Un
piccolo epilogo per 'Al di là delle Apparenze'. Non era
necessario ai fini della storia, ma da quando l'ho finita mi frullava
in mente, e ora finalmente ha assunto una forma che mi soddisfa. Non
è assolutamente hard, non sono capace di scrivere scene di
sesso quindi non mi ci metto nemmeno. E' un piccolo regalo che ho
voluto fare ai miei personaggi, un oasi felice dopo tutte le loro
vicissitudini. Cronologicamente è ambientato il giorno
successivo al ritorno di Alice e Morgana dalle Canarie.
Buona
lettura!
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Non mi
risponde. Avverto il suo respiro lento e regolare. Mi stiracchio quel
poco che la situazione mi permette e gli passo una mano tra i
capelli. E’ bellissimo in questo momento, abbandonato sulla mia
spalla, un braccio a stringermi in un abbraccio quasi possessivo. Non
posso credere di essere stata ad un passo dal perderlo. Ho rischiato
davvero che uscisse per sempre dalla mia vita.
Riesco
ad afferrare un lembo della coperta e tirarmelo addosso. Lui si agita
appena, disturbato dai miei movimenti. Affonda il viso nella mia
pelle, poi si acquieta nuovamente. Comincio ad essere insofferente.
E’ quasi mezzogiorno a giudicare dalla luce che filtra
attraverso le persiane. E dai miagolii sempre più impazienti
del mio gatto. Tento di liberarmi della sua stretta, senza troppi
risultati a dire il vero.
Apre un
occhio, guardingo, e mi si stringe addosso ancora di più.
Favoloso, sono andata a letto con una sanguisuga!
Spalanca
gli occhi, improvvisamente sveglio. Commediante.
Ridendo
me lo scrollo di dosso e tento di alzarmi, ma lui mi acchiappa per le
spalle e mi ritrascina giù, contro il suo corpo, ignorando le
mie proteste.
Il
suo tono ambiguo e lo sguardo ironico che mi lancia hanno l'effetto
di una scossa elettrica sui miei sensi ancora sovraeccitati.
Ammutolisco nel ripensare a ieri sera, mentre avverto il sangue che
inopportunamente affluisce al mio viso. Appoggia le labbra sul mio
collo, facendomi il solletico con la barba. Biagio ha la barba? Come
mai non me ne sono mai accorta?
Capisco
una parola su cinque, troppo distratta dal suo respiro che mi
accarezza la pelle nuda, caldo, umido e tremendamente eccitante. Gli
pianto le unghie nella spalla, strappandogli un gemito. Come diavolo
fa a farmi sentire così? Perché mi sembra di essere
viva solo tra le sue braccia? Sospiro e mi abbandono contro il suo
corpo, intrecciando le gambe con le sue.
Due
piccole parole che mi scappano di bocca senza che possa evitarlo. Lui
mi guarda sorpreso, solo per un istante. Poi il suo sguardo si
riscalda, e la stretta sui miei fianchi si approfondisce mentre si
allunga a baciarmi le labbra. Cerco di imprimere in quel bacio tutto
quello che fatico a dirgli a parole. Quanto mi è mancato in
quei mesi di lontananza, quanto ho sofferto al pensiero che un giorno
o l'altro ci sarebbe stata un'altra al mio posto. Quanto
disperatamente ho bisogno di lui, come mi sia sentita completa e
felice questa notte. Con lui. Stacca le labbra dalle mie solo per un
secondo.
E
ricomincia a baciarmi, annullando ogni altro pensiero, percorrendo il
mio corpo con una scia infuocata di baci e carezze. Mi lascio andare
con un sospiro, attirandolo contro di me e lasciando che mi
imprigioni sotto il suo corpo.
Come
non detto. Ufficialmente, lo odio. Ma proprio mentre apro la bocca
per ribattere mi bacia di nuovo, a tradimento, insinuando la lingua
tra le mie labbra socchiuse e procurandomi una dolorosa fitta di
desiderio che serpeggia rapida sotto la pelle. E mentre mi abbandono
a quel bacio spettacolare decido che, per la prima volta nella mia
vita, non mi interessa poi così tanto avere l'ultima parola.
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