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Con una rapida corsetta
Sabrina raggiunse la lussuosa porta di casa di Fiona e suonò
due volte il campanello come era solita fare per annunciarsi.
Quando l'amica le aprì
capì subito che il pomeriggio l'avrebbero passato a provare e
riprovare migliaia di vestiti nella speranza di trovare il look
giusto per la serata.
Sapeva bene quanto Fiona
volesse far colpo su Kevin anche se sembrava una missione impossibile
visto il soggetto in questione.
Kevin pareva non rendersi
conto delle attenzioni che Fiona gli dava ne della sua espressione
sognante quando lo guardava per interi minuti.
Con un sospiro abbracciò
l'amica e si fece condurre in camera dove regnava il caos totale:
vestiti buttati sul letto e sparsi a terra, trucchi aperti sul
ripiano dello specchio e mollette, fermagli e cerchietti sul
comodino.
“Qualcosa mi dice che
stavi giocando a fare la stilista...” Mormorò
sorridendo.
Fiona abbozzò un
mezzo sorriso mentre arrossiva.
“Ok, vediamo cosa
riusciamo a fare.” Prendendola per le spalle la accompagnò
al letto e prese in mano una maglietta fin troppo larga.
Con una smorfia la mise da
parte.
“Direi di mettere
subito via i capi di due taglie in più della tua.”
“Beh, non mi piace la
roba che mi stringe rendendo impossibile persino respirare...”Cercò
di giustificarsi Fiona guardando la maglietta super aderente e i
jeans che calzavano a pennello dell'amica.
“Fiona! Hai un fisico
perfetto non vedo perché tu lo debba nascondere sotto strati
di vestiti larghissimi. Non ti capisco proprio.” Disse Sabrina
scartando altre maglie extra large.
“Se vuoi che Kevin si
accorga di te devi imparare a valorizzarti di più.”
Aggiunse squadrando un paio di Jeans neri che sembravano leggermente
più stretti degli altri.
Fiona osservò i jeans
neri con aria dubbiosa ben sapendo che Sabry l'avrebbe costretta a
metterli.
Intercettando il suo sguardo
Sabrina annuì decisa.
“Provali. Stasera
metterai questi.”
“Ma io non...”
Provò a contraddirla Fiona.
“Shhht! Niente storie
o ti farò mettere la gonna.” La ammonì lei
alzando un sopracciglio.
Quella della gonna era da
sempre una storia pungente, Kim e Sabrina insistevano per vederla
almeno una volta con una gonna ma Fiona si vergognava enormemente
delle sue gambe nude così finiva sempre per indossare i
pantaloni.
Eppure di vestiti
nell'armadio ne aveva e pure di gonne ma semplicemente non aveva il
coraggio di metterle per uscire dove la gente poteva criticare le sue
gambe che a parer suo erano storte e un po' tozze.
“Va bene, metto
quelli.” Si arrese provandoli.
“Bene, adesso la
maglia.” Le sorrise Sabry cercando tra le maglie rimaste sul
letto.
Con orrore Fiona vide che
erano tutte scollate.
Dopo aver guardato per
diversi minuti le tre maglie Sabrina ne prese una bianca con lo
scollo a V e gliela porse facendole l'occhiolino.
“Sarai bellissima
così.” Le disse dolcemente capendo che Fiona era in
imbarazzo.
Fiona si piazzò
davanti allo specchio e girò su se stessa notando come i
pantaloni le stringessero in vita e la maglia le evidenziasse il
seno.
“Ma non posso uscire
così conciata. Sembro una balena spiaggiata.” Disse
sconsolata.
“Ehi, guardati! Cosa
c'è che non va in te? Io vedo una bella ragazza che è
ossessionata dalla linea. Ma non vedi che sei bella?” La sgridò
Sabry facendola girare nuovamente verso lo specchio.
“Guardati Fiona! Se
indossassi i vestiti giusti, provassi un nuovo taglio di capelli e
ti truccassi un pochino saresti ancora più bella. Sei solo tu
che non te ne accorgi impegnata come sei a compiangerti.”
Con gli occhi lucidi Fiona
abbracciò l'amica ringraziandola con tutto il cuore.
Poi fu la volta del trucco
che consisteva in un velo impercettibile di matita nera e un pizzico
di lucidalabbra perchè Fiona non voleva nulla di troppo
appariscente.
Il campanello suonò e
Luis comparve sulla soglia della porta guardando fisso Sabrina e
perdendosi nei suoi grandi occhi nocciola perfettamente truccati.
La prese e la baciò
con ardore mentre col le dita le accarezzava i setosi capelli biondi
lunghi fino al sedere.
“Ehi, siamo in ritardo
è meglio andare.” Riuscì a dire rossa in viso
Sabrina prendendo per mano Fiona.
“Sei carina stasera
Fiona.” Le disse Luis gentile sorridendole.
“Grazie ma sei un
pessimo bugiardo.” Gli disse di rimando lei facendogli la
linguaccia.
Sabry scosse la testa con un
sorriso mesto sulle labbra.
Fiona non avrebbe mai
imparato ad amarsi per quello che era e ciò faceva soffrire
anche lei che assisteva al suo disagio psicologico.
Come fare per farle capire
quanto in realtà era bella?
Con questo dilemma in testa
prese posto nell'auto del fidanzato diretti al cinema.
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