Bacio a sapor di neve

di LovelyMoon
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Sirius amava la neve e amava il Natale. Amava quell'aria di festa che in casa sua, fin da piccolo, non c'era mai stata. Si dice che a Natale diventano tutti più buoni, tranne sua madre ovviamente.

Per Walburga Black non era altro che una festa inutile; quei bambini, per di più Babbani, che giocavano a lanciarsi palle di neve non erano altro che maleducati e incivili.

A Sirius non era mai stato permesso andare a giocare con la neve e forse era per questo che ogni anno, ad ogni primo fiocco di neve ad Hogwarts, diventava felice come un bambino il giorno del suo compleanno.

Remus amava lo spirito del Natale e Sirius ne era l'emblema, e proprio per questo amava quella festa così tanto. Perché Sirius diventava più allegro e felice che mai. Iniziava a parlare di pupazzi di neve e battaglie dal primo di dicembre, prima ancora che si potesse solo pensare alle decorazioni. Non gli importava se si gelava, se il naso diventava rosso o le mani screpolate, era un dovere stendersi sul prato ricoperto di neve e fare un bellissimo angelo. Forse era l'unico in tutto il castello che decorava il Dormitorio con alberelli sui comodini e tante lucine svolazzanti.

La mattina di Natale Sirius svegliò tutti urlando e saltellando.

-E' Natale! Dai ragazzi alzatevi, è Natale! Dobbiamo aprire i regali!-

-Sirius ti prego, sono le 8!- borbottò James.

Sirius si avvicinò al suo letto e gli tirò le coperte -Ma James! E' Natale!- ripeté entusiasta.

-Tutti gli anni la stessa storia- sospirò Peter, alzandosi lentamente.

-Quindi è inutile lamentarsi, James- disse Remus, in piedi già da un po'.

-Ok, ok! Mi alzo!- sbuffò James.

Dopo aver scartato i regali, dopo i vari “Grazie!”, “E' bellissimo”, “Oh, grazie, grazie, grazie!”, Sirius indossò cappotto, cappello e sciarpa e disse: -E ora tutti fuori!-

Peter stava per ribattere, quando uno sguardo di Remus lo zittì. Era così bello vedere Sirius ridere, con gli occhi che gli brillavano.

Per questo quando, durante la battaglia, scivolò e si ricoprì di neve non si lamentò ma rise. Rise, quando Sirius si avvicinò a lui gattonando per chiedergli se stesse bene.

-Ti sei fatto male, Lunastorta?-

-Si... Proprio qui, sulla bocca- rispose, toccandosi le labbra.

Sirius non ci pensò due volte: -Ti curo io, tranquillo- e posò le labbra su quelle del suo bel Lunastorta.

-Buon Natale, Sirius- gli disse Remus con un sorriso.

-Buon Natale, Remus- disse Sirius prima di baciarlo di nuovo, sotto gli occhi dei loro due amici che sbuffavano e si sfregavano le mani per riscaldarsi.





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