Lei, rintanata nell'angolino dietro al letto, lascia che le lacrime compiano il loro lento cammnino lungo le sue guance.
Lei, con le gambe strette al petto e la testa tra le ginocchia, si chiede se non fosse stato meglio se lei non fosse nata.
Lei, con le cuffie nelle orecchie,  si chiede perchè è così sbagliata.

'Sei solo una sfigata'
'Guardati, sei un cesso vivente'
'Sei una merda, non dovresti nemmeno essere al mondo'

Queste parole le rimbombano nella testa, e, ogni volta, sono come una pugnalata in pieno petto.
Non è mai stata una ragazza forte, e questo lei lo sa benissimo.
Come sa bene di non avere autostima di se stessa, di essere troppo timida, troppo sensibile e a volte anche troppo buona, dato che non riesce mai a rispondere agli insulti, immgazzinandoli tutti nel suo cuore.
Ma questa volta, le fanno più male delle altre volte.
Questa volta sono state le ragazze che lei riteneva le sue migliori amiche a farla sentire inderiore, a deriderla, a buttarla nel cestino.
E, anche se aveva giurato che sarebbe stata più forte, che non avrebbe più ascoltato gli insulti, si ritrova ancora a piangere nel suo angolino.
E, a tutto questo, si aggiungono i suoi che non sono mai contenti di lei.
Qualsiasi cosa faccia, non va mai bene.
A scuola deve fare di più.
Se sta zitta perchè sta zitta, e se invece parla dice solo cose sbagliate o risponde male.
E lei non ce la fa più a sopportare tutto questo.
Quasi senza pensarci, solleva la manica del braccio e con le dita sfiora quei segni rossi.
Sussulta per il contantatto e si sente uno schifo per averlo fatto.
Si odia per aver fatto vincere gli altri.
Di nuovo.
Ma in tutta questa schifezza,  c'è ancora qualcosa che la tiene ancorata sulla Terra
C'è qualcosa che la fa stare bene.
Qualcosa per cui lottare.
Qualcosa che in realtá è qualcuno.
Quel qualcuno sono i suoi idoli.
I suoi idoli, così lontani ma così fottutamente vicini.
I suoi idoli, che la prendono per mano e la portano in salvo, sempre.
I suoi idoli, che sono gli unici che la fanno sentire amata.
I suoi idoli,  che sono gli unici che sono riusciti a farla sentire bella, anche solo per qualche minuto.
I suoi idoli,  la sua ragione di vita.
Peccato che pochi capiscano quanto significano per lei.
Tutti dicono che lei è solamente una bambina che deve crescere, che quesi ragazzi non la portano da nessuna parte.
Beh, peccato che pochi sanno che proprio quei ragazzi le hanno salvato la vita.
E continuano a farlo, giorno dopo giorno.