I don't want you to adore me, don't want you to ignore me when it pleases you

di Doctor Who addicted
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Sono fuori a fumare. Due cani stanno abbaiando e i due versi si ricorrono.
"Marco"
"Polo!"
Quando tiro, la cartina della sigaretta sfrigola.
Mi rilassa.
Il cielo è scuro. Vorrei che i lampioni effievolissero la loro luce fino a che questa non sia morta, allora la notte non sarebbe più buia, le stelle mi farebbero compagnia.
Enrico non è qui, neanche questa sera, ma mi scrive, mi parla di lui. Di come non si affezionerà a me. Ma non è come averlo qui.
La sigaretta è finita, solo un cane sta abbaiando ora.
"Ehi, Polo, dove sei finito? Mi stavo divertendo, mi piaceva avere un amico!"
Il suo urlo disperato rimbalza sulle mura delle case silenziose che mi circondano producendo un eco fastidioso.
Sono le tre meno un quarto e la città dorme.
Mi manca Enrico.
"Non affezionarti!"
Troppo tardi.
Mi mancano le sue labbra sottili, il suo profumo, i suoi discorsi interminabili.
Troppo tardi.
Quella maledetta canzone verrà fuori.
Gli alberi sussurrano, ma non c'è vento.
Nessuna stella cadente stasera.
Nessun desiderio.
Nessuna falza speranza.



Buonanotte, Enrico.




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