Un bacio all'ombra della luna

di MidNight01
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I sorrisi di Zeta regalavano luce e speranza a Durbe, l’innata purezza del domatore di draghi era indescrivibile.
Lui brillava, era luminoso come una stella in un cielo nero e vuoto.
Spesso il cavaliere si era chiesto se, abbracciandolo, lo avrebbe ferito o distrutto tant’era fragile.
Non era forte.
Non usava la spada che portava dietro.
Un sorriso e due parole bastavano per riaccendere la voglia di amare e vivere in chiunque lo incontrasse, e Durbe non faceva eccezione.
Una sera decise di andarlo a trovare, di colmare nuovamente la sua anima con quell’angelica visione e così fece.
Giunse sul colle, dove il biondo se ne stava tranquillamente sdraiato sull’ erba umida, di fianco a Draglone, il drago etereo.
Il suo sguardo era triste mentre si perdeva in quel vuoto: non si vedeva la luna, non c’erano stelle, il buio totale avvolgeva la notte.
-Non trovi sia ingiusto il fatto che la luna giochi a nascondersi dagli uomini?- chiese facendo sobbalzare il ragazzo in groppa al suo destriero.
-Non capisco …- sussurrò spaesato.
-Mi rende triste vedere il cielo vuoto. Mi fa sentire solo … e poi il buio non mi piace…- Durbe sorrise e gli si avvicinò piano.
Gli tese la mano invitandolo ad alzarsi e lo strinse a sé.
-Sei sciocco. Tu non sei solo e mai lo sarai.- gli sussurrò in un orecchio mentre l’oro dei vari ornamenti di Zeta urtava contro l’argento dell’armatura del cavaliere.
Questo ebbe il terrore che il ragazzo sarebbe crollato in mille pezzi, che lo avrebbe respinto dopo questo abbraccio o che non lo avrebbe più voluto nemmeno incontrare.
Non fu così.
La luna, quasi volesse assistere a quella scena comparve da dietro delle nubi pece, facendo brillare le lacrime del domatore.
-Durbe …- Sussurrò. –mi prometti che mi rimarrai accanto per sempre?- l’altro sospiro e gli asciugò le lacrime.
-Certo.-
E, a quella promessa, venne messo come sigillo un bacio.
Un immagine a cui la luna rise, conservandone il momento con tutta se stessa.




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