<<"Alla
fine, dopo sette anni di orsacchiotti e Steiff mi ritrovo
come regalo di natale un diario segreto -.- Mi gioco lo Steiff col
fiocco lillà che centra 'Etta!!!!
Adesso posso sfogarmi felice. Allora... perchè non so che
scrivereeeeee....
Aiutare Etta a scrivere nel suo diario è facile ma poi farlo
per se no. MMMMMMHHHHHH!!!!
Dunque potrei scrivere...ehr....Uffahhh non so cosa. VAbbè
domani vedo">>
Triela non ha sonno, poggia delicatamente il diario con la copertina di
peluche sul letto e si alza a guardare la finestra. Fuori è
ormai tutto buio, da dove si affaccia la sua finestra non è
tutto illuminato e si possono vedere più stelle che da altre
stanze poste dall'altro lato del dormitorio.
La camera affianco è occupata da Etta e Rico e si domanda
cosa stessero facendo. Sospira così rumorosamente che Claus
alza gli occhi dal suo libro per sapere cosa fa pensare l'amica. Erano
amiche si, ma Claus non si faceva avvicinare molto, solo discorsi seri
ogni tanto, ma nulla di più.
Vede Triela pensierosa e, sedutasi sul letto, le chiede cosa la
rattrista
Triela: "
non so Clause, mi sento giù tutto qui. Inoltre mi chiedo
come stanno le ragazze.
Sono tornata poco fa da Milano e non ho molta voglia di dormire. Sembra
strano ma è così"
disse sorridendo appena in modo triste
Claus:
"Centra tuo fratello?"
Triela: "oh
no, affatto. Non cè attrito tra noi per ora."
negando anche col capo
Claus:
"Capisco, se vuoi parlarne sono qui"
Triela si volta sorpresa, Claus che si offre di ascoltare qualcuno. Di
solito legge senza prestare attenzione a ciò che la
circonda. Mentre ora pareva preoccuparsi o almeno si interessava a lei.
Triela si rimette a fissare fuori, immobile. Poi di colpo si volta
verso il telefono sul comodino vicino. Si avvicina e compone un numero,
si butta sulla poltroncina affianco e aspetta che dall'altra parte
rispondino.
Finalmente qualcuno ha alzato il ricevitore
Hillshire:
Pronto
Triela:
Hillshire...
rimasero un poco in silenzio finchè lei non pronuncia frasi
in tedesco, frasi lente e un pò apatiche come un discorso
ripetuto più volte.
Claus controlla l'orologio poi Triela, che stava ormai spaparanzata
sulla poltroncina nuova che avevano richiesto e fortunatamente
ricevuto. Avevano chiesto alcuni mobili per riempire la stanza e
avevano visto accettare solo la poltroncina però in stoffa
color panna che a Triela non piaceva ma visto che era comoda, non ha
battuto ciglio.
Triela:
"Sicher,habe ich verstanden"
DAll'altro capo, Hillshire era preso dal lavoro al portatile, neanche
lui riesce a dormire.
Ma il fatto che lei lo chiama a quell'ora era è
novità, di solito si salutano davanti il dormitorio per poi
ritrovarsi la mattina dopo. E perchè parlava in tedesco?
Hillshire:"
Warum haben Sie zu mir benannt? Was ist geschehen?"
Triela:"Nichts,
wollte ich nur sprechen. In der Tat? Aber es ist spät. Vai zum
Bett."
Hillshire:"
Triela perchè parli in tedesco, cosa cè. "
Triela:"
NIente, davvero. NOn avevo sonno te lho detto."
guardando Claus che capì cosa voleva la compagna di stanza
anche senza parlare e chiude il libro per andare a fare il suo solito
bagno
Triela:"
Ganz gut geht...."
mentre l'amica raccoglie tutto l'occorrente per non tornare subito.
Ormai Claus ha capito che Triela parla in tedesco per non
farsi capire. E pensa di rimanere più del previsto nella
vasca per lasciarli soli al telefono, aveva raccolto nel pomeriggio
delle erbe profumate per il bagno e voleva godersele.
Hillshire:"
Es geht gut, Cè zutreffender Claus?
Triela:"Claus
ist selbst hier, aber sie nimmt heraus"
Hillshire:"Hmmm....Was
Sie ditz müssen?"
Triela:"fünf
minuteren und von es sprechen wir"
Ci fu silenzio, Triela voleva aspettare cinque minuti così
che, rimanendo sola in camera, poteva parlare senza problemi. Almeno
senza una persona diretta che ti fissa perchè ti ascolta.
Anche se il telefono è controllato e non devono dirsi cose
particolari, Triela preferisce senza CLaus.
Hillshire:"Es
ist noch hier?"
Triela:"No
è uscita, ora possiamo parlare normalmente, anche se per me
normale è in tedesco"
disse decisa, lei era olandese ma il tedesco era ormai la sua lingua
madre per eccellenza.
Lo parlava con Hillshire prima di venire in Italia e ancora fra loro si
scambiano frasi e battute in quella lingua. Anche se avevano ormai
imparato bene l'italiano e avevano perso nella sua pronuncia l'accento
tedesco, quella era la "loro" LINGUA.
Hillshire:"
Allora, cosa cè che ti turba."
Triela:"
Non lo so, mi pare...di aver lasciato il lavoro a
metà...anche se abbiamo arrestato il contrabbandiere mi pare
di non aver fatto tutto il lavoro"
il suo tono di voce era serio e basso, Hillshire si chiede
perchè si sentisse così
Hillshire:"
Tranquilla, anche se ci è scappato l'altro riusciremo a
prenderlo, è questione di tempo vedrai. Non ci pensare per
ora, è uno che non ha potere nel clan."
Triela:"Capisco......"
Hillshire:"Ah,
ho avuto notizie da Mimì, pare che voglia rivederti presto.
Dice che ha delle cose da farti vedere...spero non siano delle nuove
manette..."
esclamò ridendo, la battuta gli uscì spontanea.
Mimì era degna figlia di suo padre e fino ad ora aveva
dimostrarlo di esserlo pienamente. Sulle spalle di loro due ovviamente,
cosa che aveva buttato giù Triela perchè era
stata presa per il naso da una normale ragazzina. Ma l'aveva presa
meglio rispetto al problema con Pinocchio. E ormai lei e
Mimì sono buone amiche anche se Triela si sente a disagio
perchè non è abituata ad avere rapporti con
persone "normali".
Dal canto suo Triela ride con lui perchè apprezza la frase,
sicuramernte Mimì voleva mostrarle qualche altro peluche, ma
l'idea delle manette nuove la mette di buon umore e le fa dimenticare
il problema che la assilla.
A Milano dovevano rintracciare e arrestare dei contrabbandieri di
sigarette, oggetti e droga. Avevano trovato il luogo dello scambio ma
mentre si occupavano del capo, persero le tracce di un uomo e Triela si
arrabbiò tantissimo, se la prese con se stessa
perchè aveva permesso per la prima volta ad un
contrabbandiere di fuggire senza fermarlo. Hillshire aveva cercato in
tutti i modi di calmarla e farle capire che non era colpa sua,la
polizia locale non aveva aiutato molto e avevano contato solo sulle lor
forze e profesionalità. Jean stesso aveva loro fatto i
complimenti per la missione affrontata da soli e per la fuga dell'uomo,
aveva detto che non cèra problema. Se avesse avuto notizie,
loro sarebbero stati avvisati per ripartire al suo inseguimento.
Hillshire non si fa problemi e fino ad ora non ha fatto altro che
lavorare al portatile confrontando le informazioni vecchie con quelle
recenti. Ma lei non è tranquilla, è il migliore
cyborg insieme a Rico dell'Ente e questa mancanza in una missione non
la tollera. E poi Jean, lei non lo sopportava prima perchè
trattava male Rico e non lo considera neanche ora nonostante gli porti
rispetto, è un uomo colto e preparatissimo, il migliore
fratello dell'ente fra tutti oltre Hillshire. Gli altri erano militari
e basta, loro no, laureati e preparatissimi. Eppure non vedeva di buon
occhio il fratello di Rico e si chiede sempre, quando la vede con i
lividi o giù per una sgridata, perchè
continua a accettare tutto questo. Se fosse stata lei non avrebbe
sopportato.
Hillshire la rispetta e non la tratta da oggetto, jean si.
Triela:"
Questa battuta è favosola. COme ti è venuta"
Hillshire:"
Non lo so, così..."
altro silenzio, imbarazante da entrambe le parti. Una telefonata del
genere non l'avevano mai fatta, solo per mettersi d'accordo sull'orario
delle missioni.
Hillshire:"
Triela avrei una cosa da dirti, avrei voluto farlo domani ma ormai ne
approfitto"
Triela:" Si
dimmi"
Hillshire:"
Qualche giorno fa ho ricevuto di nuovo una chiamata da mia madre, che
mi esortava a tornare in Germania..."
Triela:"
Vuoi andartene?"
alzandosi di scatto sorpresa
Hillshire:"
NO, tranquilla. Io amo il mio lavoro qui in Italia e non tornerei mai
in Germania per iniziarne uno nuovo. E poi significa abbandonare te qui
costringendoti a farti avere un nuovo fratello. So che non ti
accadrebbe lo stesso di Claus ma...voglio esser tuo fratello fino a che
il destino vorrà..."
Quelle parole scioccano Triela non poco, ormai sa di avere il rispetto
e la fedeltà di lui ma sentirlo dire in quel modo le fece
raggelare il sangue di colpo, facendola sentire come spiaccicata alla
poltrona senza potersi muovere.
Hillshire:"
Quello che volevo dire è che tornerò in Germania
per un mese o due, dipende dalle circostanze. Non prendo ferie da tanto
tempo e ritornando non daro pensieri in famiglia"
Triela:"
Capisco, allora... quando parti."
Hillshire:"
Come ti ho detto avevo qualcosa da chiederti...io...vorrei averti con
me in
Germania....per un mese o due...se la cosa ti paice. Non vedrai le tue
sorelle per questo lasso di tempo però conscerai la Germania
e la mia famiglia..."
Triela:"
Io...in Germania? Perchè"
Hillshire:"Come
perchè Triela, sei il mio cyborg e partner e no capsico cosa
ci sia di strano"
Triela:"Quando
pensi di partire..."
Hillshire:"
Quando ti sentirai pronta io richiederò le ferie e verrai
con me...Oh scusa ho una chiamata in attesa, rimani in linea..."
Dopo il beep calò il silenzio a Triela scivola il telefono
dall'orecchio. Non si aspettava questa cosa, Etta era andata in Sicilia
con Jose ma lei fino in Germania a conoscere dove è nato e
la sua famiglia le fece uno strano effetto...
Triela:" E
ora...che faccio???"
Nel frattempo che lei si arrovella, Hillshire risponde alla chiamata
Hillshire:"Pronto"
Jean:
"Hillshire sono Jean, mi hanno detto che volevi parlarmi, oggi"
Hillshire:"
Si, non cèri e ho chiesto di lasciarti il messaggio"
Jean:"
Riguarda le tue ferie giusto? COsa volevi sapere"
Hillshire:"
Vorrei tornare in Germania circa due mesi per rivedere la mia famiglia
e voglio prendermeli da questo mese entrante. Inoltre vorrei portarmi
Triela se non è un problema"
Jean:" Per
i mesi va bene, hai gli arretrati che sono...un attimo che verifico nel
portatile. Mi hanno dato i resoconti ieri..."
Hillshire:"Si"
Jean:"
Ecco...bè hai maturato otto mesi e 26 giorni di ferie da
quando sei arrivato all'Ente. Direi che te li sei meritati tutti. Per
me non cè problema, ti autorizzo senza documenti, ci penso
io a sbrigare le pratiche. Ma per Triela..."
Hillshire:"
Non posso portarla con me?"
Jean:" Si
certo, però devi compilare un modulo, nulla di che. Ma come
mai vuoi portarla con te?"
Hillshire:"
Lavoriamo sempre, una vacanza le farà bene. Sono sempre
sotto stress e credo che qualche volta meritino di svagarsi. Rico non
viene con te il mese prossimo? So che devi andare in Sicilia per le
ferie"
Jean:" Te
lo ha detto Jose? Tzè, sempre il solito. Cmq Rico
è venuta cinque mesi fa con Henrietta. Se me la porto ancora
non so"
Hillshire:"
Fallo Jean, conosco Rico e so che ti è fedele e ti rispetta
e darle prova della stima che ha verso di te è poco rispetto
a quello che fa nei tuoi riguardi, io non sono nessuno per dirti queste
cose ma siamo colleghi e il nostro lavoro è uguale. Dobbiamo
lavorare con bambine diventate cyborg che fanno un lavoro pesante per
un professionista.... Se puoi portala con te...tieni a lei ed
è il minino che puoi fare."
Jean:" Ci
penserò...intanto ti mando il modulo per far uscire Triela
fuori dall'Iitalia. Per il resto nessun problema."
Hilslhire:"
Ti ringrazio, ti devo un favore. E per poco fa...non ti arrabbiare s e
mi sono intromesso ma penso che voi due dovete passare un pò
di tempo insieme, non solo al lavoro. Ti salverà la vita
tante volte ancora e ti ascolterà senza battere ciglio
sempre con dedizione e rispetto. Lei lo merita. Ascoltami"
Jean:" Lo
so...ci penserò finchè non prenderò le
ferie."
Hillshire:"
Va bene...ciao"
Hillshire sa di aver detto troppo ma spera di aver spronato il collega
a far la cosa giusta per il suo cyborg. Rico è una delle
poche che lo merita davvero perchè il fratello non mostra
loro il vero sentimento nei loro riguardi.
Chiude la chiamata appena terminata e torna a quella con Triela
Hillshire:"
Triela...ascolta..."
Triela:"
Si...dimmi..."
Hillshire:"
Io ho le ferie ma per far uscire te dall'Italia devo firmare un
documento.
Domani sarà consegnato e ti dirò quando
partiremo..."
Triela:" Va
bene..."
Hilslhire:"
Sei contenta di star lontano dal lavoro per un pò?"
Triela:" Si
molto, ci sono sempre più responsabilità e
imprevisti e un taglio ci vuole..."
Hillshire:"
Bene però prima di partire vorrei portarti da
Mimì...così ti farà vedere i peluche e
la saluterai, ti va?"
Triela: "Certo,va
bene"
Claus ritorna in camera pronta per andare a letto, si è
asciugata i capelli nello spogliatoio per non disturbare l'amica
Triela:"
Ehmm...Dann morgen"
Hillshire:"
Cè Claus?"
Triela:" Es
ist jetzt in Raum zurückgebracht worden. Ich muß
schließen"
Hillshire:"
VA bene, allra a domani"
Triela:"
Gute Nacht"
Chiude il telefono e rimane sulla poltrona un poco a guardare il
soffitto con il telefono ancora in mano, pensando al lavoro a Milano e
alla notizia
Cluas:" Ti
ho disturbata?"
rompendo il silenzio e riportando Triela alla realtà
Triela:"
NO, avevamo finito"
esclama un poco scocciata
Triela:" Sempre
lavoro...."
disse dirigendosi verso il letto tutta rossa
Claus." Perchè
sei rossa, Hillshire ti ha fatto una proposta indecente?"
sorridendo prenderndola in giro
Triela:"
Nooo, affatto, non sono rossa"
Claus:" Va
bene notte"
poggiando gli occhiali sul libro accanto al cuscino
Claus aveva capito che lei si ritrova rossa per qualcosa che Hilslhire
le ha detto ma non è tipo da intromettersi nelle faccende
degli altri. Tanto lo sapeva che qualunque cosa fosse, presto lo
avrebbe saputo.
Triela intanto si butta sul letto abbracciando il nuovo Stuiff ricevuto
dal fratello. Un orsacchiotto color nocciola con il cappellino da notte
che pareva dirle "Buona notte".
Ma è troppo eccitata per il viaggio... le viene di colpo
voglia di scrivere sul diario...
Triela:"
Però glielo dico che preferisco solo gli orsacchiotti. Etta
ha sempre la lingua
lunga con Jose"...
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