Cielo bianco

di Liz
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Il raggio di luce che ho trovato nell’oscurità…

Veniva dai tuoi occhi gentili che mi guardavano…

Con una dolcezza che mi faceva piangere…

Mi ha dolcemente mostrato una ragione per vivere.

 

 

 

{Cielo bianco}

[955 parole]

 

Angelo. Ho accanto a me un angelo.

 

Respirò profondamente, infastidito dalla fine del proprio sonno.

Il candore delle lenzuola nuove lo circondava e il rumore del mare che si muoveva fuori dalla finestra scandiva il suo tempo, ma era stato il suo profumo [il suo esistere] a rapire i suoi sensi.

Profumo dolce, definito. Naturale. Una ventata di freschezza [di amore].

 

Si girò sulla schiena e portò una mano alla fronte, tenendo gli occhi chiusi per non svegliarsi del tutto da quel magnifico momento [stupendo sogno].

Un leggero peso [un angelo] teneva il suo braccio sinistro addossato al letto.

Socchiuse lentamente i profondi occhi marroni.

 

Nella loro nuova casa la luce del giorno entrava argentea e filtrata dalle tende, illuminava fiocamente i mobili di legno ancora vuoti e profumati di nuovo, e si infrangeva sulle pareti che a lungo avrebbero fatto loro da nido.

 

Kyo sorrise.

Si girò verso quel peso così piacevole [così a lungo amato in silenzio di redenzione] e sentì una nuova energia scaldargli il petto [il cuore un tempo spento].

 

Lei dormiva, con la testa appoggiata sul suo forte braccio, le mani timidamente protese verso il corpo che l’aveva amata per tutta la notte [che l’aveva amata per tutta la vita].

I lunghi capelli lisci e castani cadevano sparsi sulla sua spalla nuda, sul suo seno innocentemente coperto con le leggere coperte appena comprate.

Gli occhi chiusi, la bocca [piccolo fiore] un poco aperta, a lasciar passare i silenziosi respiri: un’espressione così angelica da sembrare inadatta per questo mondo così malfatto.

 

Angelo. Un angelo sta dormendo accanto a me.

 

Kyo contemplò a lungo la sua Toru, colei che per seguirlo nel suo sogno aveva lasciato gli amici [la sua unica famiglia], la sua casa, sua madre… non poté che pensare quanto gli sembrasse sbagliato tenere unicamente per sé una persona che per molti aveva significato salvezza.

Però lei era “il suo miracolo”: lei, che tra tanti, aveva scelto solo lui [il suo amore era l’unica cosa che contasse davvero].

Lui, così sbagliato in tutto, pensieri azioni emozioni, che era anche stato capace di farla piangere [lei, creatura intoccabile].

 

Però… in quel momento Kyo realizzò che forse la sua vita non era stata un unico grande errore: sentiva di essere nel posto giusto [in quel letto] con la persona giusta [lei è l’unica che lo faccia sentire così] e che un filo rosso invisibile l’aveva infine portato alla felicità [alla vera vita].

 

Voleva vedere le sue stupende iridi nocciola, sentire la sua voce melodiosa spargersi per tutta la casa pronunciando allegramente il suo nome [voglia di averla di nuovo].

 

Soggiogato dall’amore [da quel dolce egoismo] le accarezzò lievemente la pelle nuda, leggermente abbronzata.

Avvicinò il suo viso al suo, così incantevole [irresistibile] da mozzare il fiato, e fece sfregare impercettibilmente le loro fronti [i sogni di Toru divennero suoi].

 

Lei emise un piccolo gemito e mosse leggermente le labbra, disturbata nel momento più delicato.

Sorridendo per la sua infantilità [meravigliosa purezza], Kyo baciò dolcemente l’incavo tra il suo collo e la spalla, facendo aderire perfettamente e fugacemente le labbra sulla sua pelle, con dei piccoli movimenti forse un po’ troppo sfrontati.

Il ragazzo sentì un brivido percorrerle tutta le pelle [una scossa elettrica].    

 

Toru aprì gli occhi impastati, sbattendo più volte le palpebre per non rimanere accecata dalla luce del giorno [dalla dolcezza di quel risveglio].

 

- Buongiorno

 

Toru sorrise delicatamente, socchiudendo gli occhi ancora assonnati [sogno o realtà?] e incurvando in modo impercettibile gli angoli delle labbra.

 

- Buongiorno, Kyo-kun

 

Chiuse di nuovo gli occhi e stiracchiò le braccia indolenzite. Poi si avvolse nel tiepido calore delle lenzuola e rotolò nel letto, fino ad appoggiare la testa sul petto di Kyo [il suo amore].

 

- Hai dormito bene?

 

La gentile domanda di Kyo la fece sorridere. Si girò nuovamente e si trovò a pancia in giù, con le braccia appoggiata sul cuore del ragazzo.

 

- Sì. Sai ho fatto un sogno bellissimo

- Cioè?

 

Il viso della ragazza arrossì visibilmente. Abbassò lo sguardo e tentò di nascondere l’imbarazzo: ma, come sempre, le sue emozioni la tradivano continuamente e tentò di nascondere il viso rosso coi capelli lunghi e spettinati.

Kyo rise: poteva vedere il fumo uscirle dalla testa che stava elaborando pensieri troppo complicati troppo velocemente.

 

- Fa niente se non vuoi dirmelo…

 

Le accarezzò  la guancia con il dorso delle dita. Poi con la mano prese velocemente [attimo di debolezza] possesso del viso e le diede un leggero bacio.

 

[Bacio zuccherato]

 

Notò preoccupato l’espressione arruffata della ragazza, che era diventata ancora più rossa.

 

- Sono stato troppo sfrontato?

 

Gli occhi di Toru si illuminarono timidamente di luce capricciosa [abito così insolito].

 

- No! No!

 

E in uno slancio di coraggio, gettò le braccia al collo di Kyo e gli cadde addosso [pelle contro pelle], portando inevitabilmente i loro visi a pochissima distanza.

 

[I loro respiri si unirono, i loro sguardi rilassati e impacciati si rapirono a vicenda]

 

- Toru… dovrei andare al dojo… oggi è il mio primo giorno…

 

[troppa poca convinzione]

 

Lei lo guardò con espressione così decisa da risultare quasi goffa [ferrea volontà di vivere in quel momento per sempre].

 

- Ti hanno aspettato per mesi. Possono aspettare qualche altra ora [eternità].

 

Kyo rise [felicità incontenibile].

Le passò una mano tra i capelli e si immerse di nuovo in lei, nel suo destino ora così luminoso.

 

Fuori dalla finestra [piccola porta tra due mondi opposti], nel cielo bianco coperto da immense e compatte nuvole, un timido raggio di sole vinse silenziosamente, illuminando la superficie cristallina del mare.  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

Kyo Soma & Toru Honda © Natsuki Takaya

 

commento poco serio

Fare una kyoru è sempre stato il mio sogno *_* e finalmente mi sono decisa.

Mi auguro di essere riuscita a fare una ff decente… più che altro avevo paura di finire OOC =_=

Spero vi piaccia, perché ci tengo davvero molto: oltre al fatto di trattare della mia coppia preferita IN ASSOLUTO l’ho scritta nel giorno del mio compleanno XD mi sono fatta un auto-regalo insomma +lol+

 

Se vi è minimamente piaciuta recensite ç_ç Per il bene dell'autrice (non dell'umanità?) e di Fruits Basket! Perché le sue ff riscuotono così poco successo?! >w>





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