Soltanto un Weasley

di B e l l e
(/viewuser.php?uid=565424)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


 

SOLTANTO UN WEASLEY

Malfoy.
Lucius Malfoy.
Giovane. Bello. Potente. Ricco. Nobile.
O meglio: più giovane, più bello, più potente, più ricco e più nobile di me.
Io sono solo io.
Sono soltanto un Weasley.
Arthur Weasley.
 L’ho vista, cosa crede?
Non sono cieco.
Ho notato come lo guarda.
Ultimamente, viene a trovarmi a lavoro.
Ma quando mai?
Quando ci sono le riunioni del Consiglio.
Forse è colpa mia.
Forse non le do abbastanza attenzioni.
Sono riuscito a darle ‘solo’ sette figli.
Non sono l’eroe, al servizio del mago oscuro, sotto maledizione Imperius.
Dovrebbe essere chiamato vittima.
Ma lui è Lucius Malfoy e, della vittima, non ha proprio niente.
Lui era il bello della scuola.
Spalle dritte, sguardo fiero, strafottente sin dal primo anno.
Io ero solo un comunissimo Grifondoro, neanche prefetto.
Io sono solo un impiegato del Ministero, uno qualsiasi.
Non un membro del Consiglio di amministrazione di Hogwarts.
Lucius sì.

Ed eccola là.
Fa il giro largo.
Il mio ufficio è dall’altro lato.
Da quella parte c’è la sala riunioni.
Da quella parte c’è Lucius Malfoy.
Impettito. Pettinato alla perfezione.
La saluta con educazione e falsa gentilezza.
Cosa gliene può fregare a Lucius Malfoy di mia moglie?
Assolutamente niente.
Ma lui è Lucius Malfoy e le vuole tutte ai suoi piedi.
Molly ci è cascata.
Non lo ammetterebbe mai, ma non sono stupido.
Ha ragione quel vecchio detto Babbano.
Ti pestano il piede e ti chiedono scusa.
Ti pestano il cuore e nemmeno se ne accorgono.
E Molly non se ne accorge.
Posso solo stare a guardare.
 




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2361091