Nami si alzò dal letto, e si diresse in
cucina. Il biglietto l’aveva nascosto in uno dei cassetti del comodino, sperando
che nessuno fosse andato a frugare nelle sue cose.
Nell’altra stanza trovò Sanji intento a
lavare qualcosa e Rufy rozzamente accomodato su una sedia. Appena questo la vide
entrare, la salutò con allegria.
- Alla fine ieri non mi hai portato da
mangiare!! – si lamentò il giovane. Sanji provvedete a dargli una strigliata,
con il vecchio e fedele pugno alla nuca. Il moro si lamentò un po’, ma poco dopo
scordò l’accaduto come il suo solito, e si mise a parlare con Nami. – Oggi
andiamo a fare provviste! – disse energicamente, emozionato dal piccolo sbarco
che avrebbero fatto. La ragazza acconsentì.
- A quando lo sbarco? – domandò al biondo,
più competente dell’amico. Sanji le sorrise.
- Tra qualche minuto saremo al porto! –
Nami fece di sì con la testa.
- Vado a chiamare gli altri per
distribuirci i doveri! – detto questo, si alzò dalla sedia su cui si era
accomodata ed uscì sul ponte.
Iniziò subito recandosi a prua, e in quel
breve tragitto ricordò la sera prima. Chi era stato a portarla sul suo letto?
Lei avrebbe detto Sanji, ma era strano che non le avesse messo le mani addosso,
perciò l’aveva escluso. Rufy? No, non era da lui occuparsi così premurosamente
delle persone, se non in pericolo di vita. Usopp? Neanche lui non poteva essere.
Chissà se aveva la forza di portare una ragazza in braccio! Zoro? Troppo
scorbutico e asociale per occuparsi di un compagno. Robin? Era appena arrivata,
e in fondo avrebbe potuto date tutte le braccia che poteva far spuntare.. Ma lei
non avrebbe scritto un bigliettino del genere. E Chopper? Quel tesoro aveva il
carattere adatto a fare una cosa del genere, ma.. riusciva a
scrivere?
Di conseguenza, non si sapeva chi fosse
stato.
Intanto Nami era arrivata a prua, e lì
aveva trovato Robin intenta a leggere qualcosa e Chopper che ammirava l’isola in
cui sarebbero approdati.
- Ehi, venite in cucina! – li chiamò.
Entrambi si voltarono verso di lei, e subito dopo ubbidirono avviandosi. Ah,
queste persone le davano soddisfazione. Facevano quello che gli veniva detto
senza lamentarsi, ed eseguivano sempre sereni i loro compiti. Non come gli altri
membri dell’equipaggio…
Subito Nami si diresse a poppa, sapendo
bene chi vi avrebbe trovato. Difatti, Usopp aveva in mano un binocolo per osservare il
paesaggio, mentre Zoro.. Beh, Zoro cosa volete che facesse? Dormiva,
naturalmente!
- Usopp, in cucina! – ordinò con aria
severa la ragazza. Lui la guardò appena, e sbuffano le diede retta. Però l’altro
ragazzo dormiva ancora, e non accennava a svegliarsi. Così, quando anche Usopp
se ne fu andato, lei gli si avvicinò e gli tirò un calcio nell’anca. Lui dal
dolore si svegliò di colpo, e subito si girò verso di lei. L’espressione furiosa
non tardò ad arrivare.
- Ma sei impazzita? Mi hai fatto male! –
ringhiò. Lei lo ignorò deliberatamente, e si voltò per andare in
cucina.
- Tutti ti stanno aspettando, dobbiamo
decidere i nostri compiti sull’isola. – ribatté lei impassibile. Lui sbuffò.
Aveva voglia di ribattere, ma era ancora mezzo perso per il sonnellino e allora
si arrese. Massaggiandosi la fronte, si avviò insieme a Nami dagli altri
amici.
Appena furono entrati nella stanza, Rufy
salutò allegro Zoro, ma lui non gli rispose. La rossa prese il comando della
situazione.
- Allora, il motivo principale per cui
scendiamo a terra sono i viveri, perciò: non immischiatevi in una rissa, non
distruggete un locale, non ferite nessuno, non importunate nessuno – e detto
questo si girò verso Sanji – e infine, non spendete più di quello che vi do!
Allora Sanji andrà a comprare cibo, e Zoro lo accompagnerà. – Ma subito lo
spadaccino si ribellò.
- Cosa? No, io vado a guardare spade! –
ribatté, guardando Nami in cagnesco. Lei lo ignorò.
- Robin e Chopper, voi cosa volete fare? –
chiese con gentilezza, non sapendo bene i gusti dei nuovi arrivati.
- Io vado a cercare una biblioteca! –
sorrise Robin. Nami acconsentì, e si voltò verso la piccola renna.
- Io invece vorrei cercare delle spezie per
le mie medicine.. – disse timidamente, il che fece sorridere la
rossa.
Ma proprio quando lei si stava rasserenando
guardando il piccolo Chopper, Zoro tornò alla carica.
- Io non vado con quel pervertito!! –
sbottò contro la ragazza. Lei. stufa di questi continui battibecchi, si voltò
verso Usopp.
- Allora ci vai tu con Sanji. – affermò.
Zoro sospirò rilassandosi, e Usopp fece di si con la testa. In fondo, anche lui
voleva andare a vedere il mercato per trovare qualcosa di utile per i suoi
marchingegni!
- E tu dove vai? – chiese Sanji rivoltò
verso la compagna.
- A vedere vestiti, si intende! – disse
lei, con un tono che significava che la risposta era piuttosto ovvia. Poi si
rivolse a Rufy. – Tu vai dove ti pare, ma se combini guai te la vedrai con me! –
lo minacciò. Lui sbuffò annoiato, come faceva sempre, e non le diede particolare
ascolto.
Dopo un po’ tutti furono pronti a sbarcare.
Quando misero i piedi a terra, dopo ulteriori raccomandazioni, i ragazzi si
separarono.
Ok, lo ammetto
anche questo capitolo è piuttosto inutile!! ù_ù’’ Ma l’avventura inizia dal
prossimo paragrafo! Spero che la storia vi sia piaciuta.. ç_ç
Grazie mille a
NicoRobin per la recensione!! *O* Sai, io credo che Nami abbia avuto un passato
orribile, ma Robin.. Robin ha avuto quello più triste di tutti, secondo me..
ç___ç Una piccola storia d'amore?? Diciamo che ci sarà qualcosa di simile! xD
Cioè, questa fic in realtà dovrebbe valorizzare la mia coppia preferita, ma è
più incentrata sull'avventura e l'amore si vedrà alla fine fine, credo..
Premetto che la trama l'ho scritta parecchio tempo fa, e che l'ho fatta un
po' drammatica.. xD
Ancora grazie mille, e al prossimo capitolo!! *_*