Quella casa, quella porta, quel campanello.

di iosonounapluffa
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Non sapeva cosa l'avesse portato davanti a quella porta. Non sapeva cosa l'avesse spinto a suonare quel campanello. Sapeva solo che in quel momento doveva essere lì. Forse pensava che meritassero delle spiegazioni? Non lo sapeva. Magari, dopotutto, voleva semplicemente rivederli? Non ne aveva idea. Ma perché, poi? Si era svegliato, quella mattina, pensando a loro, pensando che doveva andare davanti a quella porta, doveva suonare quel campanello. Non sapeva come l'avrebbero accolto, dopo tutto quello che era successo, non sapeva cosa avrebbe detto.
Potrei sempre girarmi e andarmene, pensò, ma non lo fece. Suonò di nuovo. Ancora niente. Doveva sentirsi triste o sollevato? Dopotutto lì aveva trascorso gli anni peggiori della sua vita, eppure quella casa, quella porta, quel campanello lo attiravano come calamite. Suonò ancora, e poi di nuovo, ma non accadde nulla. Si voltò, si incamminò per uno stretto vicolo buio, nessuno avrebbe potuto vederlo, e si Smaterializzò. Evidentemente i Dursley non erano in casa.




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