Speranza
=
Era notte, e piova. Pioveva molto.
Tutti erano nelle loro case, tutti tranne una persona.
Era
lì fuori, al freddo, sotto la pioggia che scendeva giù forte;
sotto la pioggia purificatrice, che sembrava renderla felice e meno sola.=
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Lui si affacciò alla finestra del suo appartame
nto e
vide una figura esile, girata verso la strada, tutta zuppa d’acqua.
Era lei.
Solo lei poteva essere così pazza da starsene sotto
la pioggia.
[Pazza di me!]
Allora si mise una giacca e si diresse giù per
farla
ragionare, ma nella fretta si dimenticò di prendere l’ombrello
.
“Hermione” urlò.
Lei si girò lentamente verso di lui, aveva gli
occhi
umidi, ma Draco sapeva che non era stata la pioggia, aveva pianto; lo perce
piva
dalla sua espressione, che ormai conosceva troppo bene…
“Non trovi sia bella la pioggia? Mi fa sentire b
ene,
viva. E poi rispecchia il mio umore. Sta soffrendo anche lei come me, non v
edi
che pange?”
Quell’ultima frase gli fece male, era come una m
orsa
che gli stringeva il cuore. Sapeva perché lei stava male, che soffri
va e
sapeva che era tutta per colpa sua=.
“Hermione, mi dispiace. Ma sai anche tu che &egr
ave;
meglio così. Sai che…” ma non riuscì a finire la
frase perché uno schiaffo lo colpì in pieno viso.
[Non voglio che tu soffra]
Uno schiaffo tirato da una mano che ora tremava
freneticamente; la mano della persona che amava più di qualunque alt
ra
cosa, più di se stesso.
[Darei la vita per te, Herm]
“Non dirmi che è meglio così”
–disse tutta tremante- “non devi dirlo. Le cose si possono
risolvere se si vuole”
Lui la guardava. Ammirava il suo coraggio e la sua for
za,
caratteristica dei Grifondoro, era per questo che se ne era innamorato.
Lei era così diversa da lui.
[La mia Mezzosangue…]
Ma non p
oteva
permettere che lei si facesse del male per colpa sua.
“Sai che non possiamo stare insieme. La guerra
è vicina Hermione, e noi…noi lottiamo per due fazioni opposti.
Non
possiamo stare insieme, non possiamo amarci. Così ci faremo solo del
male, ma soprattutto tu soffriresti se stessi con me. Perderesti i tuoi ami
ci,
quello in cui credi…[La vita]
.
Non puoi.” Gli disse in tono freddo e distaccato, ma con una nota di
enorme tristezza.
Lei lo guardò per poi farsi scendere calde lacr
ime
che gli solcavano il viso.
“Non mi importa di loro, non mi importa di nessu
no. Se
davvero tengono a me mi appoggeranno. Voglio stare con te Draco, non mi imp
orta
del resto. Tu non vuoi lottare per lui, tu non vuoi servire l’uomo ch
e ha
ucciso i tuoi genitori, tua madre! Passa dalla nostra
parte.
Io posso aiutarti! Potremo combattere insieme e…”
“Sai che non si può. Io non sono come te.
Siamo
troppo diversi. Tu il bene ed io il male.” la interruppe con voce roc
a e
malinconica.
“Non è vero!” -gli urlò-
“Niente ti impedisce di cambiare il tuo destino. Se stai con noi ti
proteggeremo e non ti farà del male”.
“Farmi del male dici? A me non interessa quello
che
può fare a me, ma quello che potrebbe fare a te!” gli urla con
tro.
Hermione a quello parole si zittisce e comincia a piangere più forte
.
“Si Hermione, ci ha scoperti. Ha scoperto che ti
amo,
che per me sei importante e se solo mi azzardo a pensare di unirmi a voi ti
ucciderà. Ed io questo non posso permetterglielo! Non posso permette
re
che quel mostro ti faccia del male a causa mia. [Di una mia debolezza] Tu sei importante per me, Hermione. Sei
stata l’unica in grado di scalfire la maschera del ragazzino viziato
che
portavo con me da molto tempo; l’unica che ha conosciuto il vero Drac
o,
quello debole, che non vuole servire un pazzo masochista. Sei l’unica
in
cui ha creduto in me, e…l’unica che abbia mai amato
veramente…” finì di dire, quest’ultima frase, con
la
voce spezzata.
Hermione, intanto, cominciò a piangere pi&ugrav=
e;
forte.
“Draco ti prego, non farmi soffrire più.
Non
posso starti lontana, ormai hai preso il mio cuore, lo hai fatto tuo. Lo hai
incatenato a te. Ti supplico, non spezzarlo in mille pezzi. Io ti amo Draco
Lucius Malfoy e niente potrà dividerci. Neanche la morte!” e
alzò lo sguardo per guardarlo.
Draco le accarezzò i capelli bagnati mentre la
fissava negli occhi, i suoi bellissimi occhi…quante volte vi si era p
erso
dentro. Dentro quei pozzi d’oro fuso.
Ed oro e argento si fusero insieme.
“Hermione ti prometto che quando la guerra sar&a
grave;
finita e Voldemort sconfitto, potremmo stare finalmente stare finalmente in
sieme.
Vivremo felici, in una bellissima casa: io, te e tanti piccoli marmocchi. Ma
fino ad allora dovremo aspettare. So che sarà dura ma noi
c’è la faremo, perché il nostro amore può supera
re
tutto” disse accennando un sorriso.
[Ti renderò felice mio piccola angelo…]=
Hermione lo stava guardando negli occhi e dietro quell
e nubi
grigi e quel ghiaccio, dei suoi occhi, vide una nuova luce brillare. La
luce della speranza.
Lo baciò.
“Se tutto quello che mi aspetta è
questo…allora vale la pena aspettare. La mia vita ormai è scri
tta
insieme a te Draco, e nessuno ci fermerà!” disse regalandogli
un
dolce sorriso.
Anche Draco contraccambiò.
[E’ bellissima la mia Herm!]
Si baciarono di nuovo, e questa volta, in quel bacio,
ci
misero tutto quello che sentivano: dolore, tristezza, paure, passione, amore
e…speranza.
La speranza che tutto finisse bene.
La speranza di una vita felice insieme. Per sempre.