Shiawase ni naritai 幸せになりたい Voglio essere felice

di Misano
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Ad illuminare la strada vi era solo la flebile luce del “Love Hotel”. Nel cielo splendeva una bianca e splendida luna.
Camminava molto lentamente con il viso sconvolto, gli occhi gonfi a causa delle candide ma amare lacrime, che andavano ad unirsi con il sangue, poiché aveva tagli molto profondi sotto l’occhio destro, che scendevano dapprima sulla bocca per poi andare a finire sui vestiti e per terra. Misano, non curandosi del sangue e delle ferite,  continuava a camminare con lo sguardo perso nel vuoto, fissando solo la strada dove c’era una lunga striscia di sangue, che portava ad una pozzanghera anch’essa di sangue; lì vi era disteso un ragazzo con un cellulare in mano. Lei, avvicinandosi al corpo del ragazzo, si inginocchiò e, prendendo il cellulare in mano, vide che il ragazzo, che ormai giaceva morto, stava per inviare un messaggio, proprio a Misano, ma non c’ era riuscito. Questo messaggio diceva:’’ Perdonami se non sono riuscito a farti innamorare di me. Io ti amerò p..’’. Misano, leggendo questo breve e inconclusivo messaggio, urlò dal dolore e stringendo le mani diede, ripetutamente dei pugni alla strada, procurandosi delle piccole contusioni alle mani. Dopo che smise di dare pugni alla strada si avvicinò, strisciando di ginocchia a terra, al ragazzo, per poi prenderlo fra le sue braccia e abbracciarlo, continuando a piangere ed urlare una frase. Misano urlava stringendo il ragazzo e diceva :’’ Yukinaro!! Yukinaro!! Perdonami!! Perdonami!! Te ne prego!! Sono stata IO!! IO!! Io sono la colpevole!! Perdonami!! Sei morto a causa mia!!’’




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