Canzone di una stella e di una bambina della polvere di stelle

di anthea_kagamine
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Una notte una stellina si annoiava. Si annoiava così tanto che decise di scendere sulla terra a fare un viaggio.
 
  • Chissà cosa imparerò dagli umani…-
Scese nel mondo come un ragazzo dai capelli dorati e cominciò a camminare.
Presto scoprì che nessuno poteva vederlo, e la cosa lo rattristò molto. Vide tante cose magnifiche quante orribili; ma molto presto si innamorò di una bambina: questa era piccola piccola, piccina piccina e la stella le voleva molto bene e la seguiva sempre. Molto presto la bambina prese il soprannome di “bambina della polvere di stelle” perché, chissà come mai, ovunque andasse lasciava polvere scintillante dorata dietro di sé.
La stella conobbe l’amore.
Guardava la bambina sorridere e pensava: “il mondo qui è bellissimo” e continuava a guardarla.
Guardava la bambina piangere e pensava: “il suo volto dovrebbe sorridere sempre e rendere più luminoso il mondo”; allora l’abbracciava e, anche se sapeva che lei non poteva percepirlo, la bambina smetteva di versare lacrime e rideva starnutendo polvere d’oro. Poi la bambina stava sempre con due umani che chiamava mamma e papà.
La stella conobbe l’odio.
Le odiava quelle persone che la tenevano sempre per mano e le facevano spuntare il sorriso facendole il sorriso: lei era sua! Loro non potevano rubarla! E cercava di accarezzarla con loro ma lei non lo guardava e teneva conto solo di loro due. Perché li amava così tanto? Che avevano fatto per lei che lui non avesse fatto?
Che avevano fatto quando quella bambina incosciente correva per strada?
Che avevano fatto quando una macchina l’aveva colpita e scaraventata dall’altra parte della strada?
Che avevano fatto per salvarla?
Niente.
E al stella innamorata continuava a piangere sopra il suo petto che non sarebbe cresciuto, sopra il suo cuore che non avrebbe più battuto.
 
  • Voglio diventare cantante-  aveva detto un giorno, quasi sapesse che lui fosse lì ad ascoltarla.
“Il mondo non è bello come pensavo” si disse la stella.
“È ingiusto, non c’è pietà né felicità qui. I bambini muoiono, i sorrisi si spengono e i sogni non si avverano.
Ti porterò con me così potrai cantare quanto vuoi,  e quando i bambini come te guarderanno il cielo vedranno due stelle vicine vicine che cantano insieme una dolce melodia, e sorrideranno. Forse poi esprimeranno un desiderio, chissà.”
“Che bello. Questo mio viaggio è finito. Non potrai più crescere. Non potrai più vivere. Non potrai mai più sognare.
Ma puoi far crescere. Puoi far vivere. Puoi far sognare.
Come puoi far sorridere.
Allora guardando i bambini dall’alto mi ricorderò del tuo sorrido, e il mondo sarà pieno di luce.
..
Sorridi!
 
Angolo dell’autrice: uff…non so neanche se vi piacerà xD non ho mai nominato Len e Rin nel racconto ma mi sembra ovvio che siano loro due i protagonisti della storia u.u mi aspetto delle recensioni (anche negative vanno bene)…spero di poter scrivere altre fanfic su len e rin ^^
 
 




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