Perfect
(638
parole. Flashfic mancata)
Hermione
aveva sempre cercato la perfezione, sia in quello che faceva nel concreto, sia
nelle proprie aspirazioni.
A
otto mesi, aveva deciso che se proprio avesse dovuto dire la sua prima parola [papà] allora avrebbe dovuto dirla come
si doveva, senza sbagli.
E così
era stato.
A undici
anni, alla sua ammissione ad Hogwarts, aveva deciso che sarebbe stata la
migliore.
La
migliore in Incantesimi.
La migliore
in Difesa Contro Le Arti Oscure.
La migliore
in Storia della Magia.
La migliore
in Trasfigurazione.
La migliore
persino in Pozioni.
La migliore
in… No, forse il Volo no. Ma quella era un’altra storia, legata alla sua
epidermica paura ad affidare la propria vita ad una ramazza, non c’entrava
nulla.
Ed era
stata la migliore.
Ovviamente.
A tredici
anni, avendone avuto la possibilità grazie alle accortezze della professoressa
McGranitt, si era iscritta a tutti i corsi forniti dalla scuola.
Aveva
dato il meglio di sé, studiando persino la notte, pur di farsi trovare sempre
preparata a lezione. E ogni mattina il risultato era sempre lo stesso: un po’ più
isterica, certo, ma di sicuro la più preparata della classe. Perfettamente,
preparata.
Allo
stesso tempo quando c’era stato d’aiutare Harry con la storia di Sirius, non
aveva mancato al suo appuntamento. Aveva riportato con il Giratempo gli
avvenimenti esattamente al momento più opportuno [perfetto] ed era stata brava anche nell’evitare che Fierobecco
venisse decapitato. Decisamente, aveva saputo consigliare Harry nel momento
opportuno quando lui aveva sperato [si
era illuso] di poter ritrovare suo padre, anche se nella forma di un cervo d’argento.
Perfetta.
Ancora.
A quindici
anni era diventata Prefetto di Grifondoro.
Pur
non avendo scelto lei di esserlo, era stata lei a decidere di farlo nel
miglior modo possibile.
Durante
le ronde notturne, aveva sempre fatto la minima attenzione ad ogni più piccolo
rumore, guidando le matricole e sgridando i più intraprendenti.
Nel
giorno, era sempre stata impeccabile nel ricordare a tutti il ruolo che le
avevano affibbiato.
Ron,
decisamente meno rigoroso di lei in quel ruolo, le aveva sempre imbeccato di
essere il “Prefetto Perfetto” e lei ogni volta lo aveva fulminato inacidita con
lo sguardo.
Anche
se lo era.
E lo
era.
Davvero.
A sedici
anni, era stata la migliore ad eseguire i suggerimenti di Harry nell’ES.
L’allieva
perfetta.
A diciassette
anni, aveva combattuto in modo sublime contro i Mangiamorte.
In tutta
la sua vita, se si era impuntata in qualcosa, allora Hermione la faceva. E se
la faceva, era in modo perfetto. Punto.
Per
questo, Hermione non trovava strano perdere tutto quel tempo a fantasticare sul
suo matrimonio.
Il giorno
che avrebbe dovuto sposarsi, sarebbe dovuto essere tutto perfetto. Per esserlo,
c’era bisogno di ampi preparativi. Anche se aveva iniziato a farli da quando
aveva cinque anni.
Aveva
già deciso tutto.
Ci sarebbe
dovuta essere un sacco di gente, tutti perfettamente vestiti.
Suo
padre avrebbe dovuto accompagnarla all’altare, come da prassi, e con un bacio
avrebbe dovuto lasciarla al suo perfetto marito.
Il sacerdote
avrebbe celebrato la più bella messa che Londra avesse mai avuto l’onore di
ascoltare e con parole perfette li avrebbe consacrati nel sacro vincolo
del matrimonio.
Avrebbero
pranzato, poi, ad un bel ristorante londinese e ogni invitato avrebbe ricordato
quel giorno per la perfezione delle pietanze.
La torta,
tre piani di panna e fragole, sarebbe arrivata a fine cerimonia a coronare perfetta
una giornata altrettanto perfetta.
Ovviamente
anche lei sarebbe dovuta essere perfetta.
Il suo
vestito, bianco, sarebbe stato il più bello di tutto il Regno Unito e i suoi
capelli si sarebbero mantenuti per una volta composti nell’elaborata
acconciatura che li aveva stretti.
Perfetti.
Poi,
però, era successo che si era [accidentalmente]
innamorata di Ronald Bilius Weasley e allora aveva capito.
Con
Ron, non poteva esserci perfezione.
Questo
perché, era lui dannatamente imperfetto.
E per
una volta, a lei andava decisamente meglio così.
Note: Un’altra
Drunk, ovviamente. Ancora dal punto di vista di Hermione. Oggi mi sto
divertendo a scrivere tutte queste cose un po’ strane, a dire il vero. Comunque
spero l’abbiate apprezzato. La verità è che ultimamente mi sento un po’ insicura
circa il mio modo di scrivere e probabilmente con questa cosa ho appena
dimostrato che è così. Mah, mi farebbe piacere avere la vostra opinione in
merito. Sono davvero alla disperata
ricerca di commenti.