una sigaretta dalla mia tasca, l'ultima oltre tutto, e l'accesi. Aspirai il fumo e lo cacciai fuori attraverso dei cerchi perfetti. Mi meravigliai di me. 
Iniziai a sentire freddo, così accellerai il passo sperando di trovare al più presto un'edificio che potesse ospitarmi. Poco dopo trovai un StarBucks ancora aperto, un vero miracolo data l'ora. 
Aprendo la porta entrai e vidi una ragazza un pò più bassa di me, mora con mille boccoli e con un grembiule con su scritto 'StarBucks'
-Salve, desidera?- mi disse con una voce tranquilla.
Non risposi, mi limitai a guardarmi attorno per vedere se ci fosse qualcun'altro.
-Desidera qualcosa?- insistette la ragazza sempre con un tono molto calmo.
-Cosa?- dissi con uno sguardo perso, anche se avevo capito perfettamente cosa mi si era stato detto.
-Ho detto, desidera qualcosa?- 
-No..Cioè si. Chi è il direttore qui?- dissi sapendo cosa fare.
-Ora non è presente. Può aspettare fino a domani- disse con un sorriso enorme.
-No, non posso. Cioè, potrei..- 
Ci furono alcuni secondi di silenzio, fin quando la ragazza lo interruppe.
-Beh, io dovrei chiudere..-
Forse si era spaventata di me, ero un pò...molto ubriaca e avevo un'aspetto non del tutto normale.
-Aspetta, puoi darmi un posto dove passare la notte?- gli chiesi quasi cadendo a terra.
-Io...beh..non so se posso..- disse incerta
-Ok, facciamo così- cercai di contrattare -Tu mi fai dormire qui e io ti ricambio il favore con qualsiasi cosa, mh?-
Ci furono ancora qualche secondi di silenzio, che dopo poco terminarono.
-Daccordo. Nella soffitta c'è un letto che noi usiamo quando facciamo i turni notturni. Puoi stare li-
-Grazie.- e con quelle mie ultime parole la ragazza uscì dallo StarBucks.




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