Ciao a
tutti!!!
Oggi non
sapevo che fare, ero un po' giù, sapete, uno di quei giorni in
cui uno si senta da schifo...ecco, insomma mi è venuta
l'ispirazione per questa One-Shot. Semplicissima e banale, ma mi
piaceva l'idea.
I pg sono
sempre Ron e Hermione, li amo.
Siccome ho
dedicato già una storia a Cho89
e una a Ginny89
[Le Griffyndor si riconoscono] , dedico questa a Night,
sperando in un futuro migliore.
Un baciotto e
lasciatemi qualche commentino!!!
Hermione
Weasley
________________________________________
*
Be
My Angel
*
"I
Was Her
She
Was Me
We
were one
We
were free
if
that somebody calling me one
She's
the one"
Robbie
Williams, She's The One
Era
una fredda e soleggiata mattina d'inverno.
Il
castello di Hogwarts non era mai stato così bello. Gli alberi
frusciavano al passare del vento, e la superficie del lago si
increspava. Dalla capanna di Hagrid si alzava un'alta colonna di
fumo, mentre Thor dormiva beato su una delle tante zucche che
crescevano imperterrite nell'orto del guardiacaccia. La neve della
notte aveva imbiancato tutto il parco, le cime delle torri erano
nascoste da soffici cumuli bianchi.
Tra
non molto sarebbe stato Natale, e come al solito Harry, Ron e
Hermione avevano deciso di rimanere a Hogwarts per le vacanze.
I
pochi rimasti insieme a loro, quasi tutti studenti del 5° e 7°
anno, si rilassavano giocando nella neve oppure studiando in vista
degli esami del 2° Trimestre.
Hermione
Granger che non si accontentava di fare una cosa alla volta, aveva
deciso di conciliare le due cose, quindi studiava sì, ma
seduta sulle radici della possente quercia che cresceva poco distante
dal Campo di Quidditch.
Aveva
le guancie arrosate dal vento, le labbra leggermente screpolate, la
sciarpa del Grifondoro ben stretta attorno all'esile collo, e i
capelli sciolti che ogni tanto il vento si divertiva a scompigliare.
Harry
e Ron erano andati a giocare a Quidditch "Almeno non saremo
presi alla sprovvista per la prima partita dopo le vacanze"
avevano detto sparendo con i loro manici di scopa.
Per
questo Hermione era sola, si era stancata di vederli giocare di
continuo, insomma alla fin fine erano due ragazzi che si divertivano
a inseguire delle palle, stando a cavalcioni su manici di scopa
alquanto insicuri. Erano anni che Hermione andava chiedendosi come
mai il Ministero non proibisse i manici di scopa, ma non lo capiva
che il 64% di maghi morti ogni anno, erano causa di cadute da scope?
Alzò
vagamente gli occhi al cielo azzurro, quell'azzurro che non poteva
non farle venire in mente quegli occhi...
Si
costrinse a tornare a fissare il pesante libro che teneva aperto
sulle ginocchia Storie di Streghe in Carriera
di Agatha Cooper. Ma per la prima volta in vita sua non aveva
nessunissima voglia di leggere. Chiuse il libro con un colpo secco e
lo appoggiò su una radice accanto a se.
Si
stiracchiò le gambe e si diede una sistemata ai capelli, che
attualmente si erano ridotti ad una massa informe.
Sospirò,
dopotutto aveva rinunciato a tenerli in ordine già da molto
tempo addietro. In quegli ultimi tempi era cambiata molto, sempre più
taciturna e solitaria, stava sempre meno con Ron ed Harry, e non
sapeva dire se fosse per scelta personale o altro, fatto sta che li
vedeva di rado, si limitava a salutarli la mattina per poi sparire,
rintanandosi in biblioteca o in dormitorio. Il più delle volte
pensava, pensava a sè stessa alla sua vita, al suo futuro...Bè
questo finchè Calì e Lavanda non facevano il loro
ingresso, cominciando a raccontarle tutto ciò che era successo
in giornata, chi aveva baciato chi, chi aveva mollato chi, le coppie
che erano nate in quelle 24 ore...Insomma sempre le solite cose.
Il
motivo di questa inversione di rotta c'era. Tutti se ne erano
accorti, ma lei non lo voleva ammettere. Testarda com'era non
accettava l'idea.
Ginny
aveva provato a parlargliene ma lei si era abilmente dileguata con la
scusa di alcuni compiti arretrati.
Chiuse
gli occhi e la scena le tornò viva e limpida alla mente
-Hermione!!
Hermione!!!- Calì gridava con tutte le sue forze.
La
Grifondoro emerse di malavoglia dal libro di pozioni che stava
imparando a memoria.
-Che
c'è Calì- disse con aria seccata.
-Ma
perchè non ce l'avevi detto?-
-Detto
cosa?-
Lavanda
fece capolino da dietro le spalle dell'amica.
-Guarda
che puoi anche dire la verità, non è più un
segreto ormai-
Hermione
strabuzzò gli occhi.
-Scusate
ma non capisco di che state parlando e sinceramente ho di meglio da
fare-
-Come?
Sul serio non lo sai?-
-Ma
sapere cosa?- chiese spazientita.
Calì
e Lavanda si scambiarono uno sguardo preoccupato, indecise sul da
farsi.
-Bè
allora forse è meglio che te lo dica di persona-
-Ma
chi?-
-Niente
lascia stare, andiamo Lavanda-
Si
avviarono a passo spedito verso il dormitorio, quando all'improvviso
Hermione scattò in piedi afferrando Calì per un polso e
strattonandola verso di sè.
-Mi
dici che è successo?- le chiese con una punta di asprezza.
-Non
posso, Hermione- disse fissandosi le scarpe.
-Voglio
sapere-
-Ok,
glielo dico io- mormorò Lavanda all'amica.
Diede
un leggero colpo di tosse per schiarirsi la voce.
-Ecco
vedi, Ron...-
-Ron...?-
-Si
Ron e....oh insomma! Ron e Hannah si sono messi insieme-
Piombò
il silenzio nella Sala Comune deserta.
Hermione
non aveva tradito finora nessuna emozione, si era limitata a mollare
la presa sul braccio di Calì. Dopo aver fatto un profondo
respiro si decise a rispondere.
-Ah!
Quella cosa, credevo che la sapessero tutti, non è una novità-
e detto questo era scomparsa lasciando le Grifondoro alquanto
sconvolte.
Ripensando
alla scena le venne da ridere, chissà come era sembrata loro
ridicola. Non era vero che sapeva di quella cosa, affatto.
Per
questo si era allontanata via via sia da Ron che da Harry, aveva un
incredibile bisogno di stare da sola.
Un
brivido le percorse la schiena, si alzò. Dopo essersi
sistemata la sciarpa fece per prendere il libro quando all'improvviso
una massa sconosciuta le venne addosso, facendola cadere per terra e
faccia in giù nella neve.
-Accidenti,
ma chi diavolo è il deficente che ha avuto la brillante
idea!!- si tirò subito su arrabbiatissima, per poi scorgere
nella neve la figura di un ragazzo. Non avrebbe saputo dire chi
fosse, ma quando vide i ciuffi rossi far capolino dalla neve, non
ebbe più dubbi.
Ron
alzò lentamente la testa, stampato sulla faccia un sorriso
alquanto beota, come suo solito.
-Ron!-
-Wow!
Ti ricordi ancora come mi chiamo? Credevo che te ne fossi
dimenticata, visto che non fai altro che evitarmi-
Si
era tirato su e adesso svettava su di lei in tutta la sua altezza, i
pantaloni larghi, i capelli spettinati con qualche fiocco di neve qua
e là, la sciarpa arrotolata alla bell'e meglio.
Hermione
arrossì vagamente dopo la sua ultima affermazione.
-Non
dire sciocchezze- disse evitando il suo sguardo.
-Non
pensavo fossi così sfacciata da negare- le rispose facendo una
smorfia.
-Bè
non lo nego, ma sai con i compiti e il resto....-
-Sei
una bugiarda, i compiti li hai fatti tutti, anche quelli che Ruf ci
ha dato per marzo!-
Hermione
rimase in silenzio, torturandosi con foga le labbra.
-Sai
mi sono lasciato con Hannah-
Quell'affermazione
la colpì, una piacevole sensazione di calore le invase il
petto.
-Sul
serio!? Bè mi dispiace-
-No
fa nulla, non era la ragazza per me-
-Harry
dov'è?- chiese Hermione.
-Piton
l'ha messo in punizione, poichè prima, mentre giocavamo a
Quidditch, ha lasciato cadere la Pluffa sopra Tiger che è
svenuto sul colpo.-
Scoppiò
a ridere sotto lo sguardo di disappunto della ragazza.
-Sei
così infantile Ron- affermò.
-No
non è vero non sono infantile, questo è infantile-
Prese
una buona quantità di neve fra le mani, ne fece una sfera
perfetta e la lanciò contro Hermione che presa alla sprovvista
rimase immobile, centrata in pieno.
Dopo
un attimo di smarrimento decise di contrattaccare.
-Ma
come osi?- afferrò la bacchetta e incantò più
palle di neve, dieci o forse venti, e le lanciò contro lo
sfortunato Weasley.
-Ma
cosi non vale!!!- disse il rosso cominciando a schivare le palle, una
dopo l'altra. -Non mi becchi, ah ah ah ah!!!-
Ma
parlò troppo presto, poichè una delle ultime sfere di
bianche andò a incastrarsi proprio in bocca a Ron, che sgranò
gli occhi sorpreso.
-Ti
sta bene!!!- gridò Hermione, divertita.
-Ah
è così allora- Ron cominciò a correre verso la
ragazza.
-Che
fai Ron?-
Cominciò
a scappare inseguita dal rosso, che non accennava a cedere.
Dopo
alcuni minuti Hermione si lasciò cadere sulla neve distesa,
stanchissima ma sorridente.
-Ho
vinto io- sentenziò Ron prendendo posto poco distante da lei.
-Non
è vero-
-Si-
-No-
-Si-
-No-
-Si-
-No-
-Si-
-Basta!-
-Ok-
Rimasero
senza parlare per un bel po' di tempo.
Hermione
nel frattempo cominciò a muovere le gambe e le braccia sulla
neve.
Si
alzò e la forma di un angelo si era disegnata sul manto
bianco.
Ron
scattò in piedi.
-Un
angelo- affermò fissando la sagoma di Hermione impressa sulla
neve.
-Ti
piace? Lo facevo sempre da piccola, quando andavo in vacanze con i
miei in Francia-
-è
bellissimo-
-Già-
-Il
mio Angelo-
Hermione
si voltò verso Ron, stupita dalla sua ultima affermazione, ma
il ragazzo non accennava a voltarsi verso di lei, non si era mosso,
anche se le sue orecchie si dipinsero di un bel rosso rubino.
La
ragazza sorrise.
-Il
tuo Angelo?-
-Si-
rispose lui contemplando il castello.
-Bè
allora sarà il caso che tu ne faccia uno per me no?-
Ron
la guardò sorpreso.
-Non
so come si fa- affermò.
-Non
dire baggianate, allora distenditi-
Il
ragazzo ubbbidì.
-Adesso
apri e chiudi le gambe e lo stesso fai con le braccia-
Ron
eseguì gli ordini sotto lo sguardo divertito di Hermione, era
davvero buffo.
I
suoi capelli rossi risaltavano sul bianco della neve in una maniera
spettacolare, era davvero bellissimo in quel momento.
Si
alzò guardando il suo operato.
-Non
è bello come il tuo- ammise confrontando i due angeli.
-è
stupendo, ecco questo è il mio angelo-
-E
tu sei il mio- le disse.
Il
silenziò cadde fra i due.
-è
meglio che vada adesso, Ginny mi aspetta le avevo promesso che ci
saremmo viste oggi-
-Oh
certo-
-Bè
allora ciao Ron-
Fece
per correre via verso la quercia per recuperare il libro, quando
all'improvviso cambiò idea.
Fece
inversione di marcia e si tuffò tra le braccia di Ron,
alquanto sorpreso.
-Hermione
che fai?- chiese imbarazzato.
-Grazie
Ron-
-Di
che?-
-Di
tutto, ti voglio bene-
-Anch'io
ti voglio bene. Lo voglio vedere più spesso il mio angelo,
capito?-
Hermione
annuì e prima di poter correre verso la quercia per riprendere
il libro, Ron le diede un leggero bacio sulla guancia infreddolita.
La
ragazza si allontanò a passo svelto.
Ron
continuò a fissare i due angeli.
Sorrise.
Cominciò
a camminare verso il castello, magari Harry lo stava cercando...
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Ecco fatto
avete letto?
Spero vi sia
piaciuta...
E siccome mi
volete taaaaanto bene, ora mi lasciate una recensione!!!
Un bacione
Hermione
Weasley
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