Hitsugaya's
Di recente mi capita
spesso di sentirmi stanco.
Forse è
soltanto stress, e mi preoccupo per niente; non riesco più a
concentrarmi nelle mie occupazioni quotidiane, persino nelle più
banali, ormai trovo quasi difficlotà.
E di
punto in bianco il mio pensiero inizia a vagare. E negli ultimi tempi, il mio
pensiero vaga spesso.
Non
va bene.
Non va assolutamente bene.
Soprattutto
se poi, oh no, il mio pensiero vaga in quel
modo.
Una cosa decisamente raccapricciante.
Comincio
seriamente a chiedermi se quella cosa spaventosa chiamata pubertà non abbia
cominciato ad assediare le mie facoltà mentali. Oh, Dio, no.
Ti prego, tutto ma non questo.
La cosa peggiore
è che ormai ho praticamente perso il controllo sulle mie azioni;
non mi sembra nemmeno che il mio corpo mi appartenga.
Forse
dovrei prendermi una vacanza, qualche giorno per stare mille miglia lontano da...
(da quella donna)
Dio mio, non starò diventanto come quel maniaco esibizionista di
Shunsui?
E'così frustrante, dannazione.
E la cosa
peggiore è che ho le mani legate. Non posso smuovere la cosa da
nessuna parte, non posso capovolgere la situazione in nessun modo.
Maledizione.
Maledizione
a lei e a quel modo indecente di andarsene in giro per il gotei.
Maledizione
a quel suo profumo dolciastro che impregna persino l’aria che respiro.
Maledizione
a tutti quei suoi capelli di fuoco.
Maledizione a lei.
Oh,
dannazione, smettila; sei un capitano, e se ti è rimasto un
briciolo di orgoglio ti conviene farla finita con questa storia una
buona volta.
Ma non ti
vergogni? Sembri un ragazzino.
(forse perché sono un ragazzino)
No, non puoi
permetterti certe distrazioni. Non tu. Non ora.
Dio, non
posso essere caduto così in basso; dovresti vergognarti Toshirou, e
ammettilo almeno a te stesso che ormai hai lasciato a briglia sciolta le tue peggiori tendenze;
“Hei Shirou-chan, cosa guardi di tanto
interessante?” era stata Hinamori a chiamarlo.
“Uh? Oh, nulla d’importante”
“Ma…sembravi così assorto”
“Niente davvero”
“Niente d’importante, eh capitano Hitsugaya?”
la viscida, ipnotica voce del capitano Ichimaru.Che guarda caso passava da quelle parti;
(Il serpente solleva la testa)
“Non
stavi per caso guardando nella scollatura di Rangiku, vero?”
(Il serpente scatta in avanti e affonda i
denti. Il veleno fluisce a fiotti.)
“Cosa!? Ma come diavolo ti salta in mente?”
(La vittima si contorce)
Reazione troppo violenta.
Momo
sen’è accorta.
Le si
oscura leggermente il viso, ma continua a sorridere dolcemente.
Perdonami, non volevo ferirti, non volevo
davvero.
Ti chiedo scusa, Momo.
Già, Momo.
In tutto questo, che fine fa lei?
La verità è
che non è nei miei pensieri, non posso farci niente.
Tengo molto
a lei, e sono certo che se ne rende perfettamente conto, ma… no, è solo confusione,
caos, che prima o poi dovrà cessare. Perché cesserà, giusto?
Non posso
negarmi la sua vista, e ogni volta che mi passa sotto gli occhi, la sua figura
mi sconvolge i sensi; il profumo stordisce quasi, la pelle morbidissima brilla
di luce propria, i capelli pesanti fluttuano sulle spalle e sulla schiena, e
oh, il suo sapore dev’essere delizioso.
No, no,
dannazione, no!
E’ una
subordinata, che diavolo ti salta in mente? Lei
fa affidamento cieco su di te e tu ti metti a fare queste
disgustose elucubrazioni da degenerato così spudoratamente alle
sue spalle? Ok, ok, sei riuscito a nausearti da solo,
che diamine. No, non va bene così, maledizione, no che non va
bene.
E come se
non bastasse, lui dev’essersene
accorto.
Maledetto
bastardo.
“Rangiku, quando hai finito mi raggiungeresti,
se non è troppo disturbo?”
Signore, si
può essere più rivoltanti?
Erano
settimane che durava quel giochetto sadico.
Si.
Decisamente lui sen’era accorto. E
oh, si stava divertendo un mondo a quanto pare.
Alla fine
della giornata arrivava quella serpe scansafatiche, faceva quelle disgustose
moine e se la filava alla velocità della luce.
E lei
crollava.
Stupida
femmina.
Bene, e dopo
un’altra splendida giornata passata nel vaneggiamento più assoluto, per concludere in
bellezza manca solo che tu ti faccia venire un bel travaso di bile come Dio
comanda perché anche questa sera quella stupida sguscerà via da casa sua per
andare a prostrarsi da quell’infame serpe.
E poi ti
chiedi perché hanno cominciato a spuntarti vene sul collo.
Signore, sto
seriamente diventando un’idiota senza speranze?
Ecco.
E neanche
stasera dormirò.
Stupendo,
splendido davvero.
Dannazione, perché
non posso conservare la mia serenità mentale? Non voglio diventare un
adolescente, Signore, non voglio! Ti prego, non farmi questo, avanti, smetti di
crescere, per favore.
No, no, no,
così non va bene.
(però forse, se crescessi…)
No, no, no,
smettila, stupido cervello, che diavolo ti prende?
Andiamo, non
tradirmi in questo modo, non tu che mi sei sempre stato fedele.
Sto
impazzendo.
Impazzirò e
sarà tutta colpa di quella donna.
E questa
volta non ci sarà Momo ad aiutarmi.
(Se fosse stato per lei, se mi fossi
innamorato di lei, sarebbe stato tutto più semplice)
Momo, Dio
come mi dispiace.
Non
piangere, ti prego, sono settimane che non mi sorridi quasi più.
Cosa posso
fare?
Impazzirò,
ne sono certo.
Aiutami,
Momo.
Anche tu sei
bella. Si, e la tua bellezza è delicata, soave.
Lei invece,
non so se è esattamente bella.
E’ un
miscuglio di istinti sessuali e provocazione.
No, questa
non è propriamente bellezza.
Ma anche lei
sa essere bella; la verità è che ogni donna sa essere bella, e questa è la
maledizione degli uomini, che sono capaci di vedere una bellezza soltanto ed
essere ciechi alle altre.
L’uomo s’innamora.
E dirà cose del tipo “Sei bellissima”
Cazzate.
Bellissima
non esiste, hanno tutte lo stesso spessore di bellezza, quelle maledette.
In fondo,
uomini come Shunsui sono fortunati; loro vedono tutte le bellezze, non ne ignorano nessuna.
Forse è per
questo che quel tipo sembra tanto felice; in effetti, come potrebbe essere infelice in
mezzo a tanta meraviglia?
Chissà, se
fossi un po’ più come lui, forse non avrei di questi problemi.
Forse sarei
anche felice.
E di certo
non dovrei preoccuparmi dell’acidità di stomaco che mi manda in malora il
fegato.
Direi che
sono messo bene.
Gesù.
Ah, Momo,
almeno in questo siamo in sintonia.
Soffriamo
entrambi.
Ma in realtà
non è colpa mia, è soltanto una reazione a catena; se non ci fosse lei potrei innamorarmi di te, e tu non
saresti infelice.
Ma dimmi, è
così? Tu mi ami?
Siamo così
giovani, tu ed io… sei sicura dei tuoi sentimenti?
Avvolte ho
invidiato il capitano Aizen, che ti trattava con dolcezza, e tu gli sorridevi
in quel modo strano e emozionato.
M’immaginavo
di poterti parlare con quella dolcezza, di carezzarti leggermente il viso, e
subito dopo mi sentivo come un criminale.
Non immagini
quanto mi sia vergognato di questi pensieri.
In realtà
non mi ero accorto che sorridevi anche a me in quel modo, ma con qualcosa in
più, una consapevolezza diversa da quel misto di ammirazione e attrazione
involontaria che provavi per il tuo capitano; era con amore che mi sorridevi?
Chissà.
Buffo, me ne
accorsi la prima volta quando iniziai a disinteressarmi a te e a infatuarmi di
Matsumoto.
Forse è perché
guardavo la cosa da una prospettiva meno coinvolta emotivamente.
Chissà.
Ma vederti
soffrire mi causa ancora delle fitte atroci, perché ti voglio bene e te ne
vorrò sempre.
Quindi ti
prego, non essere arrabbiata con me, in fondo, non ne ho colpa.
Non puoi
incolparmi di essermi innamorato del mio luogotenente.
Ma
dopotutto, che ne so io dell’amore?
In realtà
non m’importa d’esserlo o meno.
Voglio solo
che tutta questa confusione cessi, che questo desiderio bruciante passi.
Non posso
continuare così, io devo rimanere saldo.
Ho troppe
responsabilità, troppo è in gioco perché io abbia tempo di giocare al ragazzino
innamorato.
Oh, Momo,
non immagini quanto ora abbia bisogno di te in questo momento.
Oh, piccola Momo...
SPAZIO DELL'AUTRICE
Dunque dunque,
Eccomi
qui alla mia prima FF con (rullo di tamburi) si, proprio lui, il
piccolo ghiacciolo della famiglia Bleach; sinceramente io lo adoro, è
il figlio che vorrei un giorno *__* piccolo e ingenuo, un amore di
bambino. Spero di essermi attenuta al personaggio, e se sono uscita
fuori tema, vi prego di farmelo notare ù_ù grazie. Che dire? Matsumoto
è una gran gnocca, ma hei, io faccio il tifo per Momo-chan. Commentate!
>.<
Campagna di
Promozione Sociale - Messaggio No Profit:
Dona l’8‰ del tuo
tempo alla causa pro recensioni.
Farai felice milioni di scrittori.
|