Nasci sola e sola per il mondo andrai.
Sentieri bui e dissestati
incroceranno il tuo cammino, ma
mai nessuno li percorrerà al tuo fianco.
Deserti aridi, steppe bruciate e mari
in tempesta non interromperanno
la tua strada, ma porranno davanti a te ostacoli apparentemente
insormontabili.
Sola, a vagare per il mondo senza una
meta. Priva di
qualsiasi tipo rotta o indicazione.
Nulla è sotto il tuo
controllo e, come una barca immobile
nella bonaccia, ti lascerai condurre nell’oblio dei tuoi
pensieri.
Riflessioni sconnesse, frammentate e
prive di qualunque
senso logico, ma di un’importanza fondamentale per la tua
sola sopravvivenza.
Amore, odio, rabbia e tristezza sono
sentimenti estranei al
tuo spirito.
Non hai mai saputo cosa vuol dire
sorridere e mai una lacrima
ha abbandonato quel mondo algido troppo spesso nascosto dalle tue
ciglia folte.
Solitudine e silenzio. Solo loro i
tuoi fedeli compagni in
questa tua eterna sfida contro gli elementi.
Sono molteplici i sentieri che hai
incrociato, ogni via per una
vita e ogni vita è stata evitata accuratamente da una
continua serie di
sfortunati eventi.
Solo un sentiero era diverso dagli
altri.
Pulito, lineare, soleggiato. Niente a
che vedere con tutto
ciò che hai osservato nella tua, se pur breve, esistenza.
Ogni vita una storia e, questa volta,
la storia l’hai voluta
ascoltare.
Hai guardato nei suoi occhi e
salutato i suoi sorrisi con
eguale calore.
Ogni vita una storia.
Ogni storia un pezzo del tuo cuore.
Ti sei soffermata su altre strade
simili a quella. Altre persone
hanno visto i tuoi sorrisi, e pochi le tue lacrime, ma tu per prima ti
sei
stupita della loro esistenza.
Non più algidi e
impassibili ora, quei laghi caldi, guardano
il mondo con un’anima nuova e il pesante mantello che ti
copriva e ingobbiva è
stato abbandonato su un albero vecchio e rinsecchito, sul bordo di un
sentiero
che non percorrerai mai più.
Dolore, dolcezza, ira e gioia ora
fanno parte di te e
colorano il tuo viso, a seconda della situazione.
Un ultimo sentiero ti aspetta in
questo mondo e poi, potrai
aprire la seconda porta del tuo futuro.
Una prova. Ecco cosa rappresentava
tutto ciò.
Non apatia eterna, dolore o
indifferenza.
Un semplice esame.
Addestramento utile a forgiarti per
il caos che ti attende
oltre quel muro.
Sospiri pesantemente a questa
rivelazione, credevi fosse
questa la via definitiva, ma ti sbagliavi.
Non hai paura.
Persone che hai perso per la strada
le ritroverai di là del
muro e, con loro, proseguirai il cammino.
Niente fili a condurti, niente
bussole a riportarti sulla
giusta via, ma in fondo non ti sono mai servite.
Stringi un po’ le spalle e
un brivido attraversa la tua
spina dorsale.
“forse ho fatto male ad
abbandonare il mio mantello…”.
Un pensiero costante e martellante
nella tua testa. Quella bussola
abbandonata nella tasca interna non ti è mai servita, ma la
consapevolezza che
ci fosse ti ha dato la forza per proseguire fino a qui.
Il freddo t’irrigidisce le
membra, ma quando stai per
voltarti e andare a recuperare il tuo tesoro perduto, ti accorgi che un
altro
prezioso ti potrà condurre e affiancare.
Un grillo fa capolino sulla tua testa
e con la sua foce
sottile, ma ferma t’invita a proseguire.
Così ti volti decisa e con
un solo colpo, spalanchi la porta
e ti butti nel tuo futuro.
L’atterraggio non
è stato dei migliori, a sei ancora tutta
intera e, stringendo meglio i lacci delle scarpe, corri in contro a
quel
sentimento che più di tutti ti è mancato.
Lo stringi possessiva e con lui
accanto prosegui a testa
alta verso l’ignoto.
Un pensiero prima, però,
ti attraversa la mente e un leggero
ringraziamento va a colui che ha aiutato a fare quel salto per te tanto
importante, ma non c’è bisogno di urlarlo.
Quel tuo bisbiglio risuona ancora
forte nell’aria e sei
certa che è giunto che alle sue orecchie forte e chiaro.
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