Cap 1
Era una giornata tranquilla a Konoha. Il cielo era sereno e una fresca
e leggera brezza stava spazzando un po' di quel caldo afoso che stava
facendo in quel periodo. Davvero non sembrava che poco tempo prima ci
fosse stata una guerra di proporzioni enormi , con gravi
perdite. Il villaggio era sempre lo stesso .
Una ragazza era seduta accanto alla finestra ad osservare quella pace
facendosi coccolare dal quel bel venticello che le solleticava la
pelle. Quell'atmosfera donava molto alla ragazza . Lunghissimi capelli
corvini che danzavano al ritmo del vento . Pelle chiara e perfetta da
sembrare quasi porcellana e lunghe ciclia nere che
incorniciavano dei bellissimi occhi color perla. Hinata Hyuga.
Hinata stava placidamente seduta li a rilassarsi e indossava un
semplice kimono a tinta unita color glicine. Osservare tutto quello le
faceva ritornare in mente la lotta estrema per permettere a tutti i
villaggi di vivere in pace . Sangue ovunque e ninja valorosi che
cadevano uno dopo l'altro. E soprattutto suo cugino ma che lei definiva
suo fratello ormai che per proteggerla ha perso la sua di vita. Non
passa giorno in cui non si senta in colpa anche se lui stesso ha detto
che è stata per una sua libertà che ha scelto di
proteggere la sua vita. Hinata fece un sospiro. Erano passati
già quattro anni da allora ma era tutto così
nitido nella sua testa. Però ora era felice e serena come
non lo era mai stata nella sua vita. E anche questo stato d'animo si
poteva ricondurre a quel periodo.
La battaglia era finita.
Un cratere enorme si stanava al centro del campo di battaglia li dove
prima c'era il dieci code . Grazie all'intervento dei quattro Kage e di
kakashi , che era riuscito a liberarsi di Obito , erano riusciti a
sconfiggere Madaara e il dieci code. Stranamanete dopo la caduta ci fu
un enrome silenzio come se nessuno ci potesse credere
veramente. Dopo però ci furono dei brusii di
contentezza ma mai vere urla di gioia, forse per la troppa
stanchezza o forse per la brutalità di questo conflitto,
nessuno se la sentiva di festeggiare. Il primo pensiero infati fu
quello di soccorrere subito i feriti ed onorare i caduti e quindi si
vedeva un grande via vai di gente che cercava di rendersi utile in
qualche modo.
Hinata subito si mise alla ricerca di Naruto , nella
confusione lo aveva perso di vista e voleva accettarsi che stesse bene.
E lo vide , era seduto a terra stremato con qualche ferita ma
niente di grave.. In fondo col suo chacra guariva in fretta. Era li a
terra a parlae come un ebete con Sasuke. Già. La sua
presenza poi era la cosa più assurda che era successa. Anni
a scappare incurante della disperazione degli altri e mettendo non poca
in difficoltà tutti ed ecco che all'improvviso ritorna come
protettore di konoha . Ma Hinata non giudicava mai molto. Se Naruto lo
aveva accettato allora perchè non poteva farlo anche lei.
Naturalmente c'era anche Sakura con loro ed era intenta a rimetterli in
sesto. Eh si. Il team 7 era tornato . Sembrava che fossero stati sempre
insieme e non divisi da anni. Hinata sorrise amaramente. Era felice di
vederli così bene insieme , però era triste
perchè non ne pteva fare parte. Per Naruto lei sarebbe stata
solo la dolce amica che lo tira fuori dai guai. Ormai aveva provato di
tutto gli aveva confessato di amarlo e aveva rischiato due volte la
vita per lui. Non aveva ricevuto risposta , ne negativa ne positiva.
Non era degna nemmeno di quello. Sospirò. Cosa poteva farci?
Ora il suo obbiettivo era rivolto verso la sua casata. Aveva
intenizione di essere riconosciuta ufficialmente come futura capoclan
da suo padre e sapeva che la cosa ora non sarebbe stata tanto
difficile. Era diventata forte e coraggiosa e di questo ne era
orgogliosa.
Dando un ultimo sguardo la suo angelo biondo ritornò verso
il campo di battaglia per rendersi utile con i feriti. Ma voltandosi
non si era accorta che due occhi del colore del cielo la osservavano
mentre andava via.
Naruto era esausto ed era un eufemismo. Non sapeva nemmeno come trovava
la forza di respirare o di stare seduto. Ma era tutto finito, La guerra
era fiinitta e Sasuke era tornato , anche se con una sparata davvero
stupida visto che era lui che doveva diventare Hokage. Ma andava bene
così. Tutto era tornato come prima. Si guardò
intorno e lo spettacolo era davvero orrendo , morte e distruzione. Che
shifo. Sakura si avvicina e comincia a curare le sue ferite e gli da un
po' di sollievo. Naruto sentiva la sua presenza accanto a lui , il suo
tocco gentile sulla sua spalla e si rilasso.Però
non sente più quel battito accellerato che era solito
iniziare se lei si dimostrava carina con lui , il che è
sempre stata una cosa rara. Ormai lo aveva capito da un po'. Da quando
lei aveva cercato di prenderlo in giro dicendo di amarlo solo per avere
il permesso di cercare Sasuke. Allora li aveva realizzato che qualsiasi
cosa avesse fatto lei non si sarebbe mai innamorata di lui . Ma in
fondo era amore quello che provava per lei o semplice ammirazione
infantile che poi è sfociato in un amore fraterno. Ripeteva
come una cantilena che lei sarebbe divetata la sua ragazza ma
più per abitudine ormai non ci credeva nemmeno
più lui. Certo che era sfortunato in amore. AMORE. Quella
parola gli rimbombava nella testa come un eco. AMORE , AMORE........TI
AMO. Già. Quelle due parole le aveva ricevute per la prima
volta nella sua vita poco tempo fa da una ragazza timidissima ma che
non ha esitato nemmeno un attimo a mettere a rischio la sua vita per
lui. E ci era andata davvero vicina. Hinata. Si mise a pensare a lai ai
suoi lunghi capelli neri , alla sua voce dolce e cristallina e al suo
sorriso timido e meraviglioso. La conosceva da anni ma era come se
fosse la prima volta che la vedesse sul serio. Hinata si
poteva definire il suo angelo custode. In quella guerra gli aveva
parato il sedere almeno due volte e a caro prezzo. Senza
chiedere niente in cambio , Lui invece si poteva definire l'angelo
custode di Sakura. Naruto ha sempre fatto il possibile per non far
perdere mai il suo sorriso . Come fa un fratello maggiore con la
sorellina. Forse era proprio questo per lui. Quando Sasuke se ne
andò e Sakura si mostrò a lui in lacrime e lo
implorò come una bambina di riportaglielo era scattato
questo sentimento. Ma adesso, Sasuke era tornato e Sakura non
aveva più bisogno del " fratellone" era forte abbastanza
ormai . Naruto sospirò. Che doveva fare?
" Naruto. C'è qualcosa che non va?" gli chiese Sakura aveva
notato che era molto pensieroso e non era proprio da lui.
" no...non proprio" rispose lui
" è una questione amorosa?"
" ma come.....?" rimase molto sutpito da come avesse fatto centro al
primo colpo
" punto primo sono una donna e punto secondo ti si legge tutto in
faccia" rispose lei con un sorrisetto.
Naruto in amore era sempre stato un disastro , un vero imbranato. Era
ora che la sorellona gli insegnase qualcosa sulle donne.
Perchè per Sakura Naruto era come un fratello , il migliore
che si potesse desiderare.
Naruto ritornò silenzioso a pensare.
" dovresti dirglielo" disse all'improvviso Sakura
" cosa?"
" Hai capito che c'è una ragazza che ti piace ma non hai il
coraggio di farti avanti"
"Sakura mi stai facendo paura" era inquetante come riuscisse a leggere
così facilmente i suoi pensieri
" non è difficile capirlo sai?. Hai capito che la tua per me
era solo una cotta adolescenziale e ti sei reso conto che è
ora di crescere"
Era davvero sconcertante sentire dire da altri i propri pensieri.
" Tu già sai che lei ti ama quindi l'unica cosa che ti frena
sei proprio tu caro il mio baka" gli disse Sakura
Naruto non rispose sapeva che l'amica aveva ragione. Poi si
sentì osservato e si girò e fece appena in tempo
a scorgere l'oggetto dei suoi pensieri che stava girando le spalle per
ritornare al campo di battaglia.
Naruto era sollevato , stava bene. Stava già pensando di
cercarla appena le sue ferite fossero state curate. Doveva andare da
lei a dirle grazie e soprattutto scusa. Per colpa sua Naji non c'era
più. Ma Hinata non gli portava rancore anzi......era stata
proprio lei a spronarlo e ricordargli che suo fratello era morto per
uno scopo. La pace.
Mentre osservava quella cascata di capelli neri che seguivano il vento
allontanarsi naruto capì che era arrivato il momento di
crescere e di andare avanti.
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