i giorni dimenticati

di udeis
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Risate di scherno e fischi di apprezzamento parole volgari di cui non comprendo il senso: “ci frutterà un sacco questa qui, in poco tempo diventerà una bella gnocca!” Una mano stringe forte il mio mento: non posso muovere la testa. Mi divincolo e scalcio. Sono una piratessa io, questi idioti non sano con chi hanno a che fare. Ma l’uomo mi colpisce senza pietà e mi scaraventa a terra.
Fa male.
Poi prende un manganello e lo agita nella mia direzione: “ Ah una piccola ribelle, ma non ti preoccupare so benissimo come trattare quelli come te” dice scoppiando in una lunga risata rauca. La sua pelle rugosa e abbronzata trema al ritmo di quel suono odioso.
Il suo socio, molto più giovane e bello gli dice solo: “ Non rovinare la merce Diamond.” La sua voce rimane gentile e indifferente, come se la merce non fossero esseri umani e la dolcezza noncurante di quelle parole scatena in me l’isteria incontrollabile del panico.
 
I colpi iniziano ad arrivare, le mie sorelle urlano e implorano terrorizzate e io reagisco, ma i miei tentativi servono solo ad aumentarne la violenza. Ci sono stati giorni più luminosi, giorni profumati d’arancia e cannella in cui ci hanno insegnato a non restare mai inermi e a contrattaccare per difendere l’onore e la vita, ma qui questa regola serve solo a svelare l’abisso tra il guerriero e il prigioniero e a tingere di rosso i ricordi felici.
L’attacco dura pochi minuti o forse un’ ora e mi lascia incapace di muovermi  per la vergogna e il dolore a piangere lacrime di umiliazione e rabbia sotto le occhiate preoccupate delle mie sorelle più piccole.
 
Devo riportarle a casa.
Devo.
Non è posto per loro, anche se sono le più forti ragazzine delle Kuya.
Il mondo è un posto orribile dove stare.
La nostra terra, invece, è così bella.





Storia partecipante al contest "in the end" http://freeforumzone.leonardo.it/d/10694665/In-The-End-Multifandom-/discussione.aspx/1

Ho scelto il pacchetto Veliero che prevedeva l' uso del personaggio di Boa Hancock, della parola "terra" nel finale e del prompt occhi/occhiate. La parola terra è alla fine della raccolta (e non solo in realtà) e le occhiate sono sparse un po' dovunque




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