Un Natale di ricordi e di dolore

di Maryangy91
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Fino a qualche anno fa ero una ragazza che sognava di andar via dal proprio paese. Mai avrei immaginato di finire per strada costretta a prostituirmi, senza la possibilità di ribellarmi per non farmi uccidere. Io e le mie compagne cerchiamo di darci conforto a vicenda, ma sappiamo tutte che anche quest'anno trascorreremo il Natale su un marciapiede aspettando il cliente di turno che pretende di trovarci sorriderti e soddisfacenti.
Con lo sguardo basso ricordo il Natale il famiglia. Non avevamo abbastanza soldi e i regali li andavamo a comprare nei mercatini dell'usato, ma era così bello nasconderli e trovarli con una caccia al tesoro. Sotto l'albero esprimevamo i desideri, il cenone lo preparavamo tutti insieme.
Più ricordo e più sento la nostalgia di tutto e di tutti, anche della puzza di frittura del poco pesce congelato che i miei genitori riuscivano a comprare e a friggere.
Mentre il passato mi affolla la mente calde lacrime scorrono lungo le guance congelate dal freddo pungente. I miei singhiozzi sono interrotti da un uomo che, avvicinandosi a me, abbassa il finestrino e, senza finezza né gentilezza, mi dice di salire in macchina e farlo divertire. Vuole un Natale indimenticabile. Peccato che lo vorrei anche io. In questo momento vorrei stare in quella casa piccola e spoglia dove sono cresciuta tra tanto amore.
A riportarmi alla triste realtà basta la sua mano tra le mie gambe. Mi asciugo le lacrime pronta a trascorrere una bruttissima notte di Natale. Ma il ricordo degli occhi di mia madre mi danno la forza di sperare in un domani diverso. Spero e sento che prima o poi davvero vivrò la vita migliore che ho tanto sognato.




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