Alla mia bellissima Fede, giusto per darle un dignitoso
arrivederci. (♥)
I
can’t to love you, human. I’m a mermaid.
Cantò.
Piccole
e dolci note si elevavano dalla sua bocca, si intersecavano, formavano un’incantevole
melodia e volavano nell’aria.
Si
accarezzò con una mano la rosea coda che aveva al posto delle gambe e sorrise
alla casa bianca e moderna davanti a sé.
Era
seduta su una roccia sporgente, la mano destra sfiorava l’acqua cristallina e i
due occhi scuri scrutavano la finestra illuminata dove si riusciva leggermente a
scorgere un’ombra scura che si muoveva avanti e indietro, forse alla ricerca di qualche cd, pensò lei.
All’improvviso
una tenda si scostò e un giovane decisamente punk fece capolino dalla stanza.
La
sirena si rifugiò nelle acque del mare, piangendo.
Calde
lacrime s’intrufolarono tra le onde. Courtney le guardò diventare prima rosa e
poi invisibili, dimenticate dagli occhi di chi non soffre.
Perché proprio io? pensava, ogni triste
giorno, come mai devo essere una sirena?
Le
sirene e gli umani non potevano stare insieme, ella lo sapeva, ma quando, una
prima volta, aveva incontrato quegli occhi azzurri non era più riuscita a
dimenticarli.
Era
una giornata bellissima, l’oceano era ancora più cristallino del solito e,
fuori il cielo non possedeva nuvole.
Courtney
era riuscita ad ottenere il permesso di rivisitare la Terra, a patto che non si
fosse trattenuta più del dovuto.
Lo
incontrò in un negozio di musica. Lei stava guardando tutti i tipi di cd, curiosa
sui gusti degli umani, quando si soffermò sul reparto ‘rock’ sempre curiosa di
sapere cosa fosse.
Indossò
le cuffie enormi e se le tolse quasi subito: quel tipo di musica non concordava
per niente con quella dolce che ascoltava e cantava.
Stava
per andarsene, quando un ragazzo si avvicinò.
La
prima cosa che notò fu che era alto.
Alzò
la testa per raggiungere i suoi occhi.
Quegli
occhi… non le ricordavano l’azzurro dell’oceano,
bensì quello fantastico dei cieli primaverili.
«Qualche
problema?» azzardò Courtney, intimidita da quel ragazzo così strano eppure
bello.
«No,
Principessa» aveva ghignato, «mi stavo solo chiedendo se ti piacesse il genere
rock.»
Era
abituata ad essere chiamata in quel modo dagli abitanti marini, ma da lui… e se sapesse la sua vera natura? Perché la chiamava
così?
Improvvisamente
la paura di essere tramutata in schiuma del mare la invase. «Come mi hai
chiamato?»
«Principessa»
ripeté, sempre con un ghigno.
«Perché?»
balbettò.
«Non
mi hai ancora detto il tuo nome» soffiò.
Tirò
un sospiro di sollievo, sorridente. «Mi chiamo Courtney Mermaid(*),
tu?»
«Duncan
Nelson»
Quei
ricordi così lontani la facevano sempre piangere. Voleva avere anche lei un
paio di gambe. Voleva essere considerata un essere umano, non un essere e
basta. Voleva vivere, sognare, innamorarsi…
innamorarsi di un umano da umana.
Raggiunse
il molo e uscì dall’acqua, arrivò alla porta di Duncan e bussò tre volte.
Se
gli avesse detto la verità si sarebbe trasformata in schiuma di mare, ma se non
gliel’avesse detta avrebbe vissuto sempre nella tristezza e disperazione.
«Courtney?»
era incredulo. «Come fai a sapere dove abito?»
«Io… sono venuta qui per confessarti una cosa»
♥♥♥
Benvenuti
nel mio angolinoH (?)
Devo
dire la verità, non mi convince molto, ma dettagli.
La
dedico a Liberty_Fede, la mia incantevole Fede a cui
voglio un immenso bene. Sai, mi mancherà non ricevere una tua recensione. :c
Pubblico
in fretta perché le mie amiche mi stanno aspettando!
Chihiro-chan xoxo
♥♥♥