«Papà, cos'è tutto questo silenzio?»
«Mmh? Tua madre e tuo fratello sono fuori, per quello che si sta così
bene»
«Papà, non dire le cose brutte alla mamma!», lo sgridò la piccola,
talmente abituata a far da paladina alla madre da sapere a memoria
quella frase.
«E Shikashi non lo difendi?», guardò divertito la bimba mentre cercava
di sederglisi sulle ginocchia.
«Shikashi è un maschio» rispose tutta seria, come se quella frase
potesse spiegare ogni cosa.
«E il silenzio c'è!»
Non c'era verso, sua figlia si era impuntata e ora doveva indagare con
lei per scoprire cosa non andasse in quella casa – anche se continuava
a sostenere la tesi della moglie e del primogenito.
Più per farle piacere che per necessità si portò una mano all'orecchio,
fingendo di ascoltare con attenzione tutti i rumori esistenti o meno:
effettivamente c'era una strana quiete, come se il tempo si fosse
fermato in attesa di un qualcosa.
«Preparati Midori, sta per succedere una magia!» le disse bisbigliando,
come fosse un segreto solo loro, dopotutto era la prima volta che
avrebbe assistito alla sua venuta potendo capire cosa sarebbe successo
di lì a poco.
La piccola si irrigidì tutta, trattenendo il respiro, in attesa del
prodigio che le era stato promesso.
Shikamaru frenò a stento una risata divertita: era proprio tenera e
sperò ardentemente che con l'andare degli anni non avrebbe preso una
brutta piega, tendente al temperamento della madre per intenderci.
L'uomo si alzò tenendo in braccio la bambina, poi la portò alla
finestra, aprendola senza troppe remore perché avrebbero dimenticato in
fretta il freddo pungente.
La bimba stava per lamentarsi quando vide qualcosa di strano scendere
dal cielo: rimase spiazzata. Non era acqua! Era così lenta, bianca...
«Papà! Papà!! Guarda là! Cos'è?!?», urlò e si agitò Midori, puntando il
ditino verso l'alto.
Shikamaru la strinse di più a sé, un po' per riscaldarla un po' per non
farla cadere, poi le disse che si trattava di neve e che arriva sempre
in inverno, un buon compromesso per tutto quel freddo, no?
«È bellissima... possiamo tenerla?!».
Sempre meglio di un cane in effetti...
«Senti con la mamma».
Non aveva nessuna intenzione di rattristare Midori con un no, in più le
spiegazioni per il rifiuto sarebbero state lunghe, noiose ed
incomprensibili per una bambina di quattro anni. E poi avrebbe rovinato
la magia!
***
«Perché Midori mi ha chiesto se poteva tenere la neve?!»
NdA
Lo so, la fine è frettolosa, ma non sapevo come continuarla senza star
ad allungarla troppo (e non saprei proprio dove andare a parare, quindi
è meglio evitare XD
Passiamo alle spiegazioni serie! Questa storia partecipa all'iniziativa
“Three were the pillars: immortal, wisest and fairest of all flies”,
ossia siamo tre anime super ardenti che non volevano rinunciare alla
tradizione del calendario e disperatamente scrivono continuamente per
portare a termine anche questo Avvento!
Poi, la prima settimana dell'avvento è guidata dall'angelo Blu, colui
che invita gli abitanti della terra ad iniziare i preparativi del
natale, veste con un grande mantello blu intessuto di silenzio e pace.
Dunque, non vogliamo essere blasfeme in nessuno modo, sia chiaro, io
comunque ho usato questo famoso mantello per descrivere la prima neve
di stagione vista con gli occhi di una bimba! Il Natale non ho voluto
mettercelo perché ambientandolo nel mondo di Kishimoto non potevo
inventarmi tutto!!
Detto ciò, per oggi ho dato! Domani tocca alla nostra cara Yangrine
(che insieme a Sacchan formiano le tre Superchicche!)!! Seguite tutti
questi dolcetti pre Natale!, non ve ne pentirete!! ♥
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