Nella neve.

di Lady Atena
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Tony rabbrividì, si passò le mani sulle braccia nude sentendo i fiocchi di neve sotto le dita gelide. Soffiò causando una nuvoletta di condensa, strofinò le mani tra loro e guardò l'armatura al suo fianco. Afferrò le corde, se le mise sulle spalle sentendole dolere; la testa gli girava pulsando e i lividi sulle gambe gli bruciavano così come le ferite sulla guancia.
“Andrà tutto bene, J. Ora troviamo un posto caldo” rassicurò.
Trascinò l'armatura in avanti, la neve gli arrivava fino alle ginocchia strofinando contro alcune ferite aperte; la sentiva aderire ai lividi. Avanzò trascinando l'armatura con sé lasciando una scia nella neve, il fruscio degli alberi risuonava nella pianura deserta. Tony ansimò, socchiuse gli occhi continuando a camminare con la neve fino alle ginocchia. Alzò il capo, osservò il cielo guardando l'aurora boreale verdastra all'orizzonte e sogghignò. Si fermò, si voltò e diede un paio di pacche sulla spalliera metallica dell'armatura.
“Buon Natale, amico” mormorò.
Si chinò, poggiò il capo contro l'elmo e chiuse gli occhi. Sentiva le ferite e la testa pulsare, le gambe e le braccia bruciavano.
< Risolverò questa cosa e troverò un modo per farmi perdonare da Pepper per la casa e il coniglio troppo grande > pensò.
Strinse le bretelle, avanzò con la testa bassa e gli occhi socchiusi.
< Magari la magia del Natale mi aiuta >.

 





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