Notte e giorno

di Geilie
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Autore: Geilie
Titolo: Notte e giorno
Fandom: Good Omens
Personaggi: Azraphel, Crawly (scritto così, sì, perché è il Crowley degli inizi)
Rating: verde; Pg
Avvertimenti: comica (ci si prova, almeno), pre-prologo
Parole: 282 (Word)
Note: partecipa alla Triple Fabulous Halloween Week! indetta su Pseudopolis Yard per festeggiare Halloween.
Modalità: Tabella
Prompt: Buio

 
Notte e giorno


«È… buio» dice Azraphel, con quel tocco di stupore che spinge Crawly a sghignazzare.
«Se ti dà fastidio puoi sempre spiegare le tue alucce e farti, diciamo, ventimila chilometri in volo. Di là è giorno.»
Azraphel, da buon angelo qual è, lo prende sul serio.
«Ventimila…» soppesa l’informazione. «Non sembrano pochi. In che direzione?»
Crawly lancerebbe gli occhi al cielo, se non fosse che gli è stato detto che è poco rispettoso. Nei Suoi confronti, s’intende.
«Qualsiasi direzione. Notte e giorno, luce e ombra, fusi orari, jet lag… hai già dimenticato tutto il discorso preliminare?»
«No, certo che no…» risponde Azraphel, e il suo sguardo sfuggente dice esattamente il contrario. «Ammetterai che è tutto molto disorientante, però!»
«DaGli tregua, non è mica così facile mettere in ordine il caos. Penso che gli strascichi dureranno ancora per qualche millennio. E comunque gira voce che prima che Lui mettesse a posto tutto, la luce neanche ci fosse!» fa Crawly, a mezza voce, quasi che stesse rivelando ai due umani il segreto dell’Albero. Ecco, a proposito: ancora non gli è troppo chiara, quell’idea di piazzare l’Albero in mezzo all’Eden. Non che possa sporgere reclamo...
«Oh, sì! Ho sentito Raffaele dire a Ezechiele e Samuele che Michele ha detto a Gabriele che Egli gli ha confessato la stessa cosa, sai?»
«Mi sono perso al secondo -ele, spero non te ne avrai a male.»
L’altro scuote la testa. Certo che no, un angelo non prende male mai niente.
«Allora,» riattacca Crawly, «si va in cerca del Sole?»
«Mh…» è la risposta (affermativa) di Azraphel. Fa per alzarsi e riaggiustarsi le ali, poi si ferma, sembra pensarci un attimo, e infine parla: «In che direzione era?»
«Ci rinuncio».




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