Comoedia Acerba - Parte I: Inferno

di The Odd Storyteller
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Prologum

Cosa nuova e mai sentita,
Opera assurda e inaudita;
Mai nessuno prima d’adesso
Osò parodiare Dante stesso.
Ecco a voi quest’opera finita;
Dateci un’occhiata divertita.
Io ascolterò ogni commento, promesso;
A patto però che sia con giudizio espresso.
Acerba, “pungente”, è essa definita,
Ché si adatta al mio nome omesso.
Essendo satira, inoltre, è appropriato.
Ricordo poi che un tale l’ha utilizzato,
Beninteso, in un’opera di antico successo.
Auguro a voi una risata infinita!




Canto I

La selva oscura


Nel mezzo del cammin di nostra vita,
siccome la giusta via avevo smarrita,
mi ritrovai per una selva oscura,
e mi dissi: ohibò, mi vien paura!
Vuoi vedere che son cascato
dove già il divin Dante è stato?
Quella cazzo di brutta foresta
così intricata, oscura, e mesta?
Una lonza, una lupa, un leone;
mo’ arriva pure Virgilio il coglione.
Dovrò quindi andarmene all’inferno,
e fare una Commedia al moderno?
E invece no: appare Belushi John
che urla “Ehi! You! C’mon!”
Io lo guardo e gli dico “Senti,
io non ci capisco un accidenti;
vedi di parlare in italiano,
l’inglese infilatelo su per l’ano.”
Lui risponde “Noob, parlami bene,
se non vuoi patir delle eterne pene!”
Io, un poco preoccupato per la svolta,
pentito fui della parola a lui rivolta.
E dissi “Perdono, grande Joe Cocker
Wild Bill, Bluto, Blues Brother!”
Lui riprese “bene, ora ragioniamo,
ma ora è meglio se da qui scappiamo!”
“Ma come? Siamo messi proprio male...
Per caso ricordi com'è l'originale?”
Egli mi fissò, visibilmente sconcertato
“Credi che io abbia mai studiato?
Tutti i tuoi Dante, Petrarca, Boccaccio,
Sai in quale posto te li caccio?”.
Ovviamente non ero granché stupito;
però diventai un tantino atterrito.
Ebbene, adesso come diavolo facciamo
a superar le bestie che davanti c’abbiamo?
Senza speranza, condannati a morte,
molte poche idee mi sono sorte.
Tra di esse una sola mi allettava,
ovvia e scontata mi sembrava:
essendo io sia autore che protagonista,
non posso di botto segar l’antagonista?
Esposi questa nuova teoria mia
al divo John compagno di via.
Un’ottima idea ad egli pareva,
(è chiaro, lui manco una ne aveva):
ebbene, le tre fiere sparirono all'istante,
e mi misi quindi a saltare festante.
Sentite, vi pare che potevo lasciar morire
me medesimo? Dovevo farli uscire
da una simile spinosa situazione,
salvar l'eroe e proseguir la narrazione.
Non ho trovato, è vero, lo ammetto,
nessun’altra via per salvar il poveretto.
Ma adesso basta con le scuse:
non voglio rendervi le idee confuse
(sebbene la mia loquela antiquata
a voi miseri paia assai complicata)
se qualcosa quindi non comprendete
orbene, non indugiate: chiedete!





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