Chapter
one
Sorry For...
Era un bruttissimo pomeriggio a casa Sakurada,o meglio dire,una
giornata da mettere tra le peggiori.
Fuori pioveva di brutto:andava avanti così da giorni facendo
brevissime pause.
Ma non era peggiore solamente per il fatto che pioveva.
All’interno della casa,nella stanza di Jun
Sakurada,c’erano un’umano dai neri capelli e grandi
occhiali che stava facendo i compiti sulla propria scrivania,e una
bambolina dai capelli biondi raccolti in due codine vestita di rosso
cremisi seduta sul letto a discutere con lui.
L’umano parlava urlando stringendo una matita gialla e
mangiucchiata e girandosi e rigirandosi con la sedia verso la bambola
infuriato,la bambolina era esattamente l’opposto:parlava con
tono calmissimo e non muoveva nemmeno un dito.
-Ma non vedi che sono impegnato,dannata bambola?Fattelo preparare da
Nori il tuo tè!-
-Nori è andata a una partita,e i compiti non sono una scusa-
Jun posò la matita e prese una gomma,per cancellare
l’errore sull’esercizio;ma era talmente nervoso che
la pagina si strappò.
Il ragazzo sospirò per calmarsi,strappò la
pagina,la incartocciò e la buttò alle spalle.
-Sono rimasto troppo indietro con lo studio,non è una
scusa!Perchè non te lo fai preparare da Hinaichigo?!-
-Non voglio farla affaticare.Ha fatto abbastanza,oggi-
Jun riprese la matita,accarezzò la pagina nuova e
cominciò a riscrivere l’esercizio.
Shinku lo fissò in silenzio.
Jun finì di parlare senza staccare lo sguardo dalla pagina.
-E adesso lasciami in pace-
Shinku estrasse il suo orologio dorato,lo aprì e
guardò l’orario:le 5 e mezza.
La bambolina scese dal letto e si diresse verso la porta tirando fuori
anche il suo bastone per arrivare alla maniglia.
-Basta,non perderò altro tempo con un servitore incapace.A
quest’ora inizia Kunkun,e non me lo perdo per ragioni simili-
-Brava,vai-
La bambola riuscì a aprire la porta con l’aiuto
del bastone e uscì dalla stanza.
Nella stanza iniziò a regnare il silenzio.
Jun scriveva veloce e senza fare errori,fermandosi a riflettere per
risolvere l’equazione successiva.Voleva rimediare alla sua
lunga assenza.Scriveva,scriveva e scriveva finchè
posò la matita gialla e mangiucchiata,chiuse il quaderno e
si appoggiò allo schienale della sedia con le braccia
incrociata dietro.
Finalmente si era tolto dei compiti sullo
stomaco,pensò.Adesso ci voleva una beata ricompensa.
Si chinò in basso alla scrivania e schiacciò
l’inerruttore del pc,e attese il compleato avvio tornando
nella sua posizione.
Nella stanza si sentiva solo i circuiti interni che si caricavano,il
resto silenzio.Com’era piacevole questo silenzio.
Forse era troppo piacevole.
Un silenzio troppo silenzioso.
Guardò il puntatore del mouse sullo schermo con affianco la
clessidra di attesa.Perchè avevano scelto una clessidra per
far segnalare di attendere?C’erano tanti simboli che si
potevano scegliere,che ne so,una sveglia,un orologio…
Questi erano i pensieri che gli stavano in testa in questo momento.Non
sapeva più a che cosa pensare.
Quel silenzio silenzioso gli andava alla testa.
Avrebbe preferito che succedesse qualcosa,qualsiasi cosa,tranne che
discutere con una di quelle dannate bambole.
Ma quel silenzio silenzioso si interruppe da un fischio.
Un fischio?
Un fischio che proveniva fuori dalla finestra.
Cosa caspita era?Era forse la sua immaginazione?
I suoi pensieri si interruppero da uno scroscio di vetri,che caddero
sul letto.
Nella stanza entrò un baule volante.
Jun si alzò in piedi con i nervi che iniziarono a ribollire
ancora.
-Ancora tu!Esiste una porta,dannata!-
Il baule si aprì e all’interno c’era
un’altra bambola dai capelli lunghi e castani che finivano
fino ai piedi con una piegatura mossa.I suoi occhi erano di un colore
differente:l’occhio destro era rosso,mentre quello sinistro
verde.Indossava una bandana con una fascia marroncino chiaro che le
contornava la testa,scendendo insiene ai capelli fino al fondo di quel
lungo vestitino verde.
La bambola “atterrò” con il baule e ne
uscì.
Jun le urlò.
-Hei ma mi senti?!-
-Levati di mezzo tardo umano,mi sto perdendo Kunkun!-
-Cosa?No no no no no!Prima ripara la finestra,piove a dirotto!-
-Non sono i miei problemi!-
-Ah!-
Jun le barricò la strada.
La piccola Suiseiseki si arrabbiò.
-Levati di mezzo!-
-La finestra!-
-Ti ho detto che non sono fatti miei!-
-Ma così mi bagni i compiti!-
Suiseiseki pronunciò parole che sarebbe meglio non dire.
-Ti ripeto ancora una volta:non sono fatti miei.Se sei rimasto
pateticamente indietro con la scuola,solamente perché i tuoi
compagni ti hanno detto la verità,non avresti il
problema,tardo umano…-
Jun barricò gli occhi e le pupille marroni tremarono piano
piano.
Il ragazzo reagì.
Diede un calcio alla bambolina alla direzione opposta,poi
uscì dalla stanza e chiuse a chiave la piccola Suiseiseki in
camera.
Suiseiseki si alzò e diede i pugni alla porta.
-Fammi uscire!-
-Ripara la finestra.Se rifiuti,puoi benissimo uscire dalla finestra che
hai rotto- Jun non era per niente allegro e nemmeno arrabbiato.
Suiseiseki bussò ancora più forte.
-Mi sto perdendo KunKun!-
-Non sono fatti miei-
Suiseiseki sentì dei passi allontanarsi dalla
porta,facendosi lenti e leggeri,fino a non farsi più sentire.
La bambolina continuò a bussare,ma stavolta piano.
-Jun ti prego non ho mai perso un episodio di Kunkun fino
adesso!Jun!Jun vieni ad aprirmi!-
Sakurada sentiva ancora le voci della bambolina,ma fece finta di niente
ed arrivò nella sala da pranzo,dove c’erano Shinku
e Hinaichigo che apettavano l’inizio del detective Kunkun
alla televisione.
Intanto Nori,che era ad apparecchiare la tavola, salutò il
fratellino.
-Ciao Jun!Scusami ma la partita è stata annullata per la
pioggia,quindi si mangia un po’ più
presto del solito!Non mi hai sentito arrivare?-
-Purtroppo no,ero indaffarato,scusa Nori-
-Fa niente!-
La sguardo di Jun venne attirrato dal televisore che mostrava la sigla
di Kunkun.
Nori finì di apparecchiare e sulla tavola c’erano
hamburger fioriti fumanti.
La piccola Hina esultò.
-Yay!Hamburger con il fiore!Da gustare con KunKun!-
Nori sorrise.
-Esatto piccola Hinaichigo!Su,venite a mangiare ora,lasciamo il
televisore acceso!-
-Yay!-
Tutti andarono a tavola,tranne Jun che continuava a guardare la sigla
del cartone animato attontito.
-Jun?-chiamò Nori.
-Eh?-
-Non vieni?-
-Aspetta-
Jun andò e si chinò davanti al
televisore,complottando e muovendo le braccia verso un apparecchio
sotto all’elettrodomestico.Le altre cercavano di
capire che stesse facendo,ma inutile.
Jun finì quello che stava facendo e andò a
sedersi a tavola.
Nori non mangiò,ma guardò il fratellino che
faceva lo stesso.
C’era un terribile silenzio tra i presenti,per fortuna Shinku
lo ruppe.
-Jun?-
-Che c’è?-
-Non mangi?-
-…-
Tutti tranne il ragazze mangiarono il proprio hamburger mentre
guardavano Kunkun.
All’improvviso si sentirono un busso fortissimo provenire
dalla camera di Jun.Poi nulla.
Jun era l’unico che aveva capito di che cosa si trattava.
-Cos’è stato?-disse Shinku
–Jun,proveniva dalla tua stanza-
-è Suiseiseki-
-Yay!SUISEISEKI!-Hinaichigo stava per scendere dal tavolo per andare
dalla terza bambola,quando Jun la fermò per la manica del
vestito.
-Suiseiseki resta lì dov’è-
-Ma…-
-Torna a mangiare,Hinaichigo-
La piccola bambolina obbedì.
Shinku riprese il discorso.
-Ora capisco quegli urli che venivano di là…avete
litigato?-
-…-
Shinku si era già data la risposta da sola.
-Suiseiseki…Suiseiseki può sembrarti una dannata
e insopportabile,ma in realtà è una brava
bambola,e molto sensibile-
Il ragazzo non rispose.
-Allora dovevo preparare un hamburger anche per Suiseiseki!Mi metto
subito…-
-Non ce ne è bisogno-
Jun si alzò e prese il suo piatto e le posate,dirigendosi
verso il televisore che mostrava la fine della puntata.
Si chinò ancora ed estrasse qualcosa
dall’apparecchio.
Si alzò e nascose il qualcosa dietro la schiena.
Nel frattempo Nori sparecchiò la tavola.
-Dove vai con il piatto?-chiese lei.
-Vado in camera-
Intanto la piccola Suiseiseki,con l’aiuto del suo spirito
artificiale,Sui Dream,stava riparando la finestra,dopo aver rinunciato
a chiamare il tardo umano.
Quando ebbe finito,di sedette sul letto,stanca e affamata.
All’improvviso la porta della camera si aprì.
Suiseiseki guardò chi stava entrando,poi sbuffò.
-Ancora tu,tardo umano-
Jun chiuse la porta e guardò la finestra intatta.
-L’hai riparata?-
-Sì!!!Non mi andava di uscire con questo tempo,e mi stavo
per prendere un raffreddore,quindi ho deciso di ripararla,e quindi non
pensare che l’abbia fatto per te!In più mi sono
persa anche Kunkun per colpa tua!-
Jun si avvicinò al baule e appoggiò piatto e
forchette su.l baule di Suiseiseki.
-Devi avere molta fame-
Suiseiseki non capiva e guardava l’hamburger.
-Penso sia ancora caldo,se non va bene vado a riscaldarlo,va
bene?Mangia adesso-
Suiseiseki si avvicinò al baule,afferrò la
forchetta e iniziò a mangiare.
Jun la guardò felice,ma anche un po’ pentito.
Suiseiseki consumò il piatto senza parlare per la timidezza.
-Era buono?- chiese Jun.
Suiseiseki non lo guardò nemmeno,per il nervoso.
-Non fare tanto la doppiafaccia con me,tardo umano,questa non me la
dimentico,per avermi fatto perdere Kunkun!-
Jun,che aveva nascosto l’oggetto dietro di lui,lo
posò sul baule.
Suiseiseki si chiese che cosa fosse:era una cosa quadrata e nera.
Una videocassetta.
-Che sarebbe?-
Jun le sorrise e prese la cassetta.
-Seguimi e torneremo indietro-
-Torneremo indietro?-
Suiseiseki pensò che Jun fosse impazzito.
Senza avvertirla,Jun prese la bambolina in braccio.
Suiseiseki non le piaceva,come Shinku,essere toccata,ma stavolta non si
lamentò.
Lei e il ragazzo uscirono dalla stanza e si diressero nella sala da
pranzo,vuota,illuminata dal buio della notte.Adesso piovigginava.
Jun appoggiò la bambola con delicatezza sul divano.
-Dove sono gli altri?-chiese Suiseiseki.
-Forse nella stanza di Nori-
Jun accese il televisore e mise la cassetta nel lettore.
-Tardo umano?Che cosa stai facendo?-
-Torneremo indietro…nel tempo-
Suiseiseki si stupì.
-Eeeh?Ma è impossibile!-
-Invece no-
Jun andò a sedersi vicino alla bambolina e
afferrò il telecomando.
-Questo è per farmi perdonare-
Jun spinse il tasto play e Suiseiseki con credette quello che stava
vedendo.
IT’S KUNKUN SHOW!
-Ma…ma è Kunkun!Come ci sei riuscito?!-
-Non conosci le videocassette?-
Suiseiseki non l’ascoltò.Guardò il
cane-detective alla televisione sorpresa e felice.
Jun era contento di fare una buona azione.Guardò gli occhi
della bambolina risplendere dalla felicità e colmi di gioia.
Restarono a guardare il cagnolino insieme fino alla fine.
-Grazie mille tardo umano!-
-Eh…p-prego…-
Jun si alzò e tornò con la cassetta in mano.
Porse la cassetta a Suiseiseki.
-Questo è per farmi perdonare-
-Perdonare?-
Jun cercò di trovare le parole per quella situazione.Era
imbarazzante,ma doveva farsi perdonare.
-…mi dispiace per averti dato un calcio,averti chiusa in
camera,e altro.Vorrei che l’accettassi-
Suiseiseki prese la cassetta e la strinse tra le mani.
Nelle sue guancie apparì del piccolo rossore.
A Suiseiseki non piaceva mostrare il suo vero carattere.Era orgogliosa
fino alla morte.Voleva uscire da quell situazione.
-D-evo torn-tornare a c-casa da Souseiseki e dai nonni…-
Suiseiseki scese dal divano e di diresse in camera di Jun.
Jun la seguì e vide la bambolina salire sul baule e alzarsi
in volo.
-Vai da sola?-
-Sì-
-Allora…buonanotte-
-‘notte-
Jun aprì la finestra e Suiseiseki uscì.
-Ah Jun!-
Il baule si fermò davanti al ragazzo.
Suiseiseki sorrise e fece di tutto per non diventare rossa.
-Volevo perdonarti anche io…mi dispiace per averti detto
quella cosa…e grazie per la videocassetta…-
Jun ricambiò il sorriso.
Suiseiseki riprese il suo carattere.
-Buonanotte!-
-‘notte-
Il baule se ne andò a raffica nella notte oscura.
Il ragazzo sospirò e chiuse la finestra.
-Jun a volte è proprio insopportabile e soprattutto
tardo…ma a volte sa essere intelligente!-
Suiseiseki si stava dirigendo verso la casa dei nonni,stringendo a
sé la cassetta.
Il baule volava basso e andava a raffica sotto gli alberi nelle strade
deserte.
-Però sono terribilmente in ritardo…forse
Souseiseki e i nonni di stanno pre…aaaah!-
Mentre pensava di essere al sicuro,delle colonne di ghiaccio spuntarono
dal terreno,facendo cadere Suiseiseki dal baule.
La bambolina si rialzò e strinse ancora di più la
cassetta.
-Che male….-
Suiseiseki guardò in alto determinata.
-Avanti,vieni fuori,Barasuishou!-
Suiseiseki guardava il palazzo davanti a lei.
In cima c’era una bambola dai capelli bianchi con due codine
raccolte in due cristalli viola,portava una benda con una finta rosa
viola e il vestito viola a forma di bocciolo di rosa.
Barasuishou.
Continua
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