Capitolo 1° - Uno scontro fatidico
Il rumore dei tacchi echeggiava veloce e frenetico nel lungo
e ampio corridoio vuoto.
La ragazza cercava di fare più in fretta che poteva dato che
già era in ritardo, ma i tacchi che fu costretta a mettere quel pomeriggio, il pesate borsone e i capelli lisci e lunghi che le
scivolavano davanti gli occhi non la agevolavano per niente. Se aggiungeva il
fatto che la voglia era zero e non conosceva neanche tanto bene la strada e le
porte da aprire stava una “meraviglia”.
Ogni po’ si controllava l’orologio al polso.
-Dannazione, è tardissimo, quella mi lincia…”
Decise di fermarsi, doveva riprendere il respiro.
Il borsone cadde per terra con un tonfo. Si conficco per
bene la borsetta rosa sotto il braccio e fece u n profondo respiro.
Guardò nuovamente l’orologio.
Le 18 e 38. Troppo tardi, 8 minuti, troppi per sua cugina.
Afferrò il borsone e si rimise a correre.
Finalmente le 6 e mezza di quell’afoso
pomeriggio di agosto erano arrivate e anche passate.
Chad Danforth
e Troy Bolton ridevano
sonoramente, sia per la stanchezza, sia per la felicità che il loro turno al Lava Spring si era finalmente
concluso.
Entrarono nello spogliatoio rivestendosi e togliendo quelle
fastidiose divise. Finalmente potevano uscire per i fatti loro, inoltre una
settimana e finalmente avrebbero finito!! Si erano
presi tutto agosto in maniera tale da poter partire e fino all’inizio della
scuola, del loro ultimo anno all’East High School di Albuquerque.
Anche se Chad rideva, qualcosa lo
turbava, ormai da più di un mese…
Smise di ridere di botto.
Troy lo sapeva, e anche bene, ma
non si demoralizzava perché lui era l’unico che poteva fargli tornare il
sorriso in qualità di suo migliore amico dai tempi dell’asilo.
-Dai Chad,stasera
con gli altri andiamo a prenderci un panino e poi tutti al Musìc,
c’è un festino, discoteca, piscina, ragazze…serata da urlo! –
-E Gabriella? – chiese non guardandolo.
Gabriella. Tasto dolente.
Troy sospirò.
-Gabriella starà con Kelsy e Martha per questa sera. Dai!!!
Dobbiamo divertirci!! Poi si parte tutti per Zanzibar!!
Fra 4 giorni!-
-Credi che riuscirò a dimenticare Taylor?-
Non sapeva come rispondere. Dopo che Taylor
partì improvvisamente per New York con la sua famiglia
e causa del lavoro dei suoi, Chad non era più lo
stesso. Sapeva che le piaceva veramente, e la cosa era nettamente ricambiata.
Non poteva scordare quando, lei e Gabriella glielo
comunicarono, come avrebbe fatto a dirlo a Chad?
E quella sera…quella maledetta sera, giusto l’ultima che
avrebbe passato ad Albuquerque prima di partire,
glielo disse.
E da quel giorno Chad era sempre
più mogio, senza voglia di divertirsi, col cellulare sempre in tasca o in mano.
Per fortuna che c’era Troy.
Zeke entrò e non diede tempo al
ragazzo di dare una risposta.
-Ehilà!! – disse allegramente dirigendosi al suo armadietto.
Fu seguito da Jason che sgranocchiava
qualche biscotto rubacchiato dalla cucina.
-Io però ho ancora fame – annunciò finendo il biscotto.
I tre amici si guardarono e scoppiarono a rider lasciando il
povero Jason un po’ offeso.
“Meno male…” pensò sollevato Troy.
-Ragazzi, io scappo a casa che mia madre voleva una mano con
la nuova libreria da montare, ci sentiamo più tardi quando
avete notizie sul da farsi, ciao! – disse scappando in fretta, subito dopo
essersi cambiato.
Indossò gli occhiali da sole e uscendo dalla tasca le chiavi
della sua nuova auto, imboccò il corridoio meno affollato di
tutto il Lava Spring, non aveva molta voglia
di incontrare le solite facce.
Camminava quando sentì un rumore:
qualcuno, dall’altro angolo stava correndo. Poi smise.
“sento anche rumori inesistenti “ – bisbigliò quasi seccato
con se stesso-
Stava per girare l’angolo quando il
rumore riparti, ma non ebbe il tempo di poter scusarsi con se stesso per
essersi dato dell’idiota che la persona che faceva quel rumore, probabilmente
con i tacchi delle scarpe, gli sbatté addosso cadendo all’indietro.
Borsetta, borsone, occhiali da sole e un piccolo gemito di
dolore.
Chad si mise gli occhiali sulla
testa per vedere meglio e soccorrere la ragazza che aveva davanti.
-Ehi, ti sei fatta male? – chiese accovacciandosi vicino a
lei per prenderle il braccio.
-Ahi…- disse lei mettendosi seduta e massaggiandosi il
fondoschiena sbattuto – che male, continuava a dire ad occhi socchiusi.
-Vieni, ti aiuto ad alzarti – le continuava a dir
mortificato di averla fatta cadere.
“com’è carina però” pensò guardandola da vicino. Emanava anche un
dolcissimo profumo.
Mentre si alzò, non avendo preso del tutto l’equilibrio,
scivolo, colpa di quei maledetti tacchi che era costretta a portare, almeno per
quell’incontro importante, se cosi si poteva
definire.
Finalmente la ragazza dai capelli ramati e lisci si riprese quando realizzò di essersi rimessa in piedi, Chad aveva in mano la sua borsetta, il suo borsone e i suoi
occhiali da sole.
-Questi sono tuoi – disse cercando il suo sguardo, con la
speranza che si era ripresa del tutto.
Lei sorrise, e questa fu la sua certezza.
-Grazie, gentilissimo –
Iniziò a riprendersi le cose in fretta che poteva. Tra la
borsa e gli occhiali controllò il suo orologio al polso: erano passanti ancora
minuti che le sarebbero costati una gran voglia di ritornare alla sua cara New
York, cosi fece ancora più in fretta.
-Oh è tardissimo!! – si allarmò.
-Hai bisogno di una mano?? – le
chiese Chad.
-No, no tranquillo, grazie di tutto, ci si vede…ciao! –
E con un ultimo sorrido, frettoloso, ma sincero scappò via
girando l’angolo lasciando li il ragazzo folgorato da
quella ragazza dai capelli color rame di cui non conosceva neanche il nome.
Quella sera i quattro Wildcats si
diedero appuntamento nella piazzetta vicino al locale Musìc.
Troy, Zeke
e Jason, con altri amici, aspettavano Chad che arrivò con 10 minuti di ritardo.
Scese dall’auto e li raggiunse velocemente.
-Finalmente, come mai cosi puntuale??
10 minuti sono pochi per te – scherzò Troy dando una
pacca sulla spalla dell’amico.
Lui sorrise e salutò gli altri.
-Allora?’ che si fa? – chiese quasi voglioso di girare.
-Intanto andiamo a mangiare, poi si vedrà –
Mentre entravano nella paninoteca più vicino qualcuno saltò
sulle spalle di Troy: un peso ormai troppo conosciuto
per il ragazzo.
-Gabriella! –
I due si alutarono con un bacio in bocca, sotto le prese in
giro degli amici. Purtroppo mancava all’appello quella di Chad,
che era sempre la prima.
Troy la staccò, sapendo che quel
gesto faceva tornare in mente dell’amico tanti ricordi, dannosi e non voleva
rovinargli il sabato sera. Gabriella lo sapeva benissimo e fece finta di nulla.
-Ciao a tutti – salutò cordialmente sistemandosi la
mogliettina, facendola scivolare meglio sull’addome. Martha e Kelsy li raggiunsero subito dopo.
Entrarono e si sedettero. Ordinarono e iniziarono a parlare
del viaggio. Ormai mancavano 2 giorni alla partenza e tutti erano in agitazione
-Ora non è che state due settimane senza di noi e non dovete
più cercarci eh! – li riproverò scherzando Kelsy.
-Tanto ci raggiungerete, perciò! – rise Zeke.
-Perché non partivate con noi, anziché venire per stare solo
le due ultime settimane?? – sbuffò Jason.
-E non torniamo con la solita storia! Lo sapete benissimo
che per i nostri due settimane sono assai!!
Figuriamoci quasi un mese –
-Povere piccole bimbe – ridacchiò Troy
che si beccò una manata, molto delicata, da parte della brunetta.
Tutti risero.
-Ehi Zeke, ma cosa ci fa la tua
amata biondina in questo posto cosi poco altolocato per lei??
– fece Zac indicando qualcuno nella folla, dietro il
ragazzo.
-Dove? Dove?? – chiese voltandosi di colpo.
In effetti era proprio Sharpay, la si poteva riconoscere dal suo stile tutto “rosa
e mini gonna”, con i capelli biondi sciolti e mossi che le coprivano le spalle,
e la sua mano sempre messa a fianco con la borsetta fucsia col pelo rosa che
veniva sostenuta.
-In effetti, Sharpay verrebbe qui solo se glielo chiedesse in ginocchio Troy, non è vero? – rise Martha. Troy
le fece una smorfia.
Guardando meglio, però, era come scocciata, in attesa di qualcuno.
-Ma chi è quella li? Quella davanti a lei? Ha appena preso
un panino e Sharpay sembra contenta di poter uscire –
Sharpay afferrò il polso libero
della ragazza, spingendola verso l’uscita. La bionda si guardava attorno
sperando che nessuno potesse giudicare la sua presenza in quel posto che lei
giudicava “poco dignitoso per una come lei”.
-Una delle sue amichette che finalmente ha deciso di farsi
coraggio e decidere cosa fare per una sera – replicò Chad.
Ma si bloccò osservando bene il colore di capelli della ragazza che Sharpay trascinava fuori.
Color rame. Non gli era nuovo quel colore…e neanche quei
lineamenti!
Possibile fosse lei?
Si alzò di scatto dalla sedia svincolandosi dal tavolo per
uscire.
-Chad, dove vai, dove…-
Iniziò Troy, ma Chad era già lontano e in
mezzo alla confusione del sabato sera per poterlo sentire, cosi lo seguì.
Chad si dimenava in mezzo alla
folla, ma uscì e non le vide più. Si guardò in giro, ma niente, inutile.
Nonostante ciò rimase fermo a scrutare i passanti, tentando di riconoscere la
chioma rame o, al massimo, con una bionda accanto.
-Amico,cos’è successo?? Chi hai
visto che sei scappato cosi? –
Sperava di non ricevere la risposta che immaginava. Chad lo intuì.
-Tranquillo Troy, non sono un
visionario,non mi è sembrato di vedere Taylor –
-No figurati, non intendevo mica quello –
Chad alzò il sopracciglio.
-Allora? – chiese Troy cercando di
far tornare la ragione dalla sua parte.
-Oggi – iniziò lui – mi sono scontrato con una ragazza.
Bella, molto bella –
-Ed era lei? –
Lui annuì.
-E perché la stai cercando? – chiese non capendo.
-non lo so. Aveva qualcosa? –
-Cosa? –
Cercava di catturare il suo sguardo, ma ormai lo aveva perso
fra la folla giovane di Albuquerque.
-Non lo so neanche io. Dai rientriamo. E fai finta che non
ti ho detto nulla –
Troy non aveva afferrato bene,
qualcosa non quadrava. O almeno, era molto strana quella situazione.
Salve a tutti!!! Ho deciso di scrivere
una ff su HSM in onore del mio amore Corbin, che qui interpreta il mitico Chad!!
Non posso farci niente, Taylor non mi
cala più di tanto, così ho introdotto un nuovo personaggio.
Spero vi piaccia!!
Fatemi sapere i vostri pareri, almeno mi regolo un po’, anche
negativi!
Baci a tutti!!
Viky ^___^