Piccola cosa del
tutto inaspettata che ho deciso di dedicare ad AcidQuinn e alla Sassy
(non ho idea di come tu ti possa chiamare qui su EFP. E' grazie a loro
se mi è venuta in mente questa shot, facendomi conoscere i
One Direction e con i loro discorsi hanno cominciato a farli amare
anche a me. Questa è per voi. Spero che piaccia a
tutti coloro che si azzarderanno a leggere. Enjoy.
Capitolo
Unico
Your
hand fits in mine
like it’s made just for me
but bear this in
mind
it was meant to be
and i’m joining up the dots
with
the freckles on your cheeks
and it all makes sense to me
Blaine
ha sempre pensato che la sua mano fosse fatta per stringere quella di
Kurt. Sin dal loro primo incontro, dopo quel semplice "conosco
una scorciatoia" detto forse troppo presto e senza pensare,
quando per la prima volta le sue dita si erano strette a quelle
dell'altro. Le aveva sentite sottili, curate e fredde, contro le sue
più grandi, calde e piene di calli. E aveva pensato che
fosse la
sensazione più bella del mondo. Lo pensava ancora a distanza
di
anni, stringendo la mano di quello che era ormai suo marito. Ogni
volta che lo faceva lo vedeva arrossire leggermente, tutto come
quella prima volta. Allora Blaine sorrideva, si sporgeva e gli posava
un bacio sulla punta del naso. Sorrideva ancora e gli baciava le
labbra, e sentiva Kurt ricambiare la sua stretta.
I
know you’ve never loved
the crinkles by your eyes
when you
smile
you’ve never loved
your stomach or your thighs
the
dimples in your back
at the bottom of your spine
but I’ll
love them endless
I
won’t let these little things
slip out of my mouth
but if I
do it’s you (oh, it’s you)
they add up to
i’m in love
with you
and all these little things
Blaine
si chiedeva spesso perchè Kurt impiegasse tutto quel tempo a
sparmarsi chili su chili di creme prima di andare a letto nonostante
fosse l'uomo più perfetto al mondo. O del perchè
mangiasse per il
novantanove percento delle volte verdure su verdure, facendo
concorrenza a un coniglio. Una sera gliel'aveva chiesto. Sistemando
sulle gambe un plaid colorato, mentre guardavano la televisione. Kurt
si era morso il labbro e si era guardato le ginocchia, scrollando
piano le spalle. "Ho paura di non piacerti più se non lo
faccio." aveva detto, fissando di nuovo gli occhi nei suoi.
Allora Blaine lo aveva stretto a sè e gli aveva detto quanto
fosse
stupendo per lui. Quanto gli piacesse il suo viso e che gli sarebbe
piaciuto anche con le rughe. Lo avrebbe amato con le rughe, se fosse
ingrassato, e lo amava con quelle piccole fossette sulla schiena. Oh,
amava quelle fossette sulla schiena. Per la prima volta si era
fermato a pensare a tutte le piccole cose che formavano
effettivamente Kurt. I capelli sottili acconciati con forse troppa
lacca. La pelle chiara che si arrossava al minimo contatto con il
sole. Il naso a punta e le labbra sottili. La sua vita stretta e il
sedere... oh il suo sedere lo aveva sempre fatto impazzire.
You
can’t go to bed
without a cup of tea
and maybe that’s the
reason
that you talk in your sleep
and all those
conversations
are the secrets that i keep
though it makes no
sense to me
Amava
quando la mattina, appena sveglio, gli baciava la fronte e gli andava
a preparare il caffè per lasciarglielo sul comodino dopo il
primo
bacio sulle labbra della giornata. Amava i suoi messaggi, per sapere
come stesse o cosa volesse per cena. Amava la sua faccia sorpresa
quando tornava a casa la sera con una rosa, anche se lo faceva tutte
le sere. Amava la tazza di latte caldo che preparava per entrambi, e
che bevevano accoccolati sul divano. Amava stringerlo a sè
mentre
dormiva, sentendolo parlare nel sonno. Ogni volta gli sembrava di
entrare nei suoi sogni, belli o brutti che fossero. Si sentiva come
un a specie di diario, su cui Kurt scriveva ogni sera cosa lo
preoccupava e cosa lo rendeva felice. E lui era li, a sentire le sue
parole dette a mezza bocca e spesso senza senso, finchè la
stanchezza non vinceva la sua voglia di stare ad ascoltare ancora.
I
know you’ve never loved
the sound of your voice on tape
you
never want to know how much you weight
you still have to
squeeze
into your jeans
but you’re perfect to me
I
won’t let these little things
slip out of my mouth
but if
it’s true it’s you
it’s you
they add up to
i’m in
love with you
and all these little things
Blaine
teneva un cd con tutte le canzoni che Kurt aveva cantato al liceo.
Aveva dovuto ringraziare Tina e Rachel per quello, e la loro mania di
registrare tutte le esibizioni del glee club. Amava la voce di Kurt,
lo faceva sentire in pace con il mondo e con sè stesso. La
prima
volta che lo aveva scoperto ad ascoltarlo lo aveva visto diventare
tutto rosso e strappargli la custodia di mano. Kurt odiava la sua
voce, troppo femminile e acuta. Blaine allora si era avvicinato e si
era ripreso la custodia del disco, stringendo suo marito a
sè e
coinvolgendolo in un lento li, nel loro salotto, uscendo
completamente dal tempo originario della canzone che riempiva ancora
la stanza.
Le
volte successive che lo aveva scoperto a sentire quel cd si era
avvicinato e seduto accanto a lui, canticchiando a bassa voce con un
piccolo sorriso.
You’ve
never loved yourself
half as much as I love you
you’ll never
treat yourself right darlin’
but I want you to
if I let you
know
I’m here for you
maybe you’ll love yourself
like I
love you
Blaine
aveva preso l'abitudine di scrivere tre biglietti al giorno. Ne
scriveva uno appena sveglio, dopo aver preso il caffè,
prendendo il
blocchetto di post-it che teneva nascosti nel comodino. Scriveva
quanto fosse bello quella mattina e lo attaccava sulla tazza, poi
andava a prepararsi. Al suo ritorno in camera la tazza non c'era
più
e il suo biglietto era stato spostato sul comodino di Kurt, con
disegnato sotto un piccolo cuore. Il secondo lo scriveva dal
cellulare, dicendogli quanto gli mancasse, anche se si erano separati
solo poche ore prima. Kurt gli rispondeva sempre con un cuore ,
facendolo sorridere. Il terso lo appuntava sul gambo della rosa che
gli regalava ogni sera, e quello variava ogni volta. Il significato,
però era sempre lo stesso. Lo amava. E forse non glielo
diceva
abbastanza, non era mai abbastanza.
Blaine
sapeva come era Kurt, era stato il suo migliore amico, prima che suo
marito. Kurt non si piaceva. Non gli piaceva il proprio corpo, la
propria voce o il proprio sorriso che lasciava ogni volta Blaine
senza fiato. Kurt odiava il proprio carettere forse troppo permaloso,
e probabilmente nessuno gli aveva mai fatto notare quanto in
realtà
fosse perfetto. Tutti hanno dei difetti, ma Blaine amava anche
quelli. Amava quando tamburellava le dita contro il tavolo quando era
nervoso e il suono ti entrava nel cervello. Quando batteva il piede a
terra quando era arrabbiato. Quando gli metteva l'autoabbronzante
nella crema per le mani. Amava ogni parte di Kurt, ogni singola
molecola e si era ripromesso di farglielo sapere. Dirgli quanto
realmente lo amasse, e fargli capire cosa amasse di lui. Gli ci
sarebbe voluta tutta la vita ma non avrebbe mai smesso. Kurt doveva
sapere che c'era qualcuno che lo amava con tutto se stesso. Che amava
lui e tutte le sue piccole cose, tutto quello che lo riguardava, e
che lo avrebbe fatto sempre.
I’ve
just left these little things
slip out of my mouth
because it’s
you
oh it’s you
it’s you
they add up to
and i’m in
love with you
and all these little things
I won’t let these
little things
slip out of my mouth
but if it’s true it’s
you
it’s you
it’s you
they add up to
I’m in love
with you
and all your little things
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