Nome su EFP e sul forum dell’autore: Mariam Kasinaga/Mariam:Kasinaga Titolo della storia: Windigo
Lunghezza della storia: 3 capitoli
Genere: sovrannaturale, drammatico
Rating: giallo
Avvertimenti: nessuno
Note: questa storia è ambientata in una riserva indiana all’inizio del ‘900, quando molte comunità indiane avevano cominciato ad assumere usi (ad esempio le case in legno) dei coloni europei. Il Windigo è una creatura mitologica di questo popolo, di cui non consiglio di cercare informazioni prima di leggere la storia
Introduzione(breve): la storia è ambientata in un villaggio indiano al limitare una foresta, dove vivono delle creature sovrannaturali, i Wendigo. Protagonista è Naj, un ragazzo che viene esiliato proprio nella foresta, dato che è ritenuto colpevole di omicidio.
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Windigo
Capitolo 1-Paura
Non era la prima volta che percorreva da solo il sentiero che si snodava vicino alla foresta che lambiva la riserva indiana, ma l’oscurità che stava avanzando velocemente lo inquietava. Si sistemò gli spallacci della sacca, tentando di non pensare alle antiche leggende che suo nonno amava raccontargli a cena, mentre fuori i fiocchi di neve scendevano lentamente: “Non si può mai stare al sicuro, con loro. Si muovono furtivamente nei boschi, senza far rumore, aspettando accovacciati tra le radici degli alberi la loro prossima vittima. Potrebbero seguirti per ore, senza che tu te ne accorga, per poi balzare contro di te e smembrarti la gola!” bisbigliava, prima che la mamma cominciasse a sgridarlo, dicendo che “non erano argomenti adatti ad un ragazzo di tredici anni”.
Sentì un brivido corrergli lungo la schiena quando calpestò inavvertitamente un ramoscello secco, il cui suonò rimbombò nel silenzio innaturale della foresta. Naj si voltò meccanicamente a guardare oltre le sue spalle, assumendo un’espressione quasi delusa nel non vedere nulla dietro di sé, tranne i tronchi contorti delle betulle che lo circondavano. “E’ solo la tua immaginazione, non c’è assolutamente nulla qui” continuò a ripetersi, fino a quando non riuscì a distinguere le luci delle prime case della riserva.
Accelerò il passo, con la sacca che gli rimbalzava sulla schiena. Per un attimo smise di guardare davanti a sé ed il suo sguardo cadde sul terreno fangoso ricoperto di foglie secche: suo padre gli aveva insegnato ad osservare ed interpretare gran parte