Disclaimer: i personaggi appartengono a Takehiko Inoue,
eccetto Kayumi che è una mia invenzione.
Nota2: alcuni personaggi potrebbero essere un tantino OOC
(soprattutto Rukawa).
UNA CUGINA PER
HANA E RU.
Nella palestra del club di basket si stavano svolgendo
tranquillamente gli allenamenti.
O almeno, tranquillamente per quanto possibile al liceo
Shohoku. Infatti: Rukawa e Sakuragi si stavano menando; Kogure cercava di
separarli e, al contempo, far calmare Akagi; Mitsui se la rideva di gusto e nel
frattempo prendeva tutti in giro; Miyagi si stava seriamente impegnando.
Intendiamoci: si stava seriamente impegnando nel provarci con Ayako che cercava
di sfuggire ai suoi assalti.
In tutta questa baraonda riecheggiava la voce
dell’allenatore con la sua classica risatina: “Oh! Oh! Oh!”
Naturalmente trattandosi della squadra dello Shohoku le
pazzie non erano finite qui. Al di fuori del campo s’innalzavano grida d’alto
livello culturale quali: “Ma che fico, mi ci ficco!” e “Rukawa figoneeeeeee!”
da parte di voci femminili, mentre prese in giro ai danni di un certo rossino
da parte di quattro voci maschili.
Insomma… Normale amministrazione.
Tanto normale, però, non la reputava una ragazza che si
ritrovava in quel luogo per la prima volta.
La ragazza in questione cercava di farsi largo tra la folla
ammassata davanti all’entrata a suon di spintoni e gomitate. Manco fosse in un
negozio durante i saldi.
Alla fine riuscì a ritrovarsi in prima linea.
Guardò all’interno della palestra alla ricerca di facce
conosciute.
Improvvisamente gli occhi le s’illuminarono. Aveva trovato
chi cercava. Solo che se non fosse intervenuta presto sarebbe dovuta andare a
cercare all’altro mondo. Perciò prese un bel respiro e: “Kacchan, Hanachan piantatela!” urlò più
forte che poté.
Tutti nella palestra la sentirono (in realtà anche dalla
parte opposta della città sentirono quell’urlo e si chiesero da dove venisse.
N.D. Autrice
Esagerata! Manco avessi i polmoni di Pavarotti! N.D. Ragazza
Non sono esagerata. Guada i vetri della palestra. In alcuni
sono comparse incrinature, altri stanno ancora tremando. Nd Autrice
Ops ^_^’ Nd Ragazza.) e si fermarono.
Compresi i due diretti interessati che si voltarono
contemporaneamente verso la porta d’entrata.
“Kayumi!” esclamarono sorpresi in coro.
Subito dopo si guardarono in cagnesco.
“Come osi chiamarla per nome?” chiese Hanamichi.
“Come osi tu?” domandò a sua volta Kaede.
Stavano per ricominciare a picchiarsi, quando Kayumi
intervenne.
“Hanachan, Kacchan non litigate!” li rimproverò.
“AAAHHH! Perché lo chiami Kacchan?”
“Perché lo chiami Hanachan?” chiesero i due ragazzi in coro.
“Non capisco perché reagiate così. Comunque, per rispondere
alle vostre domande, dovete sapere che mi lega a voi lo stesso identico
legame.” Disse sbattendo le palpebre.
“Cosa? Vuoi dire che,
essendo noi… anche voi lo siete?” domandarono in coro, estremamente
shockati.
“Esattamente!” rispose la ragazza sorridendo.
“Voi due…”
‘No!’ Pensavano i due ragazzi.
“…siete…”
‘Non è possibile!’
“…i miei più…”
‘Non ci voglio credere!’
“…adorati cugini.” Finì Kayumi.
SDENG
Kaede e Hanamichi caddero a terra svenuti.
Kayumi si avvicinò loro preoccupata.
Mitsui che, come tutti, aveva ascoltato l’intera
conversazione si fece avanti e chiese: “Scusa, non ho ben capito. Di chi
saresti cugina?”
Kayumi si girò verso di lui e tranquillamente rispose: “Di
entrambi.”
Tutti scoppiarono a ridere.
“Ehi, ma che vi piglia?” domandò confusa Kayumi.
“No, scusa. È che tutto ci saremmo aspettati, ma non che
quei due fossero imparentati.”
In quel momento i due ragazzi a terra dettero i primi
segnale di ritorno tra i vivi.
“Oh. Si stanno svegliando.” Affermò Kayumi.
(Alleluia si sono ricordati di noi. Nd Hanamichi.
Noto un certo astio nella tua voce. Nd Autrice.
E vorrei vedere! Noi due qui, a terra, in preda ad un
infarto e loro che se la ridono scordandosi di noi! Veramente molto educati! Nd
Hanamichi.
Concordo! Dovrebbero essere altamente preoccupati, invece se
ne fregano altamente! Nd Kaede.
Infatti! Nd Hanamichi.
Ragazzi ve ne rendete conto? Nd Autrice.
Di cosa? Nd Hanamichi + Rukawa.
State andando d’accordo. Nd Autrice.
-I due ragazzi ci pensano un attimo, si guardano e infine…
svengono-)
“Cosa è successo?” domandò un confuso Hanamichi.
“A quanto pare siete rimasti sconvolti dal fatto che siete
entrambi miei cugini e non capisco il motivo.” Spiegò Kayumi.
“Non ripeterlo. Sto male al solo pensiero.” Disse Kaede.
“Ma si può sapere perché vi disturba tanto la cosa?” chiese
la loro cuginetta.
“Perché lui è la baka kitsune!” disse Hanamichi.
“Perché lui è il do’hao!” disse Kaede in contemporanea.
Kayumi guardò alternativamente prima uno e poi l’altro per
alcune volte. Poi sorprendendo tutti, soprattutto i due menomati
psicologicamente, scoppiò a ridere.
“Ehi! Non si ride delle disgrazie altrui!” la richiamò Hanamichi,
senza però ottenere l’effetto desiderato.
“Che vergogna! Imparentato con un do’hao! Deve essere un
incubo!” stava intanto dicendo Kaede.
Hanamichi, che lo aveva sentito, gli diede un pugno in
testa. “Se ti fa male è la realtà.”
“Veramente mi è sembrato di essere stato punto da una
zanzara.” Rispose l’altro.
“Che cosa? Io ti disfo!” lo minacciò Hanamichi subito prima
di ricominciare la scazzottata interrotta pochi minuti prima.
Nessuno aveva il coraggio di intervenire. Eccetto una
ragazza.
Kayumi si avvicinò loro e tirò un pugno in testa ad entrambi
(naturalmente dopo aver avvicinato una sedia ed esserci salita sopra).
La ragazza era riuscita momentaneamente a riportare la calma
tra i suoi due adorati cugini.
“Kayumi, fammi capire una cosa. Come cavolo è possibile che
noi siamo entrambi tuoi cugini e non lo sapessimo?” domandò Kaede.
“Non è esatto quello che hai detto. Voi non siete solo miei
cugini, siete cugini anche tra voi.”
A quelle parole Kaede e Hanamichi dovettero reprimere un
forte conato.
Hanamichi le disse di spiegarsi.
“Le cose sono andate così. Mio padre Hiroku e la madre di
Kaede, Ritsuko, sono fratelli. Loro due hanno un altro fratello, Yuri. Yuri ha
sposato in seconde nozze la madre di Hanamichi adottando quest’ultimo. Kaede
non era presente alle nozze perché era in ritiro con la sua squadra di basket e
finora non è mai capitato che le nostre famiglie si ritrovassero tutte insieme.
Anche perché, come voi due sapete, Ritsuko e Yuri non vanno affatto d’accordo e
nonostante abitino nella stessa città sono alcuni anni che non si incontrano.
Precisamente dal matrimonio di Yuri.”
Tutti ci misero un po’ a capire il complicato intreccio
delle loro parentele. Alla fine fu chiaro a tutti che Kayumi, Kaede e Hanamichi
erano cugini.
Gli ultimi due dell’elenco avevano ancora in faccia
un’espressione a metà tra disgustata e shockata.
Kayumi sorrise a quella vista e li abbracciò entrambi.
“I miei adorati cuginetti. Quando sono tornata dall’Italia,
dove mi ero trasferita con i miei genitori e ho saputo che frequentavate la
stessa scuola superiore, ho insistito con i miei affinché iscrivessero anche me
qui. Non siete felici. D’ora in poi noi tre staremo sempre insieme.”
Nella mente dei due psicolabili si affacciò una scenetta.
Tutti e tre stavano andando in giro insieme, cantando una canzoncina e
saltellando al ritmo di essa, tutti mano nella mano.
In contemporanea si alzarono e si diressero in bagno di
corsa.
Alcuni minuti dopo tornarono in palestra, madidi di sudore e
con gli occhi ancora vacui. Però, sembravano iniziare ad accettare la cosa.
Forse.
(Viaggio nelle menti di Kaede e Hanamichi.
Pensieri di Hanamichi:
Respira. Ricordati di respirare. È una cosa fondamentale.
Aria dentro. Aria fuori. Così. Sì. Bravo. Ti stai calmando. Ora devi pensare
lucidamente. In fondo cosa vuoi che sia? Non è successo niente di particolare.
Hai solo scoperto di essere il cugino della volpe. Del tuo peggior nemico nel
basket e in amore. Non è nulla. Basterà che quando arrivi a casa, ti fai una
bella doccia, ti rilassi, magari mangi qualcosa e subito dopo ingurgiti una
bottiglietta di barbiturici. Che ci vuole?
Pensieri di Kaede:
…………………………………………………………………………………………………………
Cugino del do’hao……………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
Allenamenti quasi finiti ……………………………………………………………………………….
…………………………………………………………………………………………………………
Prendo la bicicletta
e il primo palo che incontro è il mio……………………………………………...
…………………………………………………………………………………………………………
Non basta, li becco sempre e non mi faccio
niente……………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
Un camion! Ecco sì, un camion in
corsa………………………………………………………………
Decisamente stavano iniziando ad accettare la cosa. Nd
autrice.)
“Tutto bene ragazzi?” domandò la loro cuginetta.
“Certo.” Rispose Hanamichi.
“Sicuro.” Fu la risposta di Kaede.
“Mai stato meglio.” Risposero in coro. Subito dopo si
guardarono in cagnesco.
“Come sono felice che tutto si sia risolto.” Commentò Kayumi
con un sorriso a 32 denti.
(Sarebbe più corretto dire a 90 denti. Nd Hanamichi.
Perché? Nd Autrice.
90: la paura. Nd la smorfia napoletana)
“Poiché tutto si è chiarito, volevo farvi un’altra
sorpresa.”
“Un’altra???” chiesero sconvolti.
“Sì.” si girò verso l’entrata della palestra e fece segno a
qualcuno di entrare.
Da dietro di lui stava tramontando il sole, perciò
inizialmente nessuno all’interno della palestra poté vedere di chi si
trattasse. Quando il ragazzo fu vicino a Kayumi, sfoderò un sorriso che accecò
tutti i presenti per alcuni istanti.
“Ciao ragazzi
^_______________________________________________^” salutò il nuovo arrivato.
Quella voce fu riconosciuta subito dai due mentalmente
instabili, ma aspettarono che chiudesse la bocca per guardarlo in faccia.
“Sendo?!” fu l’esclamazione di Kaede.
“Che ci fai qui?” domandò Hanamichi.
“Ci siamo conosciuti durante le vacanze e ci siamo
innamorati subito. È il mio ragazzo. ^______^”
Un urlo a due voci riecheggio nel mondo ed oltre.
(In una navicella spaziale un omino verde ad un altro:
zzzzalkf flak ffalkfj fkjfkldfj afj òsfjlasfjk! [traduzione: Capo si è
verificato un disturbo nelle onde sonore dello spazio!]
il secondo omino verde: lakfj lkfja fkfl lfk sdlfj
asldkfjalsdkfjadklf jlasfkj asldkf?
[traduzione: Riesci a capire da dove proviene il disturbo?]
il primo omino verde: alkf jaldkfj lskfj lasdkfj
afjkòlasdfjklakfjòlakfj.
[traduzione: Dal pianeta ;______; (da noi comunemente
conosciuto come pianeta Terra).]
Il secondo omino verde: ladsk lkjf lk fjjkla jjjkladflk j
lkaf laskfj lf sdfkl!
[traduzione: Se non smette entro i prossimi dieci secondi,
abbatti la fonte!]
Primo omino verde: aòlkfj lkfj lsk fjlksfj lskdjf lksdfj
lkdsj flksdfj lksd fjkljf lkafj lkj flk jflk jlkkjfl!
[traduzione: OK!]
Countdown: 10… 9… 8… 7… 6… 5… 4… 3… 2… 1…
Disturbo nelle onde sonore cessato.
Secondo omino verde: al ldfk jsldkfj sldkf jdlfk jfsl.
[traduzione: Meglio così.]
Hanamichi + Kaede: NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO! Non
potete farlo! Aiutateci! Per favore! Non lasciateci in vita! Siamo troppo
giovani per soffrire cosìììììììììììììììììì!!!)
Hanamichi e Kaede rischiarono di svenire per l’ennesima
volta.
“Ka-Kayumi?” la chiamò Hanamichi.
“Dimmi. ^______^” Rispose la ragazza sorridendo.
(Ovviamente il sorriso era alla Sendo. Lui l’aveva
contagiata. Nd Autrice)
“Non hai altre sorprese, vero?”
“Direi di no.” Disse dopo averci pensato alcuni secondi.
“Sicura?” si accertò Kaede.
“Certo che s…” iniziò a dire, ma Sendo la interruppe.
“Tesoro, non ti stai dimenticando quella cosa?”
“Quale cosa, amore?”
“Ma sì, quella.” Disse indicandole la mano.
“Oh, cielo. Hai ragione.”
“Cosa c’è stavolta?” domandò Kaede frustrato e furente.
“Mi fai paura, Kayumi.” Piagnucolò Hanamichi.
“Non trattatemi così! ; ____ ; Io vi devo dare solo una
bella notizia.”
“Cioè?” domandarono in coro i due cugini.
Kayumi tornò a sorridere.
“Io e Akira abbiamo deciso che a fine anno ci sposiamo.
^_____________^” disse Kayumi.
“^___________________________________________^” sorrise
Akira. Poi aggiunse: “Non siete felici? Diventerete miei cugini acquisiti!”
Un fulmine squarciò il cielo e un violento temporale si
abbatté sulla città di Kanagawa.
Kaede e Hanamichi si guardarono e si fecero un cenno
d’intesa.
“Cuginetta, vieni un attimino con me.” Disse Kaede,
cominciando a trascinare Kayumi fuori dalla palestra.
“Vieni anche tu Sendo.” Disse Hanamichi, trascinando il
giocatore del Ryonan.
Poco dopo erano sulla terrazza della scuola.
“Ragazzi, se rimaniamo qui ci inzupperemo.” Fece notare
Kayumi.
“Tranquilla, poi ti presto qualcosa io per cambiarti.” Le
disse Kaede.
Li fecero salire sopra il tettuccio delle scale e salirono
anche loro.
“Che dobbiamo fare qui? ^_________^” chiese Akira.
“Non ti preoccupare.” Gli rispose Hanamichi.
Kaede e Hanamichi fecero chiudere gli occhi ad Akira e
Kayumi, si tolsero i lacci dalle scarpe, presero i polsi dei due ragazzi dagli
occhi chiusi e li legarono intorno alle antenne di metallo.
Quando i due ragazzi legati come salami aprirono gli occhi
si chiesero a che gioco stessero giocando gli altri due.
Hanamichi e Kaede videro un fulmine che stava precipitando
proprio addosso alle antenne. Si volsero uno di fronte all’altro e nel momento
in cui il fulmine, fulminò le antenne, si diedero il cinque.
Il tettuccio era interamente ricoperto di acqua e come
avrebbero saputo se non avessero dormito durante le lezioni, l’acque è un
ottimo conduttore di energia elettrica. In un frazione di secondo perciò si
ritrovarono fulminati anche loro.
Chi li trovò, alcune ore dopo li vide così: Akira e Kayumi
con i loro sorrisoni a 53.000 denti e i capelli ritti in testa (non che per
Akira, quindi, ci fosse tutta questa differenza), mentre Hanamichi e Kaede,
anche loro con i capelli ritti in testa, che si davano il cinque. Il preside,
decise di fare una statua di Kaede e Hanamichi in quella posizione, come
simbolo di amicizia e fratellanza per gli studenti.
Qualche cielo più in alto.
Su una nuvola c’era sdraiato Hanamichi. Si teneva la testa
con una mano e la sua espressione era altamente infastidita. Poco distante
c’era un’altra nuvola sopra la quale c’era Kaede che aveva la stessa
espressione di suo cugino. Entrambi sulla testa avevano un’aureola.
“Non è possibile!” disse Hanamichi.
“Non ci voglio credere!” disse Kaede.
Davanti a loro, su una terza nuvola, ci sono Akira e Kayumi
che tubano come due colombi.
“Non bastava quello che ci hanno fatto in vita…” iniziò
Hanamichi.
“… pure da morti ci devono tormentare!” concluse Kaede.
I due si guardarono e uno sguardo diabolico passò per i loro
occhi.
Piano, piano si avvicinarono alla felice coppietta e li
spinsero giù dalla loro nuvoletta.
I due precipitarono negli inferi.
“Evvai!” esultò Hanamichi.
“Ci siamo liberati di loro!” gioì Kaede.
Mentre stavano complimentandosi per l’ottimo lavoro svolto,
furono raggiunti da un arcangelo.
“Scusate. Dai piani alti ho visto quello che avete fatto.
Non è stato molto corretto. Perciò…” lasciò la frase volutamente a metà.
L’aureola sparì da sopra le teste di Hanamichi e Kaede. E
piano, piano iniziarono a sparire anche le nuvole.
“Ci state mandando negli inferi?” domandò Kaede.
“Sì.” rispose l’arcangelo.
“Ma quei due torneranno qui, vero?” chiese speranzoso
Hanamichi.
“Nessuno può tornare dagli inferi.”
Kaede e Hanamichi si avvicinarono e si strinsero l’uno
all’altro terrorizzati per il fatto di rivedere ancora Kayumi e Akira. Le
nuvole sparirono completamente e precipitarono gridando tra le lacrime.
“NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
Ooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo
oooo……………………………………………………………………………………….!”
Poco distante.
Omino verde 1: Aldkfjaldkf, alsfkj lsdkf lkdf lsdkf jlsdkf
jldfk jkldfj lskf jldfkjalsfkjlsdkf.
[traduzione: Capo, ancora quell’onda di disturbo.]
Omino verde 2: Asdlf, lkf adlfk alfk flkf? Jlsdkf jlskf.
Jlkf kkf jkldf dfdsf.
[traduzione: Ehi, non vedi che sono in pausa? Fammi finire
di leggere questa bella fan fiction su un menage a trois. I protagonisti si chiamano Hanamichi
Sakuragi, Kaede Rukawa e Haruko Akagi.]
Un urlo riecheggia più agghiacciante che mai.
“NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOooooooooooooooooooooooo
ooooooo………………………!”
Sono due voci maschili.
In sottofondo, però si ode una voce femminile: “SSSSSSSSSSSSSSSììììììììììììììììììììììììììììììììììììììì!”
Fine.
Non è possibile! Ci ha fatto imparentare tra di noi… -
Inizia Hanamichi.
… con una psicolabile… - continua Kaede.
… ha tentato di farci imparentare anche con Sendo… -
prosegue Hanamichi.
… ci ha fatto crepare… - rincara la dose Kaede.
… ci ha fatto precipitare negli inferi… - dice un sempre più
arrabbiato Hanamichi.
… inoltre, sia
in paradiso che negli inferi siamo con quei due pazzi… - commenta furente
Kaede.
… e ora osa proporre
un menage a trois con Haruko? - nd Hanamichi + Kaede.
MA NOI TI DISINTEGRIAMO!!!!!!!!!!!!!!!!!!! - nd Hanamichi + Kaede con entrambi un’ascia
in mano.
Beh… che volete che sia ^__________________________^ - nd
Autrice che cerca di ammansirli. Non riuscendoci… inizia a scappare e a
chiedere asilo politico agli omini verdi.
P. S. = OK, lo ammetto. Più che una storia è un delirio.
Tenete conto, però, che, l’ho scritto che erano circa le quattro di notte,
mentre ero in preda a crisi d’insonnia.
Fatemi, comunque, sapere come vi è sembrata all’indirizzo
mail katiagiovanatti@virgilio.it
. Perché è il mio primo tentativo di comico e vorrei sapere se vi ha fatto
ridere.
“No!” nd Rukawa.
Beh, un pochino magari. (tono speranzoso)
“Nemmeno!” nd Hanamichi.
Un sorrisino, allora. (tono supplichevole)
“Proprio per niente!” nd Rukawa.
Nooooooo! Wèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèè!
“Ecco, ora ci siamo!” nd Rukawa.
“Piangere, ci ha fatto piangere tanto!” nd Hanamichi.
L’autrice si calma, si asciuga le lacrime e, incurante di Hanamichi
e Kaede, si avvicina al computer e inizia a scrivere: “C’erano una volta, due
fratelli di nome Hanamichi e Kaede. Il primo era profondamente innamorato di un
certa ragazza che portava sempre una fascetta con su scritto Ru, mentre il
secondo di una ragazza con una fascetta con scritto Wa…”
Kaede e Hanamichi sono sconvolti ma chiedono con le ultime
forze rimaste: “E Ka?”
Ka? È la vostra sorella maggiore. Nd Autrice con sguardo
sadico.
NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOoooooooooooooooooooooo
oooooooo……………………!”