Ok sono
pazza, ma solo un pochino.
È la fan fiction più assurda e priva di senso che
io abbia mai scritto quindi siete avvisati, se doveste
decidervi a leggerla, sappiate che accettate tacitamente la
sua incoerenza. Prendetela come una lettura leggera e senza impegno,
ok? … è frutto di un sogno, questo dovrebbe
spiegare perché sia così assurdamente
inconcludente.
AVEVO
VOGLIA DI ABBRACCIARTI:
Avevo
voglia di abbracciarti. Di sentire il tuo profumo inebriante, di
poter saggiare la consistenza della tua carne, la morbidezza della tua
pelle.
Semplicemente avevo voglia di abbracciarti.
Non so perché, non ne avevo mai avuto bisogno prima
d’ora; un bisogno così reale, così
intenso, così palpabile.
Avevo voglia di abbracciarti, punto.
Non aveva importanza chi fossi in quel momento, se Kira, Light o il
figlio dotato del sovraintendente Yagami.
Avevo voglia di abbracciarti, ora.
Ti vidi con la coda dell’occhio, seduto su quella poltrona.
Gli altri membri del quartier generale erano immersi nel proprio lavoro.
Solitudine, istinto, amore? Questo non seppi dirlo, fatto sta che avevo
voglia di abbracciarti.
Mi alzai dalla sedia rossa su cui ero seduto e camminai piano verso di
te, con la mia classica andatura un po’ ricurva.
Mi fermai di fronte alla tua poltrona scura, privandoti parzialmente
della luce del giorno e tu sollevasti il tuo sguardo su di me, sorpreso
direi.
<< Forse non ti piacerà >> dissi
<< ma non importa >>
Avevo voglia di abbracciarti…
Misi il piede destro sulla poltrona, fra la tua coscia ed il
bracciolo.
… ne avevo una voglia matta…
Poggiai la mano destra sullo schienale, vicino alla tua testa.
… stavo impazzendo.
Feci leva sulla caviglia e un attimo dopo ti stavo abbracciando, come
desideravo.
Accucciato sulle tue gambe, le braccia incrociate attorno al tuo collo
profumato.
Ti stavo abbracciando.
E fu il paradiso.
Mi rilassai su di te, poggiando il mento nell’incavo della
tua spalla e chiusi gli occhi.
Ero felice.
Non conosco il motivo, né so perché lo feci, ma
sapevo che non me ne sarei mai pentito.
Non so cosa ti spinse a farlo, ma tu, dopo un attimo di
smarrimento, rispondesti al mio abbraccio, serrando le tue forti braccia
attorno alla mia schiena.
Probabilmente anche questo faceva parte del tuo piano infinito per
portarmi alla rovina, ma ti giuro, al momento era l’ultimo
dei miei pensieri.
Con i tuoi capelli luminosi a solleticarmi il viso, con il tuo corpo
premuto contro il mio, con il tuo calore che attraversava i miei
vestiti eccitandomi oltre ogni limite, posso assicurarti che non mi
importava affatto.
Ti strinsi ancora più forte, come a non volermi
più staccare da te e pensai che non avrei più
avuto bisogno di niente. Sarei morto felice.
Una voce fastidiosamente acuta giunse alle mie orecchie, impedendomi di
ascoltare il tuo respiro.
Cercai di scacciare via quel suono irritante, accarezzando piano i tuoi
capelli alla base del collo e sospirai… Dio sì,
era questo ciò che volevo!
<< Ryuuzaki scendi subito da Light! >>
urlò Misa isterica.
<< Light è di Misa! Scendi pervertito! Lo
sapevo io che eri dell’altra sponda! >>
gridò stringendo i pugni.
Ma né io né Light sciogliemmo il nostro
abbraccio, anzi, si faceva più profondo e intenso, ogni
minuto di più.
Era bello per una volta fare semplicemente ciò che sentivo,
senza chiedere il permesso alla mia razionalità. Era una
sensazione sconosciuta e temibile, ma decisamente intrigante e non me
ne pentii.
Quando sentii la tua mano calda infilarsi tra i miei capelli, sorrisi,
e mi abbandonai completamente a te.
Avevo voglia di abbracciarti, ma non sapevo che questa sarebbe stata la
cosa più geniale che il mio straordinario intelletto avesse
mai concepito.
FINE
NOTE POST-LETTURA: senza impegno ricordate? Lettura
leggera-leggera,
senza senso e senza pretese.
Tutto il contrario di Death Note per l’appunto, ma si sa,
all’ispirazion non si comanda.
Fatemi sapere se avete gradito almeno un po’ e se
l’ “esperimento” (meglio chiamarlo
così) può considerarsi passabile o devo
catalogarlo come “ibrido immondo”.
Aka_Z
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