Note alla traduzione
Note alla traduzione
Salve a tutti !
Lo so che le introduzioni sono a volte molto noiose e per questo cercherò
di essere il più breve possibile (anche se so già che non mi
riuscirà…^_^;;), ma soprattutto in presenza di una fic così
lunga un po’ di spiegazioni mi sembrano doverose.
Innanzi tutto vorrei ringraziare ancora Janeka per avermi concesso l’autorizzazione
a tradurre la sua bellissima storia (Thank you again, Janeka-sama!!). Sarebbe
stato davvero un peccato non poter far arrivare questa splendida e romanticissima
fanfic al maggior numero possibile di persone…anche se la lunghezza potrebbe
intimorire (ma i primi capitoli sono molto brevi, quindi niente paura ^^)
vi assicuro che vale veramente la pena di leggerla tutta!!
I motivi che mi hanno spinto ad intraprendere questa mastodontica opera
di traduzione sono essenzialmente due : primo, la mia attuale fissazione
per il manga di Rurouni Kenshin (che consiglio a tutti di leggere, se vi
piacciono le storie ambientate nell’epoca dei samurai, quelle di carattere
storico e quelle d’amore ovviamente!) che mi ha spinto a carcare e leggere
sulla rete tonnellate di fanfic dedicate ai suoi protagonisti. Secondo, la
totale mancanza di siti italiani dedicati a questo bellissimo fumetto…per
quanto abbia cercato, non sono riuscita a trovare neanche una misera paginetta
web !! Così ho deciso di prendere due piccioni con un fava e “pubblicare”
sia la storia più bella che io abbia mai letto su Rurouni Kenshin,
che una delle poche (credo) fic in italiano sul nostro eroe…dando così
(spero) un po’ di soddisfazione a tutti quei fan italiani del manga, che vorrebbero
vedere qualcuna delle migliaia di ffc su Kenshin presenti sulla rete, tradotta
nella propria lingua madre. (Senza dover passare nottate con il vocabolario
in mano! x___x)
Per facilitare un po’ la lettura ho messo delle note ai termini giapponesi
che l’Autrice usa e, in alcuni casi, ho aggiunto anche delle piccole spiegazioni…ci
sono alcune cose, presenti solo nell’anime, che anche io ho faticato a comprendere
la prima volta che ho letto questa storia ! ^__^;;;. Ho tradotto anche il
testo delle varie canzoni presenti, dato che il loro significato è
importante ai fini della narrazione, ma a volte mi chiedo se ho fatto bene…
quando leggerete quei capitoli credo capirete perché !!
Bene, mi pare proprio che ci sia tutto…non mi resta che augurarvi buona
lettura !!
Ciao
Quenya
P.S. Ah, vi ricordo che io sono una semplice e misera traduttrice…se volete
spedire commenti, complimenti & minacce potete scrivere (in inglese ovviamente
!) a jcrect@aol.com
Se invece avete lamenti o consigli su una migliore traduzione potete scrivermi
a quaenya@libero.it
Una canzone per te cap 1
Una canzone per te ~ parte 1
(A song for you)
By Neka/Janeka Rector
Traduzione : Quenya
Disclaimer : Per la cronaca, io non sono Watsuki (l’autore di Rurouni
Kenshin) e non sto provando in nessun modo ad essere come il manga.
Lo sto scrivendo per divertimento e per combattere la noia.
Note dell’Autore :
Okay, non ho idea da dove è venuta fuori l’idea per questa fanfic
. Forse è perché sono in una di quelle situazioni leggermente
ironiche. Di tutti i posti al mondo sono a NEW ORLEANS e non posso ANDARE
da nessuna parte !! ::sigh:: E così per il vostro piacere di leggere
(spero) ho scritto questa storia. Vorrei spiegare alcune cose. Uno, io adoro
Sanosuke. Non tanto quanto Kenshin, ma decisamente lui è tra i miei
preferiti. Così, anziché descriverlo come la totale testa-di-legno
che gli piace essere, ho provato a farlo un po’ più saggio e più
intuitivo. Giustifico questo fatto ritenendo che probabilmente lui è
un tipo dannatamente sveglio e vedrebbe le cose molto meglio di come potrebbe
fare la maggior parte di noi. Solo, lui di solito tiene questo talento per
se. Dopo aver letto questa storia, probabiblmente vorreste che lo avesse
fatto.
Due, per qualche ragione, sento il bisogno di lavorare un altro po’ sul
background, quindi se qualcosa vi salta agli occhi, fatemelo sapere, vedrò
che cosa posso fare al proposito (probabilmente in un primo momento non lo
saprò neanche io). Terzo, qualsiasi suggerimento, commento, CRITICA,
o qualsiasi altra cosa di costruttivo sarebbe MOLTO UTILE ! Questa storia
si colloca prima dell’apparizione di Saito.
Comunque è una storia d’amore tra K&K, quindi… buona lettura
!
Era una giornata luminosa e assolata. Il tipo di giornata in cui gli uccellini
cinguettavano così gioiosamente mentre volavano che non potevi non
sentire il tuo spirito sollevarsi. Era il tipo di giornata che ti faceva
venire voglia di sederti all’aperto ed immergerti nella luce del sole. Si,
era una giornata assolutamente perfetta per fare il bucato.
Kaoru fece scorrere la porta della sua camera e si guardò intorno.
Come al solito, Yahiko stava ancora dormendo, russando così rumorosamente
che poteva sentirlo durante tutto il tragitto per andare fuori. Strinse gli
occhi e sorrise al pensiero di tutte le oh-così-meravigliose e perfide
cose che gli avrebbe fatto più tardi. Non che fosse una persona violenta,
ma c’era qualcosa in quel ragazzo che le faceva venire voglia di schiaffeggiarlo.
Tornò nella sua camera, prese un cambio di vestiti puliti, una saponetta,
un asciugamano e si diresse verso il fiume. Normalmente avrebbe costretto
Yahiko ad uscire da letto, in modo che potesse riscaldarle l’acqua per il
bagno, ma in un raro momento di considerazione per il suo giovane allievo,
andò invece verso il piccolo ruscello dietro al dojo.
Una volta là, si guardò intorno per essere sicura che la riva
fosse pulita prima di tuffarsi sotto la superfice. Il sole era caldo e l’acqua
deliziosamente fresca mentre scivolava sulla sua pelle. Sospirò e
iniziò a galleggiare lentamente quando un piccolo movimento attirò
la sua attenzione. Smise di galleggiare e guardò verso il movimento.
Era un uomo enorme con appuntiti capelli marroni che indossava una giacca
ed aveva le mani in tasca. Era Sanosuke.
La sorpresa e l’irritazione fecero annaspare Kaoru nell’acqua. “Sano, che
diavolo pensi di fare ?”
Sanosuke sorrise leggermente prima di alzare un sopracciglio verso di lei.
“Buongiorno anche a te”
“Maledizione Sano…”
“Maledizione Kaoru…” la imitò prima di sedersi a gambe incrociate
“Lo sai che hai un linguaggio dannatamente osceno?”
“HA!” annaspò Kaoru, cercando di tenere il suo corpo fuori vista “Che
di tutte le persone proprio tu abbia il coraggio di dire una cosa del genere…Bè,
perché sei qui, Sanosuke?”
“Attualmente ” la sua espressione diventò sobria “Volevo parlarti”
“A proposito di cosa?”
“Bene” iniziò “Hai mai detto a Kenshin quello che provi per lui?”
Kaoru potè sentire il rossore salire sulle sue guance “Di che stai
parlando?!? Che vuoi dire?”
Sano sospirò “Sembra che sia uno di quei giorni, eh?” Guardò
Kaoru dritto negli occhi. “Hai realizzato che ti sei comportata in maniera
totalmente idiota negli ultimi giorni?” Kaoru stava per interromperlo quando
vide i suoi occhi “Vuoi che te lo descriva? Bene allora, che ne dici di due
giorni fa, quando Tae ha offerto a Kenshin un secondo giro di sake? Eri pronta
a trascinarla fuori e toglierle la vita. O riguardo a ieri quando Kanshin
ha avuto una scheggia nella mano e tu hai reagito come se stesse per morire…”
si fermò quando vide l’espressione di Kaoru. “Kaoru, che cosa c’è
che non va? Parlami, piccola”
Mentre Sano stava parlando del suo comportamento irrazionale dei giorni precedenti,
Kaoru sapeva che non sarebbe riuscita a fermare la lacrime dallo scorrere
sul suo viso. “Mi dispiace…io…”. Scrollò le spalle, dimenticandosi
del suo essere svestita, quando deglutì e fece un tremolante respiro.
“E’ solo che ho avuto la sensazione che qualcosa di terribile stia per accadere”
Cercò di asciugarsi le lacrime con le mani bagnate “E’…è la
stessa sensazione che ho provato lo stesso giorno in cui mi dissero che mio
padre era morto”
L’acqua, che era stata solo leggermente fredda fino ad un momento prima,
ora la stava congelando fino alle ossa mentre ricordava quella notte. Quando
guardò verso Sano, lui era improvvisamente a pochi passi di distanza,
immerso nell’acqua fino al petto, per raggiungerla. Sollevò il suo
corpo scosso dai brividi tra le sue braccia e la portò a riva, dove
le avvolse intorno l’asciugamano. Tra le sue braccia Kaoru inizò a
piangere silienziosamente, mentre lui goffamente le accarezzava la testa.
Quando smise, la scostò da sé e fece ancora una volta la domanda
per cui era venuto “Tu ami Kenshin, vero?”
Lei era gelata, nonostante il calore del sole “Non so di cosa stai parlando…”
“Non prendermi in giro!”
Kaoru iniziò ad alzarsi quando la sua mano piombò sul suo polso
e la trascinò giù. “Non andrai da nessuna parte se prima non
mi rispondi”
“Maledizione Sanosuke! Che diavolo succede a TE ? Perché lo stai facendo?”
si irrigidì “Ha qualcosa a che fare con Kenshin, vero? Che sta succedendo?
C’è qualcosa che non va?” Si sollevò sulle ginocchia e si sporse
verso Sano “Kanshin non è nei guai, vero? Aspetta…lui DOV’E’?”
Stava per alzarsi di nuovo quando lui la respinse giù.
“Non c’è niente che non va…almeno non ancora” Sano sospirò
“Non so dove sia Kenshin in questo momento, ma sono sicuro che sta bene.
Ascolta, sto cercando di dirti qualcosa e non posso farlo finchè non
rispondi alla mia domanda. Ora, maledizione, sei innamorata di Kenshin?”
Kaoru guardò il fiume e replicò con impazienza “Sai che è
così”
Sentì Sano sospirare dietro di lei “Bene, ora cosa intendi fare al
proposito?”
Kaoru si girò lentamente verso Sano “Niente…perché dovrei?”
Sano perse la pazienza e si alzò vicino a lei imprecando “Maledizione,
pensavo che avrei potuto provare ad essere gentile in tutta questa faccenda
ma… VAFFANCULO. Ecco il punto. Hai sentito dei banditi a due giorni di distanza
fuori dalla città, che attaccano ogni persona sulla loro strada, vero
?” Lei annuì “Bè, ci sono alcune voci in città che dicono
che alcuni di loro sono vecchi samurai che ne stanno addestrando dei nuovi
ed usano quella povera gente qua fuori per fare pratica”
Kaoru impallidì “Non posso…crederci…”
“Ad ogni modo, la polizia inviò una dozzina di uomini e nessuno di
questi tornò indietro…bè, non è esatto. Un cavallo ritornò
con un sacco di quanto rimaneva di uno degli uomini. Quindi, questi uomini
sono situati…” Si girò bruscamente quando Kaoru iniziò a vestirsi.
“Dannazione Kaoru, avvisa prima di farlo, maledizione!”
“Come se non avessi visto nulla prima…” fece una pausa e lo guardò,
con la rabbia che ribolliva nei suoi occhi “Razza di maledetto PERVERTITO!”
Sano schivò facilmente il suo pugno “Ma fammi il piacere…come se volessi
vedere una tutta pelle e ossa come te ! Dovresti avere delle tette più
grosse per avere la mia attenzione…”. E realizzando troppo tardi che quelle
erano parole di sfida, Sano si girò e iniziò a correre verso
il dojo con Kaoru non troppo lontana dai suoi talloni.
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