Il crudo giudizio su se stessi.

di Go_always_ahead
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Sento la gente parlare, discutere: di qualunque cosa si parli si giunge , o è nascosto fin dall’inizio, l’argomento “Io”.
Non penso sia narcisismo, a volte si parla male persino di se stessi; è una voglia ininterrotta di stare bene con l’unica persona con cui dovremmo convivere per sempre. Noi.
È una pratica che si usa per sapere ciò che pensa la gente di noi, per vantarsi delle proprie azioni, per mettere in competizione qualcun’atro e noi medesimi e sentirci forti; ma soprattutto, per renderci conto se siamo lo specchio di ciò che vorremmo essere.
Dobbiamo contare, oltre al giudizio popolare, il nostro; più incisivo e crudele.
«Conviveremo per sempre con lui/lei e allora facciamo in mondo che sia una convivenza felice con una persona che stimi e apprezzi!»
Ma non ci accorgiamo, prima di prendere questo amara decisione, quanto sia difficile essere accettati da un mente sempre in fermento, puntigliosa, che cerca il difetto. Non saremo mai perfetti.
Ormai che la lotta è iniziata, dovrà continuare fino allo sfinimento, finchè non sentiremo familiare  la metà di noi a cui è sottoposto questo crudo giudizio.
Cerchiamo la calma. Ritroviamo noi stessi. La pace interiore.
E usciamo, liberi finalmente, liberi veramente. Finchè… il mondo esterno ci farà male, ci farà sentire a disagio, ci consiglierà di cambiare qualche atteggiamento; noi, spaventati, ci ritraiamo.
Accovacciato in un angolo buio della tua mente, pensi se tu sei giusto per questo mondo. Ti rispondi che sei inadeguato.
Scuoti  la testa: NO!
Non vuoi tornare come prima, in quel tunnel buio senza uscita apparente.
Ma… il mondo ti ha ferito, sanguini ancora: ti ha fatto male.
«Forse dovrei sciogliermi un po’, ma non del tutto!
Così vivrei una vita equilibrata, sana e felice.»
Da qui deriva la passione.
Può essere la passione per il teatro, per l’arte, per la musica, per un uomo o per una donna.... comunque un a passione in cui ritrovi te stesso e sei felice.
Così viviamo una vita che non ci piace, a tratti meravigliosa, per poi finalmente riposarci, togliere le infinite maschere e apprezzare qualcosa che amiamo un po’: la passione.




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