Prima di iniziare la storia leggete queste informazioni!
Allora, cominciamo subito con il dire che Izumi è l'OC della grande Mary Tanaka!
Ecco a voi delle informazioni basilari sul suo personaggio! :
Izumi è una kunoichi di sedici anni, alta uno e sessanta, con i capelli castani e occhi di un particolare verde chiaro.
E' dolce e premurosa verso pressochè ogni essere vivente ed
è la jinchuuriki del cerbero a undici code, un errore del ninja
delle sei vie della transmigrazione che ha dato vita alla maledizione
del villaggio dell'Erba, a causa della quale è diventata una
forza portante
Detto questo, buona lettura!
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La giornata non era partita proprio come Deidara se la era immaginata...
E nel caso ve lo steste chiedendo, no, non si era immaginato
minimamente di dover fuggire da un Kakuzu parecchio infuriato per il
macello che aveva combinato ( " involontariamente " ).
E no, non si era nemmeno immaginato che avrebbe praticamente fatto
saltare in aria mezzo covo ( il che faceva capire come mai Kakuzu, di
norma così calmo e composto, si fosse messo in testa di
catturarlo, ucciderlo e incassare la taglia che gli pendeva sulla testa
per far, un minimo, rientrare i costi delle riparazioni ).
No, decisamente non erano cose da programma.
- Giornata di merda, un... - tirò un sospirone non da poco, mentre il vento gli scompigliava i capelli.
Aveva utilizzato come metodo di sopravvivenza quello del " continuo
spostamento "... Ossia una civetta che, per quel giorno ( e per quelli
a venire finché Kakuzu non trovava un modo che non contemplasse
l'ucciderlo per sbollire la sua rabbia ) gli avrebbe fatto da
casa-mobile.
Un piano a prova di idiota, insomma.
Se poi ripensava a
perché era finito in quel casino...
- Ne è decisamente valsa la pena, un. - sospiro di nuovo, tornando a guardare le nuvole e tornando a poche ore prima.
Quando ancora la sua vita non era minacciata dal tesoriere dell'Akatsuki.
- Deidara-senpai! - trilló Tobi, mandando allegramente a quel
paese il silenzio ( parecchio piacevole ) in cui il biondo si stava
dilettando a modellare dell'argilla esplosiva.
Il suo passatempo preferito, inutile dirlo.
- Che diavolo vuoi Tobi, un? -
- Tobi stava cercando Izumi-chan! Ma non la trova... Uffi... Aveva
promesso di far giocare Tobi perché era stato un bravo
ragazzo... -
Deidara inarcó un sopracciglio.
Dove poteva mai essersi cacciata la sua ragazza, adesso?
Ma soprattutto: come cazzo avrebbe fatto a liberarsi di quella pestifera girella?
Inarcó mentalmente un sopracciglio allo strano ( a dir poco )
accostamento di aggettivi e senza dire niente, onde evitare
insulti che avrebbero fatto impallidire quelli che elaborava Hidan, se
ne andò dal rifugio sicuro che era la sua stanza, rigirandosi in
mano la creaturina d'argilla che aveva creato.
E da lì in poi le cose andarono precipitando.
Messo un piede in corridoio venne posto immediatamente faccia a faccia con Itachi.
Combatté a viva forza l'impulso di far ingrandire con qualche veloce mossa la creazione che aveva ( letteralmente) a portata di mano e fargliela esplodere in faccia.
Ma si trattenne.
Sbuffando, giunse in cucina, guardandosi attorno in cerca della
familiare massa di capelli castani che era poi la sua ragazza e, non
trovando nessuno, decise di andare a cercare nelle altre stanze.
La
freccia di Izumi fendette l'aria, impiantandosi con un colpo secco
nella carne del coniglio a cui stava dando la caccia e uccidendolo
immediatamente.
Scese
dall'albero su cui si era appostata, atterrando a terra con grazia
felina e mettendosi a posto la faretra che, nel salto aveva abbandonato
la sua posizione originaria sulla sua spalla.
Si
avvicinò al coniglio, estraendo con una mossa precisa la freccia
e guardandolo con occhi tristi - Mi dispiace, ma dobbiamo mangiare
anche noi... -.
Prese il suo bottino e, rimessasi l'arco in spalla, ripartì alla volta del covo, saltando di ramo in ramo.
Sperava
solamente che Tobi non fosse andato a dare fastidio a Deidara mentre
lei era fuori... Dopotutto la sua battuta di caccia era stata
improvvisata.
Avevano
finito il cibo e, siccome la loro ultima missione aveva causato non
poco scompiglio ( colpa del suo ragazzo che si era lasciato... Prendere
un po' la mano ), non potevano permettersi di andare a fare
rifornimenti nei villaggi.
Quindi per quel periodo il compito di sfamare tutta l'organizzazione era suo.
E con individui come Deidara e Hidan che mangiavano per due persone, spesso era costretta a rimanere fuori per parecchio tempo.
Non le pesava, naturalmente, per i suoi amici avrebbe fatto quello e altro, ma:
a) Aveva promesso a Tobi che avrebbe giocato con lui
b) Non le sarebbe dispiaciuto passare un po' di tempo con il suo fidanzato...
Nell'arco di breve tempo era ritornata alla base.
Entrò
tenendo in mano la faretra e il coniglio, scontrandosi subito con
qualcuno e lasciando, di conseguenza, cadere la sua preda a terra,
sporcando il pavimento di sangue.
- Ouch... - fece, scuotendo un attimo la testa per capire che cosa fosse successo.
- Hn... -
Deidara stava seriamente cominciando a spazientirsi.
Non solo si era perso Izumi, ma mentre la cercava doveva anche fare i conti con Tobi.
E, per i Kami, la sua pazienza stava finendo rapidamente.
Svoltò l'ennesimo corridoio, sempre rigirandosi in mano la sua creazione di argilla, sentendo delle voci poco lontane.
Girò
l'angolo di nuovo e, non appena i suoi occhi si posarono sulla scena
che si stava svolgendo davanti a lui, serrò i denti e prese
letteralmente a ringhiare.
- Allontanati, Uchiha e forse, dico
forse, eviterò di farti saltare per aria quei fottuti occhi che
ti ritrovi. - sibilò, stringendo la presa sulla sua creazione.
Izumi,
dal canto suo aveva appena fatto in tempo ad alzarsi con in mano il
coniglio che il biondo l'aveva presa, caricata in spalla e aveva
lanciato contro Itachi la scultira di argilla che si era rigirato tra
le mani per le passate due ore.
E il botto.
Oh il botto!
Forse era paragonabile al C2 per intensità, anche se,
pensò tra sè e sè la ragazza, del maestoso drago
che il suo ragazzo creava di solito quell'incrocio tra un falchetto e
un colibrì non aveva proprio nulla.
Almeno da quello che era riuscita a vedere nel mentre il biondo lo scagliava contro l'uchiha.
Prima che potesse anche solo sbattere le palpebre si ritrovò al sicuro fuori dal covo.
- Deidara... Perchè hai attaccato Itachi? - chiese, guardandolo dritto negli occhi.
Il biondo si perse per qualche secondo negli incredibili occhi verdi
della ragazza, prima di rispondere con un ghigno soddisfatto - Tutti
quelli che cercano di farti del male assaggiano le mie esplosioni prima
o poi, un -
- Ma... Non mi aveva fatto niente... Semmai è stata colpa mia... -
- Uh? Qualunque cosa sia successa c'era del sangue sul pavimento. E
sicuro come il sole non era il suo. Quindi cazzo, sei troppo buona,
Izumi... E poi è un Uchiha. Se lo meritava in ogni caso. -
- Era il sangue di questo coniglio... -
L'espressione diel biondo divenne un misto tra lo stupito e il confuso
- Un coniglio? - fece inarcando un sopracciglio.
- Sì - cominciò lei, mentre un sorriso si faceva spazio
sul suo volto - Lo sai che mi sto occupando degli approvvigionamenti
dell'organizzazione -
- Oh. Vero, un. -
Modalità figura di merda. ON.
La castana rise di gusto, mettendo le mani sul petto del biondo e
alzandosi sulle punte dei piedi, per posare un bacio delicato sulle sue
labbra.
- Hm... Dovrei far saltare in aria Itachi più spesso - ghignò, mentre la avvicinava a se.
- Guarda guarda chi si ve- la voce si interruppe - Che cazzo è successo al covo?! -
Entrambi si girarono verso il ragazzo albino che aveva urlato.
- Jashin... Io vi consiglierei di... Uhm... Evacuare. - guardò
verso il bosco dal quale era spuntato poco prima - Evacuare... Qualcosa
come adesso, se ci tenete alla pellaccia -
E così siamo ritornati al momento presente.
Deidara si girò, rafforzando la sua presa sulla ragazza addormentata di fianco a lui sul dorso della creazione.
Cosa poteva chiedere di meglio?
Era in compagnia della ragazza migliore al mondo e su niente di meno che la sua arte.
Un binomio a dir poco spettacolare, in poche parole.
Sospirò di nuovo, tornando a guardare Izumi, che nel frattempo
si era accoccolata come un tenero cagnolino contro il suo petto,
dormendo profondamente.
Già, pensò mentre prendeva ad accarezzarle i capelli, per essere un terrorista mi sono sistemato bene, un.
E probabilmente avrebbe anche dovuto ringraziare Hidan di tutte le
persone, perchè, per quanto gli seccasse ammetterlo, gli aveva
salvato il culo.
Dopotutto un Kakuzu arrabbiato era un Kakuzu veramente pericoloso.
E Hidan aveva una certa conoscenza che era tra le grazie del tesoriere.
Deidara ghignò, chiudendo a sua volta gli occhi e godendosi appieno il vento che gli sferzava il viso.
- Hmm... Quanto ho dormito? - arrivò la voce di Izumi, ancora chiaramente assonnata.
- Puoi dormire ancora se è quello che vuoi... Non credo che
Kakuzu sia disposto ad arrendersi così facilmente dopotutto...
Abbiamo tempo - rise
- Sono certa che Haiiro riuscirà a farlo ragionare... - rese anche lei, portandosi una mano a coprire la bocca.
Deidara la guardò per qualche secondo - Hmm... Ho detto che abbiamo tempo... Che dici di impiegarlo bene, un? -
Izumi arrossì vistosamente mentre il biondo la baciava.
Al covo, intanto, Kakuzu rivedeva i bilanci con gli occhi ridotti a due fessure.
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Che posso dire?
Questa one-shot è una gran cavolata venuta malissimo XD
Vabbè, spero che vi sia piaciuta in ogni caso! ^^
E che altro? Un grande applauso per Mary Tanaka che ha inventato Izumi! YAY! :D
Ciauuuu!
Alice_