Gorgoglìo.

di hiccup
(/viewuser.php?uid=23356)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.




Primo gennaio: vita nuova.
 
 



 
Sulle papille gustative e
sul palato molle
rimane ancora
- melenso e velenoso –
il dolciastro nettare pungente
dell’alcool;
scorgo il mondo ad intermittenti fiotti rosacei
il mondo brucia? –
con queste pupille dilatate e le sclere annebbiate;
il cervello tormentato,
costretto in inutili schemi mentali,
langue e
arde per la veglia instancabile.
 
Il sole sorge di nuovo:
mi sbilancio da un sogno all’altro,
senza alcuna meta
senza scopo alcuno.
 
 C'è speranza nelle lacrime; nelle grida; nelle risate.
 
 
 

 
 
“Anno nuovo, vita nuova, giusto?”
“Speriamo siano trecentosessantacinque giorni unici, emozionanti, miei. Non chiedo altro”
“Si inizia oggi; con questo sole aranciato e con questo sguardo stanco, ereditato dal passato.”
 
 
 
 
 



 
*





 




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2372320