PROLOGO
▬
C A P I T O L O U N I C O ▬
“Il colore del rancore„
Se
avesse dovuto attribuire un colore all’unico sentimento di
cui il
suo essere riecheggiava, sarebbe stato il nero. Non un nero comune,
quello che solitamente le persone confondono per tale, chiamano la
tranquillità silente della notte con l’appellativo
di tenebra.
Errore così banale, così largamente commesso da
essere
divenuta una fallace verità riconosciuta, ma nessuna delle
persone che descriveva in quel modo le tonalità del mondo
dopo
il calar del sole aveva realmente visto il volto vero di quel colore,
di cui non conoscevano la profondità.
Il suo rancore era nero.
Si allargava con inesorabile lentezza, mangiando i contorni di
ciò che l’animo conteneva, annientando qualsiasi
altro
sentimento, seminando sale dietro di sé, estirpando le
sfumature
e incenerendo qualsiasi tipo di distinzione tra graduazioni di ombre.
La sua rabbia era famelica, insaziabile ed era talmente intensa nella
sua oscurità da aver portato via tutto ciò che
una volta
aveva saputo provare - seppur nelle sue imperfezioni sempre palpabili,
ma di cui aveva conosciuto e veduto la differenza.
Ma aveva perso
quella
capacità, Loki, aveva dimenticato come fosse sentire altro
oltre
il proprio rancore e si sentiva consumare in quel tormento. Si
accresceva e riduceva nel medesimo istante, come una fiamma che
bruciava se stessa per continuare a divampare, diventando tanto
brillante – accecante – quanto effimera nella
propria vita.
Eppure, nonostante tale consapevolezza, era un contrappasso di cui era
disposto a pagare il prezzo perché lo sapeva, non era capace
di
provare nemmeno soddisfazione, compiacimento, per gli inganni che
intesseva – mai avrebbe trovato pace, mai quel rancore
avrebbe
smesso di annegare gli altri sentimenti, di cui comprendeva i
meccanismi, tanto da simularli, e ripudiava la loro esistenza.
Si sarebbe
perduto in esso
e il dispiacere per ciò, per aver smarrito persino se stesso
dopo aver distrutto la propria famiglia, non lo avrebbe sfiorato. La
sua grandezza sarebbe divenuta maestosa, terribile, abbracciando i Nove
Regni, e nel massimo della sua bellezza spaventosa, sarebbe collassata
come una stella, conoscendo, infine, la pace solo attraverso
l’annichilimento. Ma dietro i propri passi di caos, i semi
del
suo rancore non si sarebbero essiccati velocemente, ed estirpare le
erbacce di cui si sarebbe fatto portatore non sarebbe stato semplice.
E quella
bramosia di cui
era vittima e padrone non si sarebbe estinta e avrebbe contaminato,
come un virus, l’universo tutto, perdurando.
M A
N I A' s W O R D S
Sinceramente, non so proprio cosa aggiungere a questa bravissima flash.
L'ho scritta unicamente perché mi andava di fare un briciolo
di introspezione sul personaggio che prediligo di questo fandom,
provando a riprendere una frase pronunciata da Loki stesso nell'ultimo
film di Thor /SPOILER/ ovvero quando dice a Thor di fidarsi del suo
rancore /FINE SPOILER/
Non voglio allungare le mie note per farle diventare più
lunghe della flash in sé, quindi aggiungo solo che alcune
piccole ripetizioni sono volute e che non ho sostituito quasi mai
rancore con un sinonimo perché credo che renda appieno le
sfumature di ciò che intendo, rispetto a rabbia o ira et
similia, che ne possiedono altre.
Detto questo, spero che questa piccola flash possa essere apprezzata e
un commento non mi dispiacerebbe, tutt'altro, mi farebbe decisamente
piacere sapere le altrui opinioni.
Mania•
|