“Chocolate’s flowers”
Note: Salve a tutti, questa fan fiction è ispirata ad una fiaba “ il bosco incantato” pubblicata nel libro “Per non studiare si fa di tutto. Il meglio della 2 A” cui ho partecipato come autrice anni addietro.
La fiaba è stata rivista, corretta e riadattata.
Ringrazio del betaggio Ita rb e Nahash per avermi convinta a postarla qui e la sua disponibilità.
Ragazze grazie di tutto e a voi due dedico questo mio primo piccolo lavoro con tutto il cuore.
Sitri, un piccolo bambino di sei anni, si svegliò stropicciandosi gli occhi: il suo letto era al centro di una radura circondata da un bosco e la sua stanza era sparita. Trovò ai piedi del letto le sue pantofole, se le infilò e, preso sottobraccio il suo pupazzo preferito (un coniglietto bianco), cominciò lentamente a esplorare tutto intorno.
La cosa più straordinaria che vide furono i fiori che spuntavano tra i fili d’erba: profumavano di cioccolato; li annusò e decise di assaggiarli poco dopo, trovandoli davvero buoni: le margherite sapevano di cioccolato al latte, i ranuncoli di cacao, le rose selvatiche, invece, sapevano di croccante. Sotto gli alberi spuntavano tantissimi ciclamini e Sitri provò ad assaggiare anche quelli, constatando che sapevano proprio di cioccolato fondente.
Mentre s’ingozzava e aveva tutta la faccia e le mani sporche di cioccolato, ecco apparire all’improvviso un folletto tutto vestito di panno marrone che, con voce tonante lo apostrofò così: “Cosa stai combinando? Chi ti ha autorizzato a mangiare i miei fiori? Ora, per punizione, ti farò divorare dai miei lupi.”
Sitri, udito ciò, si alzò in piedi e cominciò a correre tra gli alberi e i cespugli del bosco, fin quando, inciampando in una radice, cadde e sbatté la testa. Poi si senti scuotere: “Signorino Sitri, signorino Sitri.”
Era il suo maggiordomo, Leonard, che allarmato dalle urla cercava di svegliarlo.
Che brutto sogno, si disse, però che buona quella cioccolata!
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