Vox Populi

di Lestrange182
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Il silenzio. Un battito cardiaco. Il fischio del vento tra i grattacieli. La pioggia battente.
La notte perfetta per una rivoluzione.
In lontantanza, ad un tratto, un bagliore; una fila di persone che avanza, seguita da un' altra e un'altra ancora. Una folla.
Fuochi accesi nelle anime di ognuno; bandiere sventolanti, rimbombi di tamburi e urla da parte di chi era stufo di aspettare.
Non sarebbe stato sicuramente il temporale a fermarci: eravamo pronti, eravamo nati per combattere, eravamo guerrieri.
Lento, inizia a sorgere un mormorio, che si trasforma velocemente in un coro ben distinto: "This is war" era il nostro motto.
Non eravamo guerrieri con armature, avevamo solo vestiti zuppi. Nessun elmo, solo una maschera anti gas. Nessun'arma, solo colore.
Non ci conoscevamo tutti, ma non ne avevamo bisogno: ognuno di noi, in un modo o nell'altro, portava appresso simboli che tutti conoscevamo.
Il mio era una triade tatuata sul collo.
Eravamo stufi di vivere in un mondo grigio, governato dalla corruzione dei potenti, dall' odio e dall' ingustizia. Eravamo stanchi di venire oppressi da uomini vestiti di tutto punto, che pur di non sporcarsi le mani, facevano uccidere innocenti al posto loro.
Ma stanotte le cose cambieranno, la voce del popolo si alzerā inisieme ad esso.
Se questa č davvero una guerra, allora noi siamo pronti a combattere.
Echelon, ci siamo.

 





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