I
Tokio Hotel non mi appartengono (sigh).
Questo
scritto è frutto della mia fantasia, e non ci ricavo nulla.
Ogni
riferimento a fatti o persone reali è puramente casuale.
Peace
xx
Vita
Da Cani
Los
Angeles, 10 am.
-
Forza, esci!-
La
voce di Tom mi fece sobbalzare, e, preso dal panico, indietreggiai,
nella speranza che non mi trovasse.
-
Ehi? Sei qui?-
Il
giovane aveva fatto il suo ingresso nella stanza e ora si stava
guardando in giro.
Dalla
mia postazione, lo vedevo muoversi per la camera, mentre mi cercava.
-
Avanti, non fare storie- diceva – Vedrai che sarà
divertente-
Divertente?
Giocare
con il bastone era divertente, correre in spiaggia era divertente.
Costringermi
ad indossare un berretto da Babbo Natale e fingere di suonare Jingle
Bells non lo era.
Che
razza di follia.
Mi
lasciai sfuggire un mugolio disperato che Tom, purtroppo,
intercettò.
Oh,
maledizione.
-
Oh, eccoti finalmente!- esclamò, soddisfatto, piegandosi a
terra e
guardando sotto il letto – Vieni fuori, da bravo- disse,
allungando
una mano, nel tentativo di afferrarmi – Bill ci sta
aspettando di
sotto con la telecamera-
Telecamera?
Quegli squilibrati avevano anche intenzione di filmarmi?
Abbaiai
con forza, tentando d'imporre il mio volere: non avrei subito in
silenzio.
Non
un'altra volta.
-
Smettila di fare il difficile!- mi ammonì Tom, infilando
anche
l'altro braccio sotto il letto – Vieni qui-
continuò a dire,
tastando il pavimento.
Per
un attimo pensai di essere al sicuro, ma subito dovetti ricredermi.
-
Ah, ti ho preso finalmente!- disse, trionfante il ragazzo, dopo
avermi preso per una zampa, trascinandomi poi con forza dal mio
nascondiglio.
Protestai,
indignato, cercando di districarmi dalla sua presa, ma lui non
sembrava avere intenzione di darmela vinta.
Abbaiai
più volte, con disperazione, facendo resistenza, ma alla
fine Tom
riuscì nel suo intento.
-
Quante storie per un video di qualche secondo- sbuffò,
togliendo la
polvere dal mio pelo - Forza, ora andiamo- annunciò, con un
gran
sorriso.
Chissà
cosa ci trovava da ridere.
Con
aria mogia lo seguii fuori dalla stanza, fino al piano inferiore,
dove Bill ci aspettava con fare impaziente.
-
Ce ne hai messo di tempo!- sbottò
-
Questo bambinone non voleva collaborare- spiegò Tom, con
un'alzata
di spalle – Ma ora è molto ben disposto, vero?-
aggiunse,
accarezzandomi la testa.
Oh,
va'
al diavolo.
-
Bene, allora vestiamolo- propose Bill, sventolando il famigerato
berretto rosso con una mano ed un maglioncino scuro di dubbio gusto
con l'altra.
Fermi
tutti, nessuno ha parlato di maglioncini.
Il
biondo diede il pull over al fratello, che si piegò verso di
me.
Non
avrai intenzione di farmelo indossare, spero.
Allontanai
le sue mani con una zampa, e lui alzò gli occhi al cielo.
-
Bill, tienilo fermo, per favore- disse, rivolto al gemello –
Ah,
sei proprio un bambino- sospirò, rivolgendosi poi a me.
E
tu sei
un idiota,
avrei voluto dirgli,
limitandomi però a ringhiare.
Bah,
umani.
Spazio
dell'autrice
Buon
pomeriggio, carissime Aliens!
Oh,
sì, avete visto bene, la vostra Heilig è tornata.
E
si è cimentata in una nuova impresa.
Questa
raccolta di flashfics mi è venuta in mente guardando e
riguardando
il video che Tom ha postato oggi su Youtube (se non l'avete visto,
fatelo).
Ho
pensato che questa povera creatura ne avrà passate tante in
compagnia dei gemelli, e quindi, perché non raccontare le
sue
(dis)avventure dal suo punto di vista?
Spero
che vi abbia strappato un piccolo sorriso; diciamo che il mio regalo
di Natale (in ritardo, I know).
Solo
un paio di avvertimenti: la raccolta non sarà molto lunga,
quindi
state tranquilli, non ruberà tempo alla nostra amata WP. E a
proposito di WP, ovviamente ci sarà un piccolo riferimento a
Tom e
Vera in una delle prossime flashfics.
Mi
raccomando, fatemi sapere cosa ne pensate :3
Beh,
che dire, al prossimo “capitolo” :D
Un
bacione
Heilig
EDIT:
Per diversi motivi, ho deciso di ridurre la raccolta ad una sola flash fic.
Le mie più sincere scuse.
A presto,
Heilig |